Giorgio Valli e Renato Villalta (foto bolognabasket.it)

Giorgio Valli e Renato Villalta (foto bolognabasket.it)

La crisi della Virtus ha presentato il suo conto e il primo a pagarne le spese è stato Luca Bechi. Il coach livornese è stato esonerato dopo la sconfitta contro la Vanoli Cremona in cui si era vista in campo la peggiore Virtus della stagione. Dopo uno scintillante avvio la formazione felsinea si è arenata su scogli che Bechi non è riuscito a superare partita dopo partita. L’incapacità a difendere e l’eccessivo individualismo in attacco sono state le costanti delle nove sconfitte che Bologna ha rimediato nelle ultime undici partite disputate. Tutte le colpe non possono e non devono ricadere solo su Bechi perché, come ha ammesso il presidente Villalta, finora quasi nessuna scommessa del roster è stata vinta. Motum, Ware, Gaddefors, King e l’infortunato Jordan stanno deludendo e la squadra, costruita con un budget molto piccolo, appare un puzzle in cui tutti i pezzi faticano ad incastrarsi tra di loro.

Per interrompere la spirale verso il basso intrapresa dalla Virtus, è arrivato Giorgio Valli. L’allenatore modenese vanta due promozioni in Serie A con Scafati e Ferrara ed è reduce da una sfortunata esperienza ad Avellino, conclusasi solamente dopo nove partite. Valli conosce molto bene l’ambiente virtussino perché è stato assistente di Ettore Messina dal 1997 al 2000 vincendo uno scudetto ed una eurolega nel ‘98. Si tratta di un tecnico che ama adottare una filosofia diametralmente opposta da quella di Bechi: stop al wild basket che ha prodotto pochi risultati e priorità assoluta alla difesa. La Granarolo dovrà ripartire da lì, cercando di capire che senza una solida retroguardia si fa poca strada. Le prime parole di Valli sono state chiare: “Servirà subito una identità difensiva, è più facile lavorare sulla difesa che non sull’attacco, dato che l’attacco necessita di più tempo. Lavoriamo per lo 0-0, poi cresceremo”. Il timbro di Messina è inconfondibile. Matt Walsh ha esternato su Twitter il suo stupore e il suo dispiacere per l’esonero di Bechi, l’allenatore che lo aveva fortemente voluto in Virtus dopo averlo allenato nelle fila dell’Azovmash Mariupol. Al neo coach bianconero spetterà il compito di far coesistere il grande ego e talento di Wash con il resto della squadra. I suoi obiettivi saranno quelli di risollevare questa Virtus in caduta libera e di far crescere i giovani Imbrò e Fontecchio. Se poi arrivasse anche la qualificazione ai playoff il contratto di Valli potrebbe essere esteso per la stagione successiva. In alternativa Arrigoni sta sondando il terreno per arrivare a Paolo Moretti. Al momento non vi è nessuna trattativa, ma l’interesse del club bianconero verso il coach di  Pistoia è reale.

Con l’addio di Bechi se ne va uno degli ultimi lasciti della precedente gestione societaria, firmata Claudio Sabatini. A chi lo accusava di eccessivo immobilismo, Renato Villalta ha risposto con grande determinazione cambiando il timoniere. Ora gli alibi dei giocatori sono finiti e tutti sono chiamati ad assumersi le proprie responsabilità. I playoff distano solamente due punti e la Virtus non vuole smettere di sognare.


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