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Drake Diener (Foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

Drake Diener (Foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

Drake Diener (Banco di Sardegna Sassari): sono stati scritti fumi di parole dell’onnipotenza cestistica che Drake Diener sta vivendo in questo campionato, sicuramente il migliore dal suo arrivo in Italia. Potremmo lasciar parlare i numeri, che nella serata del PalaSerradimigni contro la Virtus Roma, recitano 25 punti frutto di una prestazione dall’arco di quelle da far invidia al Ray Allen dei tempi d’oro: 6/7. Ma c’è sempre qualcosa in più nella partita di DD, e questa volta sono i 9 rimbalzi. Drake si muove con sapienza nel campo e sa dove e come farsi trovare pronto. Non solo in attacco ma anche in difesa. Letteralmente immarcabile, Drake è stato il realizzatore principale, non solo della gara, ma anche di tutta la giornata di Serie A. Con un Drake così…sky is the limit!

(Foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

(Foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

Adrian Banks (Cimberio Varese): è un attaccante di razza e lo ha dimostrato anche contro la Virtus Bologna. All’Unipol Arena ha realizzato 24 punti con soli quattro errori al tiro. Banks nel terzo quarto ha messo a referto i 13 punti che sono serviti a Varese per bloccare la fuga di Bologna e riportare la partita in equilibrio fino al termine dell’incontro. Grazie a questo successo la Cimberio può continuare la sua rincorsa verso i playoff che rimangono a soli due punti di distanza.

(Foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

(Foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

Pasta Reggia Caserta: i playoff si costruiscono nel fortino del PalaMaggiò: i ragazzi di Lele Molin sembrano averlo capito, dopo un girone di andata balbettante tra le mura domestiche. Ed all’ombra dei canestri che una volta venivano abitualmente mitragliati da gente come Oscar, Esposito e Gentile, la Pasta Reggia ottiene lo scalpo della squadra più tignosa del campionato e guarda con maggiore serenità alle ultime tre giornate di regular season. Per cacciare dalla spalla una scimmia testarda come Siena, c’è stato però bisogno di tutta la leadership imposta da un testosteronico Moore (15 punti, 7 rimbalzi e 4 assist) e dell’elegante e poliedrica classe di Jeff Brooks, a quota 17 punti impreziositi da una schiacciata da highlights.

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MarQuez Haynes (foto Alessia Bruchi 2014)

MarQuez Haynes (foto Alessia Bruchi 2014)

Montepaschi Siena: mentre si infittiscono le nubi sul futuro della Mens Sana la squadra biancoverde continua la lotta per strappare il secondo posto in regular season. La truppa di coach Crespi ingaggia battaglia a Caserta ma esce sconfitta dal PalaMaggiò subendo la rimonta nel finale da parte del trio bianconero Brooks, Roberts, Moore. Montepaschi tradita soprattutto da MarQuez Haynes (4/12 al tiro con meno 1 di valutazione alla sirena) ormai croce e delizia della squadra toscana. La prova opaca dell’ex play di Milano ha reso inutile l’ennesima splendida prestazione offensiva di Erick Green, 24 punti con 10/15 dal campo.

granarolo-bologna-pasta-reggia-caserta-la-sala-stampa-di-giorgio-valli-hqdefault.jpgGranarolo Bologna: la Virtus, dopo tre vittorie consecutive, perde in casa con Varese e dice addio ai playoff. Bologna si appresta a vivere un finale di stagione senza particolari ambizioni. Il presidente Villalta comincerà a fare le sue valutazioni su un’annata che dal punto di vista sportivo ha regalato poche soddisfazioni. Prima di pensare ai giocatori bisognerà valutare le posizioni di Arrigoni e di Bottai. Alcuni rumors danno l’attuale amministratore delegato bianconero diretto a Roma in cambio di Nicola Alberani. Nelle prossime settimane scopriremo se queste voci saranno veritiere oppure no.

Vujacic Alexander (Foto R.Caruso 2014)

Vujacic Alexander (Foto R.Caruso 2014)

Umana Venezia: c’è chi pesca dal cilindro Terrel Stoglin e ne vince tre di fila (nonostante il risibile contributo del nuovo acquisto, per la verità) e chi invece si fa il regalo grosso e resta al palo: è il caso della Reyer e di Sasha Vujacic, matrimonio che sulla carta prometteva i playoff in mezzo ai fiori d’arancio. Sulla carta: in realtà Venezia litiga con la vittoria da tre giornate ed ha detto quasi addio ai sogni di post-season. La croce non va buttata addosso solo all’ex guardia di Lakers and Clippers, che si è dovuto installare su un tessuto dagli equilibri complicati e non proprio pregiati. Le cifre dello sloveno sono però davvero modeste: 8,7 punti costruiti con un freddo 30 % da tre punti ed un gelido 28 % da due.

(Federico Bobbio, Marco Bogoni, Fabio Gandini, Marco Taminelli)