Dojkic lanciata a canestro (credits: Virtus Pallacanestro)

SEGAFREDO BOLOGNA – ALLIANZ SESTO SAN GIOVANNI 64-49

SEGAFREDO: Dojkic 18 (4/6, 2/4), Laksa 7 (2/6, 1/6), Zandalasini 7 (2/6, 1/5), Andrè 8 (2/7), Rupert 10 (2/5, 1/4), Del Pero (0/1 da tre), Parker 12 (5/9), Barberis 2 (1/2, 0/1), Orsili (0/1). N.e.: Pasa, Cinili. All.: Ticchi.
ALLIANZ: Gorini 6 (2/6, 0/5), Holmes 2 (0/5, 0/2), Panzera 10 (1/3, 1/5), Trucco 13 (2/3, 3/6), Moore 15 (5/11, 0/3), Dotto (0/3, 0/2), Bestagno (0/3, 0/1), Arturi, Tava 3 (0/1, 1/1). N.e.: Resemini. All.: Zanotti.
ARBITRI: Dori, Cappello, Frosolini.
PARZIALI: 18-13, 37-28, 49-36.
NOTE – T2: S 18/42, A 10/35; T3: S 5/21, A 5/25; TL: S 13/20, A 14/18; R: S 50 (10 o., 16 Rupert), A 41 (7 o., 10 Moore ); PR: S 10 (6 Dojkic), A 9 (2 Trucco, Gorini, Bestagno); PP: S 13, A 14.  A: S 14 (4 Zandalasini), A 14 (6 Gorini); S: S 5 (2 Rupert), A 0. Nessuna giocatrice uscita per cinque falli.

BOLOGNA – Playoff o no, la Segafredo è sempre lei. Una macchina da guerra, una squadra costruita per vincere. Anche quando il livello si alza e non c’è nulla di scontato, nemmeno quando arriva il momento di scendere sul parquet. E anche questa volta i legni del palaDozza hanno regalato una gioia alla Virtus, che si aggiudica gara -1 di semifinale playoff contro una Geas tornata a disputare una final-four dopo quattordici anni e che, per questa ragione, ma non solo per questa, vuole giocarsela sino in fondo. Ma non ce n’è per il quintetto allenato da Zanotti, orfano di Begic, troppo poco concreto in attacco e senza una panchina decisiva. E quando giochi con pochi punti tra le mani, alla fine non puoi che pagarla.
In compenso, l’Allianz parte forte, come meglio non potrebbe: zona in difesa e tiratrici scatenate, con Trucco che, dai 6,75, sigilla la bomba che fissa un immaginifico 0-7. E sono passati solo 1’30’. Sorpresa ma non troppo, la Virtus risponde come sa: in poco meno di un attimo, Dojikc e Laksa confezionano una tripla a testa, passano un paio di minuti ed ecco un altro tiro pesante, quello di Rupert, quello che vale l’11-9, ovvero il primo vantaggio interno. Passata la paura (chiamiamola paura…), le padrone di casa cominciano a esprimersi al meglio, con una difesa che si fa più robusta, mentre dall’altra parte del campo, la palla, per lunghi tratti, gira che è un piacere. Chiuso il primo quarto sul 18-13, la Virtus non delude nemmeno nel parziale successivo – senza dubbio quello nel quale si esprime meglio -, quando prova a chiudere la pratica. Giocano bene le ragazze di coach Ticchi: un magnifico assist no look di Zandalasini per Rupert fa venire giù il palaDozza (a proposito: 3168 spettatori, record stagionale per la A1) che assiste, tra gli applausi, alla crescita delle bianco-nere. Che, piano piano, raggiungono la doppia cifra di vantaggio: Laksa, dall’angolo, segna il canestro del 32-24 quando siamo al 37-26. Sesto San Giovanni perde colpi ma non molla, chiudendo a -9 (37-28) i primi 20’ di gioco.
La Geas prova a reagire nella ripresa, ma in attacco le cose vanno sin troppo a sprazzi, per non dire che vanno in modo pessimo. Solo otto i punti segnati dalle lombarde durante il terzo quarto, troppo pochi per riuscire e frenare il quintetto locale, che riesce anche a toccare un esplicito + 15 (49-34), raggiunto grazie a due tiri liberi di Rupert quando il cronometro dice che siamo al 27’49’’. Gli ultimi 10’ servono a poco, se non a consolidare il successo della Segafredo, che tocca anche il +19 (Parker) nei momenti conclusivi di una gara finita già da un pezzo. Appuntamento con gara -2 sabato prossimo a Sesto San Giovanni, con inizio alle 20,30.