Carpegna Prosciutto Basket Pesaro – S Bernardo Cinelandia Cantù 72-87 (17-21; 35-48; 48-65)
Pesaro – Si fa sempre più nero il futuro della Carpegna Prosciutto Basket Pesaro, che cede le armi, con troppa facilità, anche a Cantù. Una sconfitta, la quattordicesima su altrettante partite in questo campionato, che lascia la Vuelle ad un inesorabile 0, a 6 punti dalla penultima e a 10 dalla terza e che apre ad un futuro oltremodo nero. I padroni di casa non sono stati capaci di approcciare la partita con la cattiveria agonistica giusta e hanno pagato situazioni tecniche dove la differenza di livello è apparsa evidente. In difficoltà a produrre una pallacanestro di qualità sufficiente, Pesaro è apparsa non essere minimamente riuscita a trarre giovamento dall’arrivo di Sacco e nemmeno dal nuovo giocatore, Troy Williams, apparso in notevole difficoltà a capire il metro arbitrale e le situazioni di gioco. Dopo il consueto approccio shock, i padroni di casa sono rientrati a contatto nel primo periodo, arrivando sotto di 4 nel secondo, salvo poi non riuscire mai a tornare sotto la doppia cifra di vantaggio, a fronte di una San Bernardo che ha sfruttato tutte le freccie offensive al suo arco, tirando bene da tre punti e anche da due e chiudendo con 4 uomini in doppia cifra. Cantù domina a rimbalzo (50 a 34), ipoteca la partita già all’intervallo e si proietta al tentativo di conquista delle final eight di Coppa Italia, proprio in casa di quella Pesaro che non sa più a quale santo votarsi.
Non basta per i biancorossi la grande prova di Totè: 17 punti, 9 rimbalzi, 4 stoppate, 33 di valutazione.
Cronaca – Partita che comincia a ritmi bassi, Cantù è ordinata, punisce dall’arco, in post basso con Hayes, uno contro uno con Clark. Pesaro fatica a costruire, Williams forza tutto il possibile, Ragland segna e distribuisce con attenzione i numerosi contropiedi facili canturini è arriva il fulmineo 4-15. Sacco ferma il gioco e al rientro in campo una reazione pesasere arriva: la Vuelle ha un’altra aggressività nell’attaccare il canestro, cerca e trova Totè che finalizza e la partita si riapre (17-21). La faccia della gara cambia ad inizio secondo periodo: Il gioco si anima, entrambe le squadre cominciano a correre, a segnare qualche canestro in più. Cantù ha in mano l’inerzia, con Ragland davvero padrone della squadra, che imbocca le triple e i canestri facili per i compagni; la Vuelle a rimbalzo si fa sentire, prova a rimanere attaccata come può, procacciandosi qualche fallo e convertendo con precisione dalla lunetta, ma la sensazione è che le amnesie offensive e difensive siano troppe: dopo essere arrivata anche a meno quattro (30-34) la Vuelle viene ricacciata indietro nel finale con un impietoso 14-5 di parziale a nome Young e Ragland. All’intervallo il tabellone dice 35-48.

foto di Matteo Cogliati

Il rientro in campo dopo la pausa lunga non vede nulla cambiare per quanto riguarda i valori in campo: qualche canestro estemporaneo di Chapman e di Barford nulla può fare di fronte ad una Cantù che sembra molto più coinvolta e che gestisce. I ragazzi di Pancotto corrono bene il campo, fanno canestro, trovano autostrade, tutto è troppo facile e arriva anche lo spettacolo sul finire di terzo periodo: alley oop e giocatori canturini in festa, mentre volano sul più venti. Pesaro chiude il terzo periodo in bambola, in preda a disattenzioni difensive e atteggiamenti sbagliati. L’ultima reazione deve esserci alla soglia del quarto periodo e arriva da Totè; il giovane centro pesarese è un manuale in post basso e mette in difficoltà Simioni prima e gli altri pari ruolo poi;  Pesaro rosicchia qualcosa con gli ultimi gesti di aggressività cestistica, qualche contropiede di Williams che solo in campo aperto riesce a segnare (11 punti alla fine ma 3/12 dal campo) ma è un fuoco di paglia; sono sufficienti due accelerazioni di Clark e Hayes e Pesaro precipita di nuovo. Finisce 72-87.
I TABELLINI
Pesaro: Totè 17, Pusica 14, Barford 13; Rimbalzi 34 (Totè 9); Assist 10 (Pusica 4)
Cantù: Burnell 21, Young 17, Ragland 13; Rimbalzi 50 (Hayes 11); Assist 17 (Ragland 5)
MVP- Joe Ragland. Sembra aver permesso il definitivo salto di qualità a questa squadra. Parte dalla panchina e appena mette piede in campo, cambia il volto dei suoi compagni. Tira poco, segna tanto (13 punti, 4/5 dal campo), prende 8 rimbalzi e mazza 5 assist. Leader di alto livello.
LA SALA STAMPA
Pancotto: “Voglio ringraziare i miei giocatori, fare loro i complimenti e ricordare che nessuno ci ha regalato nulla, ci siamo conquistati tutto quello che dovevamo con le nostre mani, sempre. Il nostro obiettivo è la permanenza in serie A e noi abbiamo mostrato la durezza mentale che serviva. Per quanto riguarda la gara di stasera, siamo riusciti a conquistare il ritmo della partita, siamo riusciti subito ad avere impatto e a difendere bene le situazioni di corsa pesarese che temevamo. Male le amnesie a rimbalzo, non possiamo permetterle, male qualche tiro aperto di troppo e male anche i contropiedi concessi. Sono questi gli aspetti che questa squadra giovane e affamata come siamo deve considerare per crescere.”
Al posto dell’allenatore, Giancarlo Sacco, si presenta in sala stampa il presidente del Consorzio, Luciano Amadori, insieme ad Ario Costa.
Amadori: “Verrano presi provvedimenti nei confronti dei professionisti che paghiamo e chi ci stanno facendo vedere questo scempio. È irrispettoso nei confronti di chi ha avuto fiducia in noi sottoscrivendo l’abbonamento. Ci faremo sentire con i giocatori, sperando di trarne giovamento. Non siamo qui per dare le dimissioni; abbiamo preso questo impegno e lo portiamo fino in fondo, poi a fine anno tireremo le somme.”