Come ormai sappiamo benissimo dal 9 al 23 Luglio ben 41 fortunati/e che si sono dimostrati velocissimi nel comprendere quanto importante e divertente sarà’ l’esperienza negli Usa, hanno letteralmente polverizzato tutti i posti disponibili.
Due settimane tra la Grande Mela e le emozioni del Sixers Camp che immergerà le sei ragazze ed i 35 maschi in una vacanza indimenticabile.

Oltre al “deus ex machina” Richard Lelli a seguirli nell’avventura americana ci sarà’ anche un giocatore molto importante nel panorama della pallacanestro nostrana con tante stagioni e canestri realizzati alle spalle. Simone Pierich, classe 1981, ha militato tantissime stagioni a Casale Monferrato ma anche a Verona, Roma, Biella, in due occasioni a Forli oltre a Ferentino ed attualmente ai Roseto Sharks. “ Per me sarà la prima volta in “carriera” in America. Porterò con me anche mia figlia, anche lei cestista. Sarà emozionante portare tanti ragazzi a scoprire una realtà incredibile e vedere toccando con mano i luoghi dove sono nati e cresciuti campioni della Nba e non solo. Non vedo l’ora e spero anche di poter rivedere qualche mio vecchio compagno di squadra.” 

Ma Simone Pierich, da par suo, ha mai partecipato a qualche camp? “Da ragazzino non ho partecipato mai a camp di pallacanestro ma non mi dimenticherò mai le giornate passate sui playground dalla mattina alla sera. Vivevo praticamente li e sono contento che in questo viaggio potremo tutti scoprire i campetti più famosi di New York e Philadelphia. Luoghi dove si imparano i fondamentali più incredibili.”

Certo si tratta di altri tempi dove il restare in strada o nei campi cittadini era sinonimo di sfide, fatica e tanto divertimento.

Simone, Richard Lelli e coach Bongi ma anche Annamaria Fantini saranno i tuoi “compagni” di viaggio da educatore durante il Camp. Quale il vostro rapporto e cosa pensi di loro.
“Ho avuto la fortuna di conoscere Richard a Forlì al suo camp. Mi ha invitato per fare presenza e da lì è nata una bellissima amicizia. Stessa cosa vale per Annamaria, frequentando il panorama del basket forlivese ci si incontra spesso l’ultima volta proprio alla partita tra Forlì e Roseto della settimana scorsa. Con coach Bongi invece ci siamo trovati spesso da avversari contro la sua Pistoia. Mi sa che siamo pari tra vittorie e sconfitte.
La mia esperienza attuale a Roseto? Sono il vecchio del gruppo, per me e’ un’esperienza stimolante che permette di mantenere alto il mio livello di gioco. Sono tutti ragazzi mentalizzati a provare un certo tipo di carriera e non a fare numero in panchina e sono tutti competitivi per questo campionato. Siamo sicuramente in un buon periodo ed il segreto è che sappiamo che ogni partita per noi è fondamentale e non possiamo permetterci di non dare il 110% .nessuno ci regalerà nulla…anzi. La prima parte di campionato è stata un po’ difficile come me l’aspettavo vista la gioventù’ ed inesperienza. Adesso invece hanno preso più confidenza con il campionato e si stanno vedendo cose importanti, non dimentichiamoci però che l’obiettivo è la salvezza. Dobbiamo continuare a lavorare duro e alla fine tireremo le somme. Il pendolarismo tra Roma e Roseto? Gli spostamenti possono sembrare sicuramente pesanti ma ultimamente anche grazie ai risultati paiono un po’ più leggeri.”

Candussi e Pierich (foto Pasquale Cotugno)

Ed allora grazie ed in bocca al per la restante stagione ma sopratutto per il camp estivo negli Usa. Visto le ultime doppie cifre consecutive e la media punti del nativo di Gorizia Pierich ha sicuramente tanto da insegnare a tutti/e i partecipanti per regalare loro i segreti del suo mortifero tiro.