Aradori Umeh (Foto Virtus Pallacanestro Bologna)

Segafredo Bologna – Vanoli Cremona 79-78 (23 – 16; 17 – 20; 17 – 20)

Bologna – la Virtus interrompe la striscia di quattro sconfitte consecutive battendo Cremona che ha sprecato tante occasioni (la più clamorosa è l’ultimo tiro della partita di Milbourne) per tornare a casa con i due punti. La Segafredo ritrova il successo, ma non le certezze. Il malato ha ancora la febbre, ma almeno questa volta il brodino è arrivato. La Virtus vive ancora troppi momenti di distrazione e di egoismo. Alessandro Gentile, a volte, appare un oggetto estraneo alla squadra, e Ramagli non ha ancora trovato la giusta chimica all’interno di una squadra difficilissima da gestire. A margine bisogna annotare lo sfortunato esordio, in bianconero, di Baldi Rossi che si è rotto il labbro dopo pochi minuti in cui era entrato in campo.

Cronaca: il pranzo cestistico della nona giornata di campionato è per stomaci forti. Tanti errori per Bologna e Cremona durante l’avvio della partita di mezzogiorno nello scenario del Paladozza. Alla Vanoli occorrono tre minuti per trovare il primo canestro. La Segafredo non ne approfitta subito, ma con il passare dei minuti si guadagna il vantaggio in doppia cifra (21 – 11) sfruttando un tarantolato Aradori e un Ndoja molto preciso da tre punti. 23 – 16 al termine del primo quarto. Esordisce, tra le fila bianconere, Filippo Baldi Rossi. Il suo esordio è sfortunato perché dopo pochi minuti è costretto a rientrare negli spogliatoi per farsi medicare un labbro sanguinante a causa di un caduta sul parquet. Cremona si riavvicina mandando in campo la sua classe operaia italiana: Ricci, Gazzotti e Ruzzier e Portannese danno maggiore compattezza ai lombardi soprattutto in fase difensiva. Umeh e Lawson, i due colored reduci dalla promozione della passata stagione, ridanno serenità a Bologna. La tranquillità in casa Virtus, però, dura poco perché, come spesso le accade, la Segafredo si distrae e a smette di giocare di squadra con Alessandro Gentile assoluto oggetto estraneo alla squadra. La squadra di Sacchetti è viva, nonostante un Johnson-Odom da 0 punti e un pessimo 2 su 15 da oltre l’arco nel primo tempo che si conclude sul punteggio di  40 – 36. La Virtus vive e muore con il tiro da tre punti, la soluzione offensiva che maggiormente utilizza per larghi tratti di partita. La squadra di Ramagli è troppo prevedibile e Cremona mette il muso avanti con una tripla di Johnson-Odom che si sblocca. Milbourne si accende con 7 punti nel terzo quarto e porta la Vanoli a +6 (48 – 54) Alessandro Gentile, nel tentativo di far tornare in vantaggio la Segafredo, comincia una guerra personale contro la difesa di Cremona. Ramagli interrompe questa follia sportiva togliendolo dal campo e Bologna, ritornando a giocare con pazienza e far girare la palla, chiude il terzo quarto con una incollatura di vantaggio: 57 – 56. Nell’ultimo quarto la partita rimane sui binari dell’equilibrio e dell’incertezza fino all’ultimo secondo. Nei minuti finali Lafayette, fino a quel momento prezioso in difesa, ma anonimo in attacco, si prende la Virtus sulle spalle e la porta +5. La Vanoli ha ancora forza per reagire e con la coppia Johnson-Odom-Milbourne trova l’ennesima parità a quota 76. Il finale si gioca sul filo dei nervi e della linea della lunetta. Due liberi messi a segno da Sims danno l’ultimo vantaggio a Cremona, poi dall’altra parte Alessandro Gentile prova ad essere l’eroe bianconero, ma fa solo 1 su 2. Sul secondo errore Slaughter subisce fallo a rimbalzo e dalla lunetta è più preciso del suo compagno di squadra: 79-78 per i padroni di casa. La squadra di Sacchetti avrebbe la possibilità di vincere la partita con Milbourne che sulla sirena sbaglia, smarcato, un sottomano da vicino a canestro. Bologna ringrazia e torna al successo.

Tabellini:

Bologna: A. Gentile 12, Umeh 12, Pajola NE, Baldi Rossi, Ndoja 6, Lafayette 8, Aradori 10, S. Gentile 4, Berti NE, Lawson 13, Slaughter 14.

Cremona: Johnson-Odom 6, Martin 15, T. Diener 3, Ricci 10, Ruzzier 3, Portannese, Sims 16, D. Diener 9, Milbourne 14.