SEGAFREDO BOLOGNA – AKRONOS TECH MONCALIERI 69-46

BOLOGNA: Dojkic 16 (5/8, 0/2), Laksa 10 (0/1, 2/7), Zandalasini 12 (0/2, 4/7), Cinili 2 (0/1, 0/2), Andrè 6 (2/5), Pasa 8 (3/5, 0/3), Barberis 7 (3/3, 0/2), Orsili 5 (0/2, 1/2), Del Pero 5 (1/2, 1/6). N.e.: Rupert. All. Ticchi.
MONCALIERI: Reggiani 4 (2/9), Mitchell 14 (6/18, 0/2), Ar. Landi 9 (3/4, 1/3), Westbeld 6 (2/8, 0/4), Japka 4 (2/4), Katshitshi 2 (1/2), Sklepowicz 4 (1/3, 0/2), Salvini (0/1), Trerhub (0/1), Cherubini 3 (0/1, 1/1), Nicora (0/2). N.e.: Al. Landi. All.: Spanu.
ARBITRI: Yang Yao, Di Marco, Pellegrini.
PARZIALI: 21-10, 33-16, 55-28.
NOTE – T2: B 14/29, M 17/53; T3: B 8/31, M 2/12; TL: B 17/20, M 6/10; R: B 34 (4 o., 9 Andrè), M 48 (14o., 13 Mitchell); PR: B 11 (3 Dojkic), M 6 (4 Westbeld); PP: B 16, M 24. A: B 11 (3 Del Pero, Andrè), M 8 (5 Westbeld); S: B 4 (3 Andrè), M 1 (1 Katshitshi). Nessuna giocatrice uscita per cinque falli.

BOLOGNA – Si può vincere anche così: rinunciando, per forza di cose, alle acciaccate Parker e Rupert, inventandosi quintetti inediti, esibendo difese muscolari. E contro l’intensità della Segafredo, l’Akronos Tech ha potuto ben poco. Diciamolo sin da subito, la partita ha avuto un solo padrone: la Virtus. Che nonostante una partenza in sordina, non ha mai dato l’impressione di non essere sul pezzo.
Già: la partenza. Difficile. Per entrambi i quintetti. Che segnano poco. Pochissimo. Il primo canestro a fare ciuff è di Moncalieri: lo segna Japka dopo ben 2’07’’. E la Segafredo? Finisce per la prima volta a referto al 3’38’’ grazie a Dojikic. Terminato l’impasse, le ragazze di coach Ticchi cominciano a fare la voce grossa: Dojikic, di nuovo lei, all’8’25’’, trova il canestro che vale il primo vantaggio in doppia cifra (16-6). Una doppia cifra che sarà la costante della serata. Perché le avversarie delle bolognesi reagiscono poco e male, con tanti (troppi) errori in attacco e poca sostanza in difesa. Dalla panchina, Spanu ordina anche una zona. Inutilmente. Bologna non si fa sorprendere in nessun modo e, col passare dei minuti, incrementa il proprio, già pingue, vantaggio, anche quando, in campo, il posto è riservato alle seconde linee. Intanto, al 17’45’’, Andrè butta in retina i punti del 33-16.
Partita finita? Virtualmente sì. In pratica, idem. La Segafredo domina e basta, le ospiti soffrono. E subiscono l’attacco virtussino. Il secondo tempo serve a poco, anzi, a nulla, con la Segafredo che spinge e la Akronos Tech che non trova la forza di rispondere. Al 29’, il vantaggio interno tocca il +27, con Zandalasini a realizzare il canestro del 53-26. Nemmeno l’ultimo quarto provoca un benché minimo sussulto: si chiude con le bianconere ad archiviare un indiscutibile +23, confortato da un 79-27 alla voce valutazione. Null’altro da aggiungere.