Arrow-up

UPS

Alex Kirk

Alex Kirk

Giorgio Tesi Group Pistoia: Ogni volta che il campionato italiano prende il via, ci sono quelle cinque-sei squadre che partono leggermente avanti rispetto alle altre. Dietro di loro, una bagarre bella e buona che gioca sul labile confine tra chi aspira a salvarsi e chi a candidarsi come possibile sorpresa. A prendersi questo titolo nelle prime tre giornate è la Pistoia di coach Esposito ancora imbattuta, capace di stendere anche la lanciatissima Trento rifilandogli venti punti a domicilio. Buona parte del destino dei toscani passa dai chili e centimetri di Alex Kirk, quasi 17 punti e 9 rimbalzi con percentuali irreali, ma il nucleo è bello solido, con capitan Filloy che ci mette tutto e i due ‘pretoriani’ del Diablo Moore e Antonutti a spingere la baracca. Per la Giorgio Tesi arriva la parte difficile, confermarsi ad alti livelli, ma c’è tutto per poterlo fare.

Heslip Brad (Foto R.Caruso 2015)

Heslip Brad (Foto R.Caruso 2015)

Brad Heslip (Acqua Vitasnella Cantù): il giocatore canadese comincia a prendere le misure del campionato italiano ed è uno dei principali protagonisti della partita fra Reggio Emilia e Cantù in cui i brianzoli hanno sfiorato l’impresa venendo sconfitti soltanto dopo un supplementare. Con 30 punti Heslip è stato il top scorer della terza giornata. La guardia di Cantù sta scaldando la mano mettendo in luce le sue grandi doti di tiratore. Le difese avversarie sono avvertite.

M. Ruzzier subisce fallo eseguendo un sottomano ( Foto Alessandro Montanari 2015 )

M. Ruzzier subisce fallo eseguendo un sottomano ( Foto Alessandro Montanari 2015 )

Michele Ruzzier (Umana Venezia): La Reyer Venezia ha vinto abbondantemente nel matinée domenicale in casa della Manital Torino, ma ha dovuto soffrire tanto per i primi quindici minuti. Chi è riuscito a cambiare il match? Semplice, proprio il 22enne triestino, chiamato ad un superlavoro per l’assenza di Mike Green e che non si è tirato indietro. Le sue statistiche non saranno da urlo, 7 punti e 4 assist in 30 minuti, ma il suo lavoro difensivo su Robinson e Giachetti dal secondo quarto in poi (11 punti con un 4/18 complessivo per i due) ha letteralmente ribaltato l’inerzia della gara, fino a quel momento favorevole ai padroni di casa. Una iniezione di fiducia per Ruzzier, che può e deve ancora crescere. In attesa dell’altro talentino della Reyer Stefano Tonut.

Tyrus McGee ((laprovinciacr.it)

Tyrus McGee ((laprovinciacr.it)

Tyrus McGee (Vanoli Cremona): La Vanoli Cremona riesce a lavare la vergogna della rimonta di Trento della scorsa settimana e si prende la prima vittoria stagionale ai danni della Pasta Reggia Caserta. Pancotto può festeggiare anche grazie alla prova in uscita dalla panchina di ‘The Virus’; già l’anno scorso al debutto con Capo d’Orlando fece vedere ai tifosi della Juve quello di cui era capace, nella serata di ieri l’ha praticamente decisa lui. 18 punti in 21 minuti, con un 22 di valutazione ed un mostruoso +23 di plus minus. Se hai dalla tua parte uno che ti rende così tanto in pochi minuti, soprattutto in una partita a basso punteggio come quella vista al PalaRadi, stai certo che te la giochi sempre.

down-arrow

DOWNS

Penny Williams (Foto Serra/Virtus Pallacanestro Bologna)

Penny Williams (Foto Serra/Virtus Pallacanestro Bologna)

Obiettivo Lavoro Bologna: seconda sconfitta consecutiva per la Virtus che perde in casa contro una incerottata Capo d’Orlando. L’assenza di Allan Ray altera in modo sostanziale gli equilibri di Bologna. Senza il proprio capitano la Virtus fatica tantissimo in attacco, in particolare nel tiro dalla lunga distanza, e Pittman non può sostenere da solo la fase offensiva bianconera. Gaddy e Williams non riescono a prendere il testimone di Ray e ad assumersi maggiori responsabilità in attacco e così la Virtus si scopre particolarmente fragile e spuntata.

Meo Sacchetti durante il match (Foto Salvatore Madau 2014)

Meo Sacchetti durante il match (Foto Salvatore Madau 2014)

Banco di Sardegna Sassari: Prima vera prova di maturità per i ragazzi di Sacchetti… che viene fallita abbondantemente. Saranno le scorie di Eurolega, tra stanchezza e delusione per il ko contro il Darussafaka, ma la Dinamo si scioglie letteralmente nell’ultimo parziale contro la Enel Brindisi, segnando solo 9 punti. Nel momento chiave è venuta meno l’arma preferita dei sardi, il tiro da tre punti (0/7 negli ultimi 10’) e anche qualche giocatore chiave come Alexander ed Eyenga, incapaci di rendersi pericolosi. Non è un ko a pregiudicare una stagione, ma un crollo del genere è un segnale preoccupante.

 

(Alessandro Aita, Marco Bogoni)