UPS

NIC MOORE (Happy Casa Brindisi) – Momento da incorniciare per la Happy Casa Brindisi, che al PalaRuffini di Torino coglie la terza vittoria nelle ultime quattro gare, la seconda consecutiva lontano dal Pala Pentassuglia e se Thomas non avesse trovato la “preghiera” da nove metri settimana scorsa staremmo parlando di un poker di vittorie che in meno di tre settimana ha cambiato l’umore della squadra pugliese, con la cura Frank Vitucci che inizia a dare i suoi  frutti. La vittoria di Torino è figlia di uno stato di forma eccellente, di un gran lavoro difensivo ed un attacco in cui ha funzionato tutto e dove Nic Moore ha fatto pentole e coperchi, trascinando i suoi compagni, in particolare in un terzo quarto di onnipotenza cestistica, in cui Brindisi ha spaccato in due la partita ed in cui il prodotto di SMU ne mette 14 con 4/4 da 3 punti, più 2 assist e 2 palle recuperate, dentro una gara da 26 punti, 6/8 da 3 punti, 4 assist e 3 recuperi.

MARCUS SLAUGHTER (Segafredo Virtus Bologna) / JEREMY LAMAR CHAPPELL (Red October Cantù) – Sicuramente uno dei giocatori con il pedigree più prestigioso, Marcus Sluaghter sta attraversando la stagione tra alti e bassi, ma quando è in vena diventa un fattore determinante, soprattutto quando può far valere tutti i suoi chili sotto canestro come contro Trento. E’ dominante nei primi 20′ in cui ne mette 15 a referto, poi lascia spazio a Pietro Aradori, ma quando conta torna alla scrivania, ne mette 8 nel finale e respinge il tentativo di rimonta dell’Aquila. Inutile continuare a parlare di sorpresa, perché ormai Cantù è una solida realtà del nostro campionato, una squadra che ha l’innata capacità di trovare sempre un protagonista diverso, soprattutto per la profondità del roster e per il talento dei suoi americani. Questa volta la scena se la prende Jeremy Chappell che si dimostra agonista nato mettendo 12 dei suoi 22 punti tra ultimo quarto e supplementare, ma soprattutto sono punti dal peso specifico enorme. Infatti apre l’ultimo quarto con due triple che accendono il PalaDesio e danno la sveglia ai compagni, e poi mette i punti decisivi nel supplementare spegnendo i bollori di Sassari.

(credits All Sports)

DOWNS

BETALAND CAPO D’ORLANDO / BANCO SARDEGNA SASSARI – Quarta sconfitta nelle ultime cinque gare per la truppa di Pasquini che al PalaDesio cade nel finale dopo aver anche condotto il match per larghi tratti. Una sconfitta pesante soprattutto per il morale, più che per quello visto in campo, ma che riflette le difficoltà della Dinamo di trovare equilibrio ed equilibri, in un momento in cui l’assenza di Rok Stipcevic inizia a farsi sentire nelle rotazioni degli esterni, soprattutto ora che Marco Spissu, dopo un buon inizio di stagione, sta forse pagando dazio alla categoria. Fortuna che il calendario propone subito la possibilità di rifarsi, con la sfida in Champions all’Utena da vincere ad ogni costo. Ben più critica la situazione della Betaland che subisce a Pistoia un’altra pesante sconfitta, la quinta consecutiva, la sesta nelle ultime 7, in cui la squadra di Di Carlo ha superato quota 80 in una sola circostanza, fermandosi poi sempre sotto i 73 punti. Che il problema sia anche offensivo è palese e Capo sta cercando di correre ai ripari con una guardia tiratrice, ma per il momento la ricerca è infruttuosa. In più c’è sempre il doppio impegno in Champions da onorare, anche se forse coach Di Carlo in questo momento preferirebbe lavorare in palestra piuttosto che andare fino a Klaipeda per giocare una gara inutile.

JORGE GUTIERREZ (Dolomiti Energia Trento) – Gesto brutto e sicuramente stigmatizzabile quello di Jorge Gutierrez nel corso del terzo quarto di Virtus Bologna-Aquila Basket Trento. Un gesto che ha rovinato il match e poteva avere serie conseguenze per Stefano Gentile, vista l’intensità con cui il messicano si è scagliato contro il play della Virtus. Per fortuna le conseguenze sono state solo di immagine e di giornate di squalifica, con Alessandro Gentile, intervenuto a difendere il fratello, a farne le spese, sia per la recidiva ma soprattutto, stando al referto arbitrale, per i suoi gesti e parole rivolte all’avversario. La gazzarra, accesa da Gutierrez, aveva già spinto in mattinata il presidente Longhi ad intervenire su Twitter, criticando il comportamento dei suoi giocatori (Sutton incluso) e sicuramente è stato un assist per le dichiarazioni serali di entrambi che, tramite un comunicato dell’Aquila Basket Trento, hanno chiesto scusa per ciò che è accaduto in campo.

(a cura di Fabrizio Quattrini)


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