Con particolare piacere offriamo ai nostri lettori questa intervista che abbiamo realizato con Kevin Pelton di ESPN, su alcuni argomenti riguardanti la stagione della PAC 12, con una parentesi riguardante la NBA e la situazione particolare di Seattle.

Ecco le sue risposte alle nostre domande:

Kevin Pelton di Espn (photo credit blazer's edge.com)

Kevin Pelton di Espn (photo credit blazer’s edge.com)

Ciao Kevin e benvenuto a dailybasket, per prima cosa qual’è la tua opinione riguardante questa nuova stagione nella PAC 12?

“Penso che Oregon e Arizona siano oramai stabilmente le migliori due squadre della Conference. Credo che la sconfitta dei Ducks con Baylor sia stata semplicemente una gara difficile da giocare visto che era la prima ed era in trasferta, ora però Oregon che era senza Dillon Brooks in quella gara, dovrebbe riaverlo in occasione del Maui Invitational, e vedremo una squadra molto diversa. Arizona ha cominciato bene, pur giocando senza Allonzo Trier, battendo Michigan State alle Hawaii. La sorpresa dovrebbe poi essere rappresentata da UCLA grazie ad un interessante combinazione di talentuosi freshmen e guardie dotate di esperienza.”

Secondo il tuo parere in questa stagione una squadra della Pac12 può davvero fino in fondo nel torneo NCAA?

“Al momento non ci credo molto: Arizona e Oregon pur essendo ottime squadre in questa stagione, nel recente passato non hanno fatto bene, e per arrivare a quel punto tanti, troppi fattori si dovrebbero combinare.”

Parlando dei tuoi amati Huskies, puoi condividere con noi le tue sensazioni sulla squadra e secondo te, possono essere loro la sorpresa della Conference?

“Dopo aver perso con Yale nella partita inaugurale, penso sia meglio citare il termine “deep sleeper”. Gli Huskies sono sicuramente migliorati rispetto alla scorsa stagione per quanto riguarda la profondità del roster, ma è mia opinione che manchi loro troppa esperienza per poter essere competitivi nella Conference e giocare nel torneo NCAA, con un solo upperclassmen nella rotazione identificabile in JC Malik Dime. Cuore e testa mi dicono due cose diverse.”

Che cosa ne pensi di Markelle Fultz?

“E’ dotato di tutte le caratteristiche per diventare un grande giocatore. Non vedo l’ora di vederlo giocare e osservare come maturerà in quella che sarà la sua unica stagione al college prima di passare nella NBA.”

Secondo te, qual’è la reale situazione del loro programma cestistico in generale?

“Secondo il mio parere questo per loro è un periodo di transizione. Alcuni giocatori che si sono trasferiti e alcuni giocatori di high-school che non sono stati capaci di reclutare, hanno minato gli Huskies in termini di esperienza e continuità, e questo aspetto ha oscurato il talento (o per meglio dire il potenziale) in vista di possibili chiamate al Draft NBA per alcuni giocatori che sono stati presenti nel roster. Sono ottimista in vista della stagione 2017-18, per portare altro talento da affiancare a Michael Porter Jr. attraverso il reclutamento, anche senza la strada per arrivare a quel punto, vista in questo momento potrebbe apparire accidentata.”

(Dedicata ai tifosi Sonics) Approfittiamo della tua presenza con noi per fare un piccolo salto nella NBA. Abbiamo letto tanto in questi ultimi anni riguardo ad un possibile ritorno di una squadra NBA a Seattle. Ti chiediamo di condividere con noi la tua opinione a riguardo specialmente perché un’espansione della lega appare l’unica possibilità e a mio avviso la NBA non assecoderà facilmente questo processo nei prossimi anni?

“Anche io non sono sicuro di quando e come possa avvenire per la stessa ragione che tu hai già esposto. In ogni caso è vitale che Seattle si faccia trovare pronta in caso si verifichi veramente un’espansione della lega o nel caso una squadra si dovesse trovare in difficoltà finanziarie nel proprio mercato di riferimento.”

Al momento attuale a tuo parere qual’è l’aspetto più importante per raggiungere quell’importante obbiettivo?

“Sicuramente il passo iniziale più importante sarà realizzare un piano concreto per risolvere in modo definitivo il nodo nuova arena. Il gruppo di Chris Hansen ha messo in piedi anni di lavoro per realizzare un progetto che fosse produttivo per loro e per la città, ma sfortunatamente la presenza della KeyArena e l’idea supportata da alcuni di rimodellarla hanno reso difficile per il sindaco ed il consiglio comunale la possibilità di mettere la firma per il nullaosta definitivo a far partire il progetto. Aspetto comunque con fiducia visto le persone coinvolte che tutto si possa sistemare.”

Aspettando il prossimo numero di Peltoncast (link), e aspettando la prossima occasione di chiaccherare di nuovo insieme, ringraziamo Kevin per il tempo che ci ha dedicato.