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Beko All Star Game 2014 (Fabrizio Stefanini)

Beko All Star Game 2014 (Fabrizio Stefanini)

Amedeo Della Valle: l’esordio in Nazionale maggiore dell’ex Ohio State è stato più che positivo. L’All Star Game non è il banco di prova migliore per giudicare un giocatore, ma Della Valle ha mostrato la faccia giusta, quella di chi crede nelle proprie potenzialità e di chi vuole emergere in Europa. Ha segnato 14 punti e ha anche catturato 5 rimbalzi. Pianigiani è convinto che Amedeo sarà una importante pedina della Nazionale del futuro.

Beko All Star Game 2014 (Fabrizio Stefanini)

Beko All Star Game 2014 (Fabrizio Stefanini)

Family Shootout: una novità che è piaciuta e che speriamo venga riproposta anche nei prossimi anni. Anche perché la presenza di Nando Gentile ha catalizzato attenzioni ed interesse. Coinvolgere altre grandi stelle e personaggi del basket nostrano (magari gli Hackett, Carlton Myers e suo figlio Joel, ma ce ne sono tanti) può essere un punto di partenza per il futuro di questa manifestazione.

Beko All Star Game 2014 (Fabrizio Stefanini)

Beko All Star Game 2014 (Fabrizio Stefanini)

La “Settimana Azzurra”: portare per una settimana la Nazionale tra la gente in una città come Ancona che pure non ha grande tradizione di basket è una idea apprezzabile. Sette giorni per lavorare e conoscersi a farsi conoscere fanno comodo visto che d’inverno raramente c’è spazio per l’azzurro. Certo, questa era una Nazionale poco più che sperimentale, date le tante defezioni. Ma la linea tracciata da coach Pianigiani per avere una buona base di giocatori sulla quale lavorare pare quella giusta.

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Beko All Star Game 2014 (Fabrizio Stefanini)

Beko All Star Game 2014 (Fabrizio Stefanini)

Lo spettacolo: è stato l’All Star Game con il punteggio più basso della storia e le schiacciate, compiute da entrambe le squadre, sono state pochissime. E’ stato un All Star Game insolito e le parole dette durante l’intervallo da Marco Crespi, il coach dell’All Star Team, lo hanno confermato: “Va bene divertirci, ma non divertiamoci troppo perché si punta a vincerla”. Se l’obiettivo era non divertirsi troppo la missione può considerarsi felicemente conclusa.

Beko All Star Game 2014 (Fabrizio Stefanini)

Beko All Star Game 2014 (Fabrizio Stefanini)

Slam Dunk Contest e Gara di tiro da tre: la prima doveva essere la regina dell’evento, ma è stata vinta da Achille Polonara più per demeriti altrui (era necessario far schiacciare Roberts a oltranza?) e perché idolo di casa che non per la bellezza o la creatività dei suoi gesti (ricordate quando saltò un motorino all’All Star Game 2012?). la seconda è stata gestita in maniera orribile: semifinali con due giocatori a tirare in contemporanea, rendendo impossibile seguirli entrambi, nessun cronometro né conteggio dei punti sul tabellone luminoso. Come distruggere la parte più spettacolare della manifestazione.

Calendario 2014La collocazione temporale: l’All Star Game ad aprile non ha senso. Lo si era intuito subito, lo si era capito con forza quando Milano ha (comprensibilmente) negato i propri giocatori visti gli imminenti impegni di Eurolega, ne siamo ancora più certi col senno di poi. Nessuno vuole rischiare infortuni in questo periodo dell’anno in cui ci si gioca una stagione e ciò porta a logiche defezioni. Per cui la manifestazione va anticipata, magari durante le festività natalizie. Sarebbe un’idea quella di sviluppare una due giorni in sinergia con Lnp: il primo giorno All Star Game di Gold/Silver, gara della schiacciate e tiro da tre punti (aperte anche a queste ultime categorie), il secondo la partita vera e propria (da ripensare anche quella, basta la sfida tra una Nazionale operaia ma collaudata da una settimana di allenamento e una selezione degli stranieri che arriva due ore prima della palla a due), con il solo Family Shootout all’intervallo.

Deiner

Deiner

Deiner: non è un nostro errore di stampa, ma la scritta che campeggiava sulla canotta da gioco di Drake Diener. Un lapsus che per molti è stato l’emblema della approssimazione nell’organizzazione dell’evento. La mano di Drake, con tanto di 15 su 15 a chiudere la sua finale nella gara di tiro da tre punti, avrebbe meritato ben altro trattamento.

(Marco Bogoni, Marco Pagliariccio)