SEGAFREDO BOLOGNA – BANCO DI SARDEGNA SASSARI 88-52
BOLOGNA: Laksa 4 (1/2, 0/1), Pasa 8 (4/5), Zandalasini 14 (3/5, 2/6), Cinili 4 (0/2, 1/2), Parker 18 (8/14, 0/1), Andrè 15 (7/10), Barberis 9 (1/2, 2/3), Del Pero 7 (2/5, 1/3), Orsili 9 (3/3, 1/1). N.e.: Rupert. All. Ticchi.
SASSARI: Carangelo 11 (2/5, 2/10), Thomas 11 (3/9, 1/3), Makurat 1 (0/1, 0/5), Gustavsson 4 (2/4, 0/2), Holmes 18 (6/16, 2/5), Ciavarella 7 (1/4, 1/4), Toffolo (0/1, 0/1), Mazza. N.e.: Arioli, Fara. All. Restivo.
ARBITRI: Costa, Ferrara, Marconi.
PARZIALI: 21-11, 45-22, 68-35.
NOTE – T2: B 29/48, S 14/40; T3: B 7/17, S 6/30; TL: B 9/11, S 6/9; R: B 50 (10 o., 9 Barberis), S 29 (10 o., 5 Gustavsson, Holmes, Toffolo); PR: B 5 (2 Pasa, Andrè), S 9 (4 Carangelo); PP: B 16, S 13. A: B 19 (7 Zandalasini), S 13 (4 Carangelo); S: B 4 (2 Zandalasini), S 2 (1 Makurat, Thomas). Nessuna giocatrice uscita per cinque falli.
BOLOGNA – Più di mille discorsi può il punteggio finale: un +36 figlio di una partita a senso unico, dominata per lungo e per largo da una Segafredo impietosa in difesa e sotto i tabelloni, brava a dimenticare in fretta l’assenza forzata di Dojkic e gli acciacchi di Rupert, tenuta precauzionalmente in panchina. Dall’altra parte, un Banco di Sardegna che ha fatto una fatica boia a costruire un’azione di attacco degna di tal nome, troppo incaponita con il tiro pesante (trenta i tentativi delle sarde dai 6,75, dei quali solo sei finiti in retina) e mai davvero in partita. Se si escludono i primi minuti di gara, quando le sarde, sostenute da una Holmes all-around, provano a resistere: al 7’03’’, Gustavsson insacca i punti del 12-10, utili a rimanere a stretto contatto con le avversarie, ma proprio dopo quel canestro, le V nere cominciano a non sbagliare più un colpo.
Per Zandalasini e compagne è un crescendo, nonostante coach Ticchi, dalla panchina, sia costretto a inventare quintetti inediti. Poco male: la Segafredo gira con il dominio (in attacco, almeno) di Parker sotto i cristalli, con la concretezza delle seconde linee, con le certezze offerte dalle senatrici. Sassari va sempre più giù, subendo la doppia cifra di svantaggio già a fine primo quarto (21-11), fino a toccare il -23, sigillato da Parker poco prima dell’intervallo lungo (45-22).
Il secondo tempo è pura accademia, con la Segafredo che continua a spingere sull’acceleratore e l’attacco del Banco di Sardegna troppo fermo e mai davvero pericoloso. Un’ottima Orsili insacca l’uno contro uno che vale il 68-33 al 29’, mentre nell’ultimo quarto Sassari deve vedersela anche con un tremendo -42 (88-46 al 38’23’’, canestro di Zandalasini). Finisce in gloria per la Segafredo, con tutte le ragazze scese sul parquet a referto, mentre per il Banco di Sardegna la serata è da dimenticare e archiviare al più presto.