La Virtus torna a disputare una coppa europea dopo nove anni, dopo aver alzato l’Eurochallange nel 2009, e lo fa con una vitoria soffertissima. Per 30 minuti Bologna ha mostrato la parte peggiore di sè: molle in difesa e distratta in attacco. Il Neptunas Klaipeda ha conquistato con troppa facilità il vantaggio in doppia cifra, nonostante abbia tirato poco e male da oltre l’arco per tutta la durata del match. Aradori è stato indisponente (-5 di valutazione), mentre Qvale non è ancora in condizioni accettabili e così, sul lato opposto, l’ex Ravenna Jerai Grant ha sfoderato una prestazione maiuscola, da doppia doppia, con 21 punti e 12 rimbalzi. I lituani si sono aggrappati alle conclusioni da sotto le plance per provare a sbancare il Paladozza. Tony Taylor è stato limitato dai falli ed ha dovuto terminate il match prima del previsto. A quel punto Sacripanti ha mandato in campo Cournooh che ha girato l’inerzia del match dando il via alla rimonta bianconera che si è tradotta in un parziale di 26 – 15 nell’ultimo quarto. La Segafredo sembrava aver in pugno la partita sul +6 a due minuti dal termine, ma un ingenuo fallo antisportivo di Martin ha rimesso in carreggiata il Neptunas. I lituani hanno avuto anche il pallone della vittoria, ma un ottimo Kravic ha stoppato Williams. Nell’overtime si è confermato il talento strabordante di Punter che ha segnato 9 pesantissimi punti che hanno consegnato la vittoria alla Virtus. L’ex Paok ha concluso il match con 27 punti realizzati. MVP: David Cournooh. Il protagonista che non ti aspetti. Con Taylor fuori per falli, si mette le vesti del leader e mostra la via ai compagni. 11 punti a cui si aggiungono 2 assist. La Virtus sa che può contare anche su di lui.
Segafredo Bologna – Neptunas Klaipeda 83 – 78
MVP: David Cournooh. Il protagonista che non ti aspetti. Con Taylor fuori per falli, si mette le vesti del leader e mostra la via ai compagni. 11 punti a cui si aggiungono 2 assist. La Virtus sa che può contare anche su di lui.
