UPS

Arturas Gudaitis (EA7 Emporio Armani Milano): Il lituano è approdato per ultimo in biancorosso per via delle condizioni precarie di Patric Young. In molti nutrivano qualche dubbio sul suo ingaggio e sul suo potenziale impatto nel nostro campionato, ma non le ‘scarpette rosse’, che lo avevano già notato durante la sua esperienza in Eurocup con il Lietuvos Rytas in cui si è ben distinto. Dopo aver ben impressionato in Supercoppa, il suo impatto in massima serie è stato fragoroso: nel successo con Cremona il lungo imbastisce una prestazione di assoluto livello da 17 punti ed altrettanti rimbalzi, di cui 8 offensivi, in soli 24 minuti sul parquet, risultando il migliore della prima giornata con un roboante 31 di valutazione. Ad innalzare il livello della sua gara è la prestazione ai liberi, risultando concretissimo nel fondamentale con un 9/11 non comune per un 2.08. Come si dice, chi ben comincia è a metà dell’opera…

Gioia incontenibile per Venezia ( Foto Alessandro Montanari 2017 )

Reyer Venezia: Miglior esordio non poteva esserci per i Campioni d’Italia, che dispongono agevolmente di una Varese molto indietro, di preparazione e di amalgama di squadra. Ma si sa queste sono proprio le partite più pericolose, soprattutto in avvio di stagione, invece i ragazzi di coach De Raffaele approcciano la gara con molta tranquillità, non si lasciano intimorire dall’avvio all’ arma bianca di Varese e continuando a muovere la palla, a spaziarsi nella metà campo offensiva ed a cercare sempre il miglior tiro, affondano Varese sotto un’ondata di triple (14/24 a fine terzo quarto, 16/30 alla sirena finale). In questo clinic del tiro da fuori si esaltano Dominique Johnson ma soprattuto Gediminas Orelik, l’ala lituana con un fisico rivedibile ma una mano fatata che ne mette 5/7 rendendosi protagonista del break decisivo a cavallo della pausa lunga. Stagione appena partita ma Venezia si conferma un credibilissima candidata ad un ruolo da protagonista.

Fabrizio Stefanini 2016

Germani Basket Brescia: Lo dicevamo anche nel preview, i biancoblu volevano iniziare bene la loro seconda annata in Serie A. Il cammino bresciano lo scorso anno iniziò proprio a Pesaro ed il primo impatto con la massima serie non fu da incorniciare, visto il ko per 76-63. La partita di ieri poteva seguire lo stesso canovaccio, con i marchigiani partiti fortissimo con un vantaggio di nove lunghezze nel primo parziale. La squadra di coach Diana non ha però mollato il colpo, rimanendo incollata al match minuto dopo minuto e colmando un gap di sette punti negli ultimi giri di orologio grazie ad una sfuriata di Lee Moore, chiamato a confermare le impressioni positive date lo scorso anno. Dimostrazione di forza della Germani, che si candida, dopo una stagione di apprendistato, per essere una delle sorprese del 2017/18.

 

DOWNS

(Foto Savino Paolella 2014)

Il fattore campo: Per molte persone che seguono la pallacanestro, ogni squadra deve costruire un fortino nel proprio palazzetto. Parquet e ferri che si conoscono a menadito, la spinta del proprio pubblico, caratteristiche che teoricamente dovrebbero dare una mano a chi gioca sul proprio campo. Invece, già alla prima giornata (ancora incompleta per la sfida fra Capo d’Orlando e Pistoia di giovedì) ci sono stati ben quattro colpi fuori casa. Un dato che va in controtendenza con i numeri dello scorso anno, quando nelle 240 gare di stagione regolare ci furono 79 vittorie esterne (percentuale vicina al 33%) mentre in una singola giornata furono otto le volte in cui si registrò un numero uguale o maggiore di successi lontano dal proprio campo (poco più del 26% dei casi). Il campionato inizia subito con un curioso dato statistico, ma è pur sempre la prima di campionato, dunque poco indicativo. Per adesso, ci limitiamo ad una tirata di orecchie alle squadre viste sconfitte in casa propria: come ben si sa, ogni obiettivo passa dal rendimento nelle proprie mura.

Alessandro Gentile

Alessandro Gentile (Segafredo Bologna): il ritorno di Gentile Jr nel campionato italiano viene battezzato con una squalifica per una gara per aver tenuto un comportamento offensivo verso il secondo arbitro. La Virtus ha già provveduto a commutare questa squalifica in una multa di 3.000 euro. Da sempre il figlio del grande Nando divide le platee per il suo carattere che a volte lo porta ad avere comportamenti fuori dalle righe. Nell’esordio con la canotta bianconera sulle spalle Gentile ha segnato 15 punti, ma ha anche perso 6 sanguinosissimi palloni. La voglia di riscatto c’è, ma Alessandro dovrà riuscire ad incanalare le energie e la rabbia nella giusta direzione per riuscire a tornare ad essere il giocatore ammirato a Milano.

 

(Alessandro Aita, Marco Bogoni, Fabrizio Quattrini)