Non solo basket, ma anche calcio e volley. Un’altra annata straordinaria per l’ex Direttore Generale della Sicc Bpa Aurora Basket Jesi Beppe Cormio, attuale DS della Lube Volley Civitanova. Con la vittoria per 3-1 contro la Sir Safety Conad Perugia, il team civitanovese allenato da coach Blengini ha conquistato pochi giorni fa il titolo di campione d’Italia per la sesta volta nella sua storia. “La stagione si è conclusa nel migliore dei modi, con un successo che a un certo punto poteva sembrare anche insperato – ci racconta Beppe Cormio, uno dei principali artefici dei trionfi targati Lube in questi anni, che ringraziamo per la disponibilità e simpatia – La Lube Volley è stata eccezionale, ha battuto nei quarti Modena, in semifinale Trento, in finale Perugia, andando a violare praticamente sempre il parquet delle squadre avversarie. Il tutto grazie ad una mentalità e forza straordinaria che non dimenticherò”. Cormio prosegue con un commento sulla stagione: “E’ stata un’annata difficile, complicata a causa della pandemia e di questo continuo controllare staff, giocatori, collaboratori ogni 2 giorni con i tamponi. Ciò ha messo dura prova la nostra pazienza ma alla fine è andato tutto bene. Abbiamo fatto ottime cose a livello di prestazioni, specialmente nella fase finale, anche quando ci sono venuti a mancare elementi fondamentali come il palleggiatore De Cecco e il migliore realizzatore Leal. In quell’occasione siamo riusciti ad estromettere Modena addirittura… Ciò ha dato veramente idea della nostra compattezza. Inoltre abbiamo dovuto prendere decisioni non sempre popolari, come ad esempio il cambio di allenatore, sostituendo De Giorgi con Blengini che ha dato nuova carica e linfa al gruppo”.
Cosa significa per Giuseppe Cormio vincere un altro trofeo? “ Vincere il mio quinto scudetto è qualcosa di straordinario. Non sono di certo un giovincello, dico sempre che magari sarà l’ultima volta e mi guardo spesso indietro ma… Personalmente non tengo troppi conti e non ricordo tutto, sono un po’ vecchio e per fortuna c’è Wikipedia che mi aggiorna. Posso nel contempo dire che sono arrivato a 30 trofei tra nazionali e internazionali, tra campionati, coppe Italia, Champions League e Mondiale per Club. Una soddisfazione enorme, anche perché credo che questo rappresenti un record, per quello che concerne almeno il nostro paese, per un dirigente sportivo. In mezzo ci ho messo due parentesi tra calcio e basket. Magari in quegli anni avrei potuto vincere qualcosa, come penso che avremmo potuto continuare a vincere lo scorso anno quando ci hanno bloccato il 7 marzo. C’è un pizzico di rammarico in tal senso, per il resto sono contento e orgoglioso della mia carriera”.
Sui progetti per il futuro Cormio non si sbilancia: “Per il futuro voglio solo pensare alla Lube, credo che dovrò finire qui la mia carriera. Non penso che se andrò via da qui sarà per lavorare in un altro club, ritengo infatti che la Lube sia il club assolutamente migliore dove potersi esprimere. Ritengo di avere 30 anni alle spalle di esperienza, è anche ora che lascio il posto ai giovani. Ma fino a quando riuscirò a divertirmi e a tornare a casa mia facendo tanti km tutte le settimane senza che questo mi pesi, fino a quando tutto ciò sarà un qualcosa di sostenibile penso di poter continuare a lavorare”. Cormio sarà premiato nelle Marche nel mese di giugno: “Sono felice pensando a tutto quello che abbiamo fatto fino a oggi. E di averlo fatto nelle Marche, nella mia regione. A giugno riceverò anche un premio (pur sapendolo, non vogliamo svelare il nome della sorpresa, ndr) che a volte, sinceramente, ho anche sperato mi fosse dato perché vedo che viene assegnato a delle eccellenze in tanti campi. Il mio lavoro è molto più umile e semplice di tanti altri che vengono premiati, ma sono davvero molto soddisfatto di ricevere presto questo riconoscimento nella mia terra”. Come sarà lo sport italiano nel post-covid?
La conclusione di Cormio è di buon auspicio: “ Lo sport nel post-covid si riprenderà. Normalmente ci vorrà del tempo affinché il pubblico partecipi e torni negli stadi e nei palazzi di sport. Speriamo di poter iniziare presto a provarci ma non credo che ciò avrà dei grandi sconvolgimenti , o per lo meno non dovuti al covid ovvero ad altre problematiche economiche e commerciali soprattutto. Questa chiacchierata può finire qui con l’augurio che la nostra regione possa esprimere anche in altre discipline eccellenze assolute come la Lube, e che ci siano altri imprenditori come Giulianelli e Sileoni che investano nello sport. La gente deve capire che il modo migliore, più rapido ed affascinante di rendere popolare il proprio brand, di far conoscere il proprio marchio, di stare vicino alla gente, è quello di tifare, tenersi per mano, andare nella stessa direzione”. Sul marketing Cormio, nel pre-covid, si era espresso così ai nostri microfoni: “Se si vuole sopravvivere è necessario investire sulle strutture e far divertire il pubblico con servizi di qualità, rendendolo nel contempo parte integrante del progetto sportivo – parole estremamente importanti quelle di Beppe Cormio, ex Direttore Marketing del Siena Calcio – Si potrebbe ad esempio dar maggior valore all’hospitality, con una gestione più performante e una visione più ampia, non solo rivolta alle poche imprese sponsor ma anche a privati ed appassionati”. Il marketing nello sport è un fattore essenziale e di questi tempi riveste un ruolo ancor più importante. Tutti insieme dobbiamo dare slancio a un calcio italiano in crisi profonda. Nuovi spunti e nuove idee sono sempre ben accette, specie quelle di campioni del mondo dello sport quali Beppe Cormio.