Vanoli Cremona

T.Holloway 7,5 . Primo tempo da leader. Verso il finale in calo come tutta la squadra. I numeri della gara sono comunque eccezionali: l’americano inscena una prestazione di 31 minuti conditi dai 25 sul tabellino finale, quasi un punto al minuto. E’ il giocatore in casacca biancoblu più usato e quello su cui poter contare veramente; una sicurezza dalla linea della carità (13-13), tira poco dall’arco ma con sapienza (2-2) e si lascia sfiziare dai tiri dalla media, talvolta forzati (3-6). L’altalena Holloway si sta stabilizzando.

P.Biligha 6,5. Una serata più da cestista che da pallavolista per il numero 19 biancoblu – “solo” due le stoppate – che avvia praticamente da solo la metamorfosi di Cremona a inizio terzo quarto, lavorando molto bene sul pick and roll e tirando discretamente dalla media distanza. Generalmente apprezzabile il consueto apporto fisico sotto canestro (7 rimbalzi). Decisamente meno, però, le 5 palle perse e i 4 falli che denotano la mancanza di lucidità accusata a tratti da tutto il team. Paul e il part time del terzo quarto.

P. S. Biligha

Paul Biligha, specialista nelle stoppate

M.Carlino 6+. L’italo-americano calca il parquet per 16 minuti rimpinzato di fiducia da Paolo Lepore che ben conosce per via di alcune presenze presso la nazionale sperimentale. Si attiva particolarmente nel secondo quarto, quando mette a referto 5 punti di fila preziosi. Finirà il match con 9 punti, un 3/4 dalla media e due falli personali. Mette sostanza e fa quel che può.

T.Thomas 6. Fa bella figura con Holloway nella prima frazione – vedi la schiacciata in contropiede nei primi minuti dilaganti di Cremona – poi si dedica a una prestazione fisica che lo vedrà ergersi sotto canestro. In 26 minuti mette insieme 10 rimbalzi totali di cui 7 offensivi che gli valgono tre viaggi totali in lunetta; ma stasera i punti non sono proprio il piatto forte di Cremona e il rookie, dal canto suo, ne mette a segno solo 8. Rimbalzista.

P.Harris 5/6 . Prestazione simile a quella del compagno sopracitato, se non che l’aspetto difensivo – una delle sue peculiarità più rilevanti – non è pervenuto in maniera soddisfacente. Per il numero 11 biancoblu 5 rimbalzi e 4 falli personali conditi comunque da 8 punti, derivati in parte da due soste in lunetta e una sola assistenza. Harris is the new Thomas.

F.Mian 5. Il solito esponente rotante della panchina dimostra – specialmente nel primo quarto – di esserci quando serve. Parte bene segnando 5 punti in avvio, poi però sparisce dai radar nonostante una prestazione da 26 minuti in campo. Si danna spesso a trovare la soluzione dalla lunga distanza mettendo a referto un avvilente 1/5. Il bottino personale rimarrà fermo fino alla fine su quell’esile 5, troppo poco per colui che dovrebbe essere un vero capitano. O capitano! Mio capitano!

Wojciechowski 5 – . Avvio di gara maligno per l’italo-polacco con una clamorosa palla persa sotto il naso e, per giunta, sotto canestro. Si rimette in carreggiata con una tripla briosa sempre nel primo quarto, per il resto 13 minuti conditi da qualche rimbalzo qua e là. Pecca in consistenza e, tanto per cambiare, di lucidità.  Manca un lungo autoritario e la sensazione è che il numero 18 sia inadeguato. Nemento Cusin.

Elston Turner giocatore irriconoscibile quest'anno

Elston Turner giocatore irriconoscibile quest’anno

E.Turner 4. Generalmente fuori condizione, distratto e poco consistente; i numeri raccontano di 20 minuti sul parquet e solo 2 punti  a referto realizzati su azione. Impietoso dall’arco (0-5), 2 palle perse e un pizzico di rimbalzi. Che dire? Da uno come lui ci si aspetta molto di più e per ora non è il signor giocatore rivelatosi la scorsa stagione, anzi… E.T mette malinconia. E.T telefono casa.

R.Gaspardo 4. E’ strano trovarlo tra i peggiori, viste le prestazioni convincenti a cui aveva abituato il pubblico del Pala Radi. 13 minuti in campo, 4 rimbalzi totali e 3 palle perse: lo specchio di una squadra malata di attenzione. Invisibile.

 A.Amato 3,5. Sarebbe anche da S.V se non fosse per il fallo antisportivo costato caro a Cremona nel bel mezzo del match, e per le 2 palle perse in soli 6 minuti. Bocciato.

 

Le parole di coach Paolo Lepore in conferenza stampa:

https://www.youtube.com/watch?v=TfDexMGft_I

 

 

Scandone Avellino

J.Ragland 8,5. Come un diesel. Parte in sordina ma la sua prestazione sale di livello al crescere dei minuti; semina spesso il panico a fari spenti nel fortino biancoblu regalando dinamismo e punti importanti agli irpini, in particolare nella terza frazione e ancor di più nell’ultima, quando decide di salire in cattedra e sculacciare a suon di punti l’inerte Vanoli. Sacripanti abusa di lui e ha ragione: ben 39 i minuti sul parquet con 24 punti,4 assist e 6 rimbalzi complessivi. Tanta classe e maestria. The Lighthouse.

Foto - Matteo Cogliati 24/09/2016 Assago (Italia) Pallacanestro  Semifinale Macron Supercoppa Italiana 2016 Sidigas Avellino - Grissin Bon Reggio Emilia Mediolanum Forum Nella foto:

R.Obasohan 8 +. Trouble – maker di professione segna 11 punti nel primo tempo e 9 nel secondo. Sussidiato da Ragland ha scritto la storia dell’ultimo capitolo del match; per lui  26 minuti, 2 assist e un 7/9 dalla media distanza a cui si accompagnano 3 rimbalzi totali. Avrebbe potuto riposare in vista della sfida in Champions League degli irpini, ma visto lo stato di forma del nazionale belga ai tifosi campani può andar bene così. Punto di Riferimento.

Adonis Thomas 8. Buono l’avvio di gara in cui inizia a spaventare Cremona dall’arco e dalla media distanza. Sempre vigile, dà sicurezza ai suoi nei momenti di bisogno. Compone un mosaico finale di 19 punti – 6/9 da due e 2/5 da tre – 5 rimbalzi e 2 falli personali in 30 minuti di gioco. Chapeau.

Levi Randolph 7. Tra i migliori rimbalzisti della squadra (6), in 27 minuti mette in mostra una bella prestazione macchiata solo dai troppi tiri in jump tentati e dai pochi andati a buon fine (2/8); per questo l’ex Orlando Magic mette a referto 12 punti e una prestazione di sostanza e coralità complessiva.

Kyrylo Fesenko 6. In 17 minuti il lungo ex Utah Jazz ne dà e ne riceve: 3 i falli personali e 5 i viaggi in lunetta (3/5). Si muove con esperienza sotto canestro accalappiando 6 rimbalzi come il compagno Randolph; peccato per le 3 palle perse e per i soli 7 punti. In naftalina per la Champions.

Maarten Leunen 5,5.  In campo per ben 35 minuti  raggiunge Fesenko e Randolph in cima al monte dei rimbalzisti irpini più prolifici (6). D’altro canto, solo 2 punti e 2 assistenze per l’ex Cantù che questa sera non ha deciso di esibirsi nel suo consueto gesto tecnico dei tiri dalla lunga distanza. Funziona poco e fa da contorno.

Andrea Zerini 5,5. Proveniente dalla panchina, lotta come un dannato sotto la retina del canestro e prova a far sentire tutti i suoi 205 cm. In 16 minuti colleziona 2 punti, 3 rimbalzi in totale e una stoppata. Può fare meglio.

 Marques Green (2015 Foto Alessio Brandolini)

Marques Green (2015 Foto Alessio Brandolini)

Marques Green 5. Coach Sacripanti afferma che ogni volta che serve, il folletto di Norristown si fa trovare pronto.Non è forse il caso di questa sera, a causa di un fallo antisportivo che infetta un’esile prestazione da solo 6 minuti.

Marco Cusin S.V. Si infortuna a inizio gara a seguito di una caduta rocambolesca. Rovina a lui e al tifo di Cremona un gradevole ritorno, vedi gli striscioni biancoblu sugli spalti.

 

Le parole di coach Pino Sacripanti in conferenza stampa: