ITALIA

Belinelli 8 Tra la via Emilia e il West, passando per la Mercedes Arena, la cubatura sferico-quadrata degli attributi di Marco Belinelli si trascina all’apparenza stanca, come un hippy. I primi 20 minuti, del tutto improduttivi, sono un ottimo presagio. Ininfluente il 5 su 16 al tiro, se quando comincia l’ultimo supplementare, sul divano che scotta più d’una piastra pronta per l’asado, dici a gran voce ‘eccolo, l’hombre del partido’: bum bum, 5 punti esiziali del Beli. Dicono che dalle parti del ritiro serbo, Milos Teodosic abbia sussurrato a Sale Djordjevic le seguenti parole: ‘Questo Belinelli mi fa infuriare, perché è più spavaldo del più spavaldo tra noi’. Bene, Milos, domani incrocerete le spade sul parquet… Conviene che ti fai ricrescere la barba, il Beli la tiene in uso per significare cosa c’è di folle, estraniante, borioso, tra la via Emilia e il West. 17 punti in 33 minuti

Gli azzurri si candidano a un ruolo di protagonisti anche nella seconda fase (Foto Savino Paolella 2013)

(Foto Savino Paolella)

Aradori 8+ Pare che un branco di lupi, nel gelo della steppa, abbia ululato all’unisono nel momento dei 2 rimbalzi catturati, strappati, sottratti all’avversario: dopo anni a vagare senza una guida, hanno finalmente ritrovato un leader carismatico. 6 punti e 9 rimbalzi in 27 minuti d’impiego, per quello che abbiamo ricordato essere un attaccante nato, sono il senso più profondo del sacrificio, della dedizione. Il Cane, tra i lupi, ha scelto di essere capobranco dei lupi di alta montagna. Perché la montagna ti aiuta a non barare. Con te stesso, col gioco, coi tuoi compagni. Onore al Cane

Gentile 8.5 L’effigie del partido di Nandokan, perché stasera in campo c’era Nando, spero che ve ne siate accorti, è la beffa suprema della stoppata al supremo Schroeder. 15 punti, 4 rimbalzi e 4 assistenze, un paio di canestri a coefficiente massimo di difficoltà, un paio di forzature. Il piano Europei procede al meglio, perché il vero Ale Gentile devono ancora conoscerlo e saggiarlo, gli avversari. Domani. Domani ci sono gli avversari giusti per stimolare il suo animus pugnandi. Ancora un paio di battaglie sanguinarie, e la mutazione sarà completata: la leggenda di Nandokan rivivrà sui parquet della Vecchia Europa, perché- come scrisse Oscar Eleni- “il Furibono Serna, il nostro Fuser (Ernesto Che Guevara, ndr), che non abbandonava mai il campo, anche alla fine dell’allenamento, un po’ come il fratellastro Vincenzino Esposito, ci  è rimasto nella mente anche quando non era più un giovane principe, ma stava diventando una persona diversa, perché anche i rivoluzionari, se non cadono prima, finiscono per alzare le braccia davanti a chi sostituisce il fucile con il cannone, mentre loro continuano a girare fidandosi soltanto della pistola”. Capito, adesso?

Bargnani 8.5 Sarebbe bastato vivere di rendita sulla prestazione monstre contro Pau Gasol, e invece il Mago rimette i coglioni di marmo sul parquet. 17 punti  con 12 tiri dal campo, 5 rimbalzi, un paio di abbacinanti magie, un metro arbitrale che lo limita eccessivamente. Ma non c’è dubbio alcuno: il Mago rivendica la sua  voglia di esserci e primeggiare. Seconda attrazione del circo,  il Mago tornava da Mario come una star/ le mani molto più ferme e storie di donne che lo aspettavano in ogni città/ per un suo abra cadabra-cadabra abra/ e la magia più grossa giura che gli è successa in casa sua con il suo cane per pubblico, *per una magia così* dice *val la pena vivere*

Cusin 6.5 Va bene così, roccia friulana.. Va bene così, luccica i gomiti che domani c’è Raduljca..

Melli 6.5 Due liberi che valgono oro, per il Jack Sigma reggiano

Andrea CINCIARINI - Foto Alessio Musolino 2014

Andrea Cinciarini (foto A.Musolino 2014

Cinciarini 7 Sono 4 per il referto, ma moralmente saranno 5 i punti messi a segno dal Cincia, che con la tripla beffardamente trasformata dai fischietti segna il canestro più importante dopo quello del Gallo. Ci manca, un playmaking alla Roberto Brunamonti o alla Charlie Caglieris o alla Marzorati, come  nel 1983 a Nantes. Se, pur nella nostra atipicità premiante, il Cincia virasse  verso quel modello, allora..

Hackett 5+ Spiace davvero, ma al lordo di punti e dei 4 assist- e di una generosa disposizione difensiva- troppe amnesie, troppi tiri importanti mancati (1 su 6), in generale questa sera Daniel sembrava scisso dal resto del corpo azzurro. Urge ritornarvi

Polonara Sv

Gallinari 10 e lode “Guardateli sono spaventati… Glielo si legge negli occhi. E hanno ragione. Trecento… contro diecimila?
Hanno più speranza di difendersi qui che a Edoras. Aragorn, non possono vincere questa battaglia… Moriranno tutti!
E allora io morirò come uno di loro!”

Niente è paragonabile alla prestazione odierna di questo ragazzo, 25 punti e 9 rimbalzi in 39 minuti d’impiego, 87% dalla lunetta, più della grandezza di una condotta imperiale, dell’assoluta consapevolezza di essere leader disegnato, onnipotente, blandendo con maestose carezze i soldati che combattono al tuo fianco. Siamo soltanto certi che ogni grande interprete di questo Europeo, da Spanoulis a Bjelica, da Gasol a Nowitzki, riconosca in Danilo Gallinari un primus inter pares. Un degno, degnissimo co-erede della dinastia dei più grandi, che gli Dei del Basket perpetuano per vie oscure: Cosic, Delibasic, Drazen, Sabonis.. E un giorno- diremo con gioia balsanzosa- Danilo Gallinari

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Simone Pianigiani 8.5 Vincere una battaglia di nervi  nel modo più difficile, dopo l’epica mistica di ieri, significa essere graziati di una guida tecnica illuminata e assolutista nel più positivo dei modi. Ancora un po’ di coraggio per i due giovani di Reggio, coach..

 

GERMANIA

Lo 5.5 Un po’ confusionario (1 su 7) ma con spunti interessanti

King 5.5 Una tripla e 5 falli, e un generoso gregariato

Schaffarzik 6- Si prende solo 3 tiri in 27 minuti, avrebbe potuto osare di più

Tadda 5/6 Un caratterista silenzioso, ma prezioso, che cerca di dare il suo

Pleiss 6.5 Ha delle movenze feline ed eleganti, questo lunghissimo teutone finito nella terra dei Mormoni: 10 punti e 5 rimbalzi con un paio di movimenti offensivi davvero strepitosi

Benzing 5 Come i falli commessi in 22 minuti, a fronte di 3 punticini

Nowitzki 7.5 Doppia doppia da 14 p e 10 r per questo monumento del cesto continentale, che potrebbe passare le estati a radunare memorabilia di una carriera difficile da condensare, eppure non ammaina la bandiera sino all’ultimo secondo, pur dovendosi prostrare al cospetto dei lunghi azzurri e finendo con un non eccelso 4 su 13 dal campo. Onore a Dirk Nowitzki

Dirk Nowitzki (Dallas Mavericks) serata da ricordare per il tedesco che supera i 25000 punti in carriera (AP Photo/Jonathan Bachman)

Schroder 8.5 29 punti e 7 assist, il 55% dal campo prendendosi 20 tiri, rebus irrisolvibile per 44 minuti, poi il motore s’inceppa e l’acido lattico di questo guerriero che pare uscito da una foresta lontana gli intima l’alt. Quando ogni angolo o pertugio pareva chiudersi nel pitturato azzurro, Schroder ha trovato angoli che cozzano contro le leggi della fisica. Sinuoso, ferino come Apollo Creed e il suo muovere il torso in qua e in là

Zipser 6.5 11 punti e 8 rimbalzi per questo lungo che ci fa davvero male, e che fortunatamente ritorna in panchina per eccesso di falli