ARRIGONI-VILLALTAA proposito dell’assemblea di Lega svoltasi a Milano ieri, nella quale è stato eletto Ferdinando Minucci come nuovo presidente (sarà in carica a partire dall’1 luglio), con 14 voti favorevoli e 2 contrari, quelli di Bologna e Roma, il presidente di Virtus Pallacanestro Bologna tiene a precisare il perché della sua decisione.

«Vorrei precisare che non si è trattato di schede bianche, ma di voti contrari. A mio parere si tratta di un discorso politico: due società non sono state d’accordo con questa candidatura. Personalmente non ho mai messo in dubbio la bravura di Minucci come dirigente, ma i principi e la visione miei e della Virtus non collimano con i suoi. Gli auguro comunque di fare un buon lavoro, e che possa fare l’interesse del nostro movimento. Ma ritengo importante che esista anche un’opposizione».