La prima edizione del City B Camp è stata presentata questa mattina in Municipio a Verona: si tratta un camp di basket non residenziale abbinato alla lingua inglese, finalizzato al miglioramento fisico-tecnico dei giovani cestisti partecipanti. Proposto da BGT di Gek Galanda in collaborazione con Buster Basket, il city camp si terrà dal 18 al 22 giugno presso l’AGSM Forum di Verona: «Siamo qui per presentare un progetto che riteniamo interessante perché è una novità assoluta per la città di Verona – ha esordito Gabriele Zuccher di Buster Basket – Questa iniziativa avrà come testimonial il qui presente Gek Galanda, che sarà anche lo “special guest” del camp». Il direttore generale di Buster Basket, Nicoletta Caselin, è entrata nel dettaglio del City B Camp: «Abbiamo avuto l’occasione di organizzare un qualcosa che andasse al di là di Buster Basket, ma che fosse un’iniziativa per Verona e per il basket veronese. Il camp è aperto ai ragazzi dai 9 ai 16 anni e vi possono partecipare i tesserati di qualsiasi società: per 5 giorni si alleneranno all’AGSM Forum con un preparatore atletico di serie A, affiancato da uno staff tecnico giovane e preparato, non solo della nostra società, ma anche di altre realtà veronesi. Verrà dato spazio alla lingua inglese sia in maniera ludica e divertente, sia sul campo dove allenatori di madre lingua faranno le lezioni in inglese».

La parola è passata all’Assessore allo Sport del Comune di Verona, Filippo Rando: «Ringrazio voi organizzatori che, con tanta passione, mettete in campo lo sport abbinato allo studio: il minimo che possiamo fare come amministrazione è metterci a disposizione per far sì che la realizzazione di queste idee si concretizzi il prima possibile». Da un amministratore all’altro: Stefano Bianchini, consigliere comunale e presidente della commissione sport: «Quando ci sono novità come questa, siamo sempre i primi a coglierle, come amministratori e come sportivi: conosco la serietà di Buster Basket e di Gek Galanda e credo che questa iniziativa sarà un successo per i nostri ragazzi che dobbiamo distogliere dai telefonini e tablet cui sono sempre attaccati». Infine Gek Galanda: «Come sapete, amo giocare con i ragazzini e sfidarli: come BGT, sposiamo queste iniziative, dove si punta sulla tecnica non tralasciando il divertimento. Questo è fondamentale secondo me, come ci insegnano i maestri al di là dell’Oceano: in pochi giorni di camp e con i tempi ristretti, i ragazzi devono lavorare, impegnarsi, ma sempre con il sorriso sulle labbra».

Hanno partecipato alla conferenza stampa anche il vice presidente della FIP di Verona Roberto Bevilacqua e il Presidente di Pallacanestro Buster Matteo Bordato che ha detto: «Non è stato facile organizzare questo camp in poco tempo, ma il percorso è stato facilitato dalla disponibilità dell’amministrazione comunale che ringrazio: accomunare sport e cultura, sia americana che italiana, è un bell’esempio di come si possa lavorare bene con i giovani».