Vanoli Cremona

Zavackas 6 – Troppo gli è mancata la spalla interna dei lunghi cremonesi che in settimana non si sono potuti allenare per acciacchi. Prova ad arginare come può ma il compito è troppo anche per un roccioso come lui.

Marchetti s.v. –

Woodside 5 – Netto passo indietro rispetto alle uscite vittoriose di Cremona. Subisce Dyson anche psicologicamente e dopo 20 minuti ha già perso, a volte rovinosamente, 5 palloni. Giusto un paio di floater sui 9 tentativi dal campo (0/4 da 3). Appannato.

Jackson 6/7 – Parte inarrestabile con 10 punti nell’ottimo primo quarto di Cremona poi come tutta la squadra scompare nel secondo. Il 5/13 non certifica però una gara volitiva in cui subisce anche 6 falli dalle penetrazioni.

Spralja 5,5 – Prova a metterci quello che ha in una settimana in cui è stato alle prese con problemi fisici. Stringe i denti ma non riesce brillantemente a chiudere il pick-and-roll come altre volte. Comunque generoso.

Johnson 5 – Contro Brindisi non riesce a infondere nemmeno quell’energia nel lavoro oscuro che ne ha contraddistinto sin qui l’impiego. Impalpabile.

Kelly 5,5 – Spiegato lo 0/6 dai problemi di salute in settimana.

Rich 6- – In una squadra che ha giocato in modo poco organico anche lui si perde e nel tentativo di sbloccare la penuria in attacco non fa purtroppo altro che contribuire al 22% da 3 finale. Da ritrovare la confidenza con il ritmo partita.

Ndoja 6/7 – Tra i più positivi contro una squadra che è certo nel suo cuore, trova i tiri giusti quando ormai la partita è scappata.

Pancotto 6,5 – La striscia prima o poi si sarebbe dovuta interrompere: il fatto che sia avvenuto contro la capolista, e dopo una settimana di allenamenti tribolati, mette in luce una squadra a cui è mancata l’energia per replicare al secondo parziale avversario, dopo che non le era mancata la grinta per colmare il primo. La sosta non poteva arrivare in un momento più propizio.

Enel Brindisi

Bulleri 8 – Solo un ginocchio da monitorare in settimana nel terzo quarto lo toglie dalla gara perfetta (3/3 da 2, 2/2 da 3), in cui in 11 minuti mette 12 punti di cui 7 nel secondo quarto in cui Cremona resta al palo e Brindisi scava il primo solco.

James 6,5 – I suoi errori da oltre l’arco (o/3) sono il sintomo di un attacco che fatica a trovare fluidità, ma ci mette tanta presenza atletica a rimbalzo (11) e in difesa (2 stoppate).

Todic 6,5 – Ad 1 punto ed 1 rimbalzo dalla doppia doppia, trova vicino a canestro quello che il perimetro gli nega, mettendoci sostanza contro l’inconsistenza del frontcourt cremonese.

Formenti 6- – Nei 12 minuti che Bucchi gli chiede capisce presto che la miccia in attacco non si accende e prova ad applicarsi in difesa. Sicuramente da ex- amatissimo avrebbe voluto lasciare più il segno.

Dyson 6/7 – Rintuzza bene nel primo quarto le iniziative di un Jackson indiavolato, mettendone 9 dei suoi 14. 6 palle perse non sono poche, ma tiene sempre alta la pressione sul play avversario, esacerbandone lo stato confusionale. Uno dei pochi in campionato capace di zampate che spostino equilibri e risultati.

Lewis 6,5 – Le sue mani dissipano altri 5 palloni per Brindisi, ma pur senza divenire punto di riferimento per i compagni tira con un 50% dal campo che in una serata come quella di ieri è tutto ossigeno per Bucchi.

Chiotti 5 – Non tanto per quello che sbaglia ma per come sbaglia 3 comodi appoggi al ferro. Una dimestichezza col campo tutta da ritrovare.

Zerini 6- – Contro i lunghi biancoblu menomati, non sfigura in difesa e a rimbalzo dove si fa valere, mentre in attacco non prende nemmeno un’iniziativa.

Snaer 6,5 – Un paio di erroracci compensati da più che discrete percentuali dal campo, in una prestazione in cui si mette convintamente a disposizione dello sforzo difensivo.

Campbell 5 – Mai sintonizzato con la partita, nello sforzo di prodigarsi disfa più di quanto crei. Prestazione involuta.

Bucchi 7,5 – Aiuta la squadra a capire quando è il momento di alzare l’intensità in difesa e a rimanere fedele alla propria identità collettiva. Sul rientro di Cremona nel terzo trasmette la tranquillità che prelude al cinico parziale decisivo.