Julian Gamble (foto Virtus Segafredo Bologna)

Segafredo Bologna – Morabanc Andorra 87 – 72 (17-28; 26-10; 21-11; 23-23)

Bologna – Continua il percorso netto della Virtus che, tra campionato ed Eurocup, non conosce ancora il significato del termine “sconfitta”. Andorra spaventa la Segafredo solo nei primi dieci minuti di gara quando ha tirato con cifre irreali da tre punti (7 su 9). Poi Gamble ha cominciato a dominare nel pitturato trascinando i propri compagni, prima alla rimonta, e poi ad una vittoria con un ampio margine di scarto. Per Bologna si tratta di un altro successo ottenuto con autorità che dà ulteriore fiducia ad un gruppo che ora è atteso alla sfida con Varese.

Cronaca: impressionante prova balistica di Andorra che nel primo quarto mette a segno 7 triple (3 su 3 di Hannah). Djordjevic ruota i suoi uomini, ma la Virtus appare impietrita. Gli spagnoli realizzano 28 punti dopo dieci minuti di gioco costringendo la Segafredo ad inseguire e a colmare uno svantaggio in doppia cifra. Poi le percentuali da oltre l’arco di Andorra, comprensibilmente, calano e sale in cattedra Gamble. Il centro bianconero è dominante e, sfruttando la propria fisicità, chiude il primo tempo con 15 punti e 3 rimbalzi catturati. Bologna ricuce lo strappo e sorpassa sul finale di secondo quarto con una fiammata di un lezioso Teodosic. 43 – 38 al 20esimo. La Segafredo, una volta conquistata la vetta, non la molla più e dilaga a +18 (69-57). Andorra si sgonfia, mentre tra le fila virtussine Baldi Rossi porta un importante contributo dalla panchina. Nell’ultimo quarto viene espulso il mattatore dell’incontro, Gamble, dopo un fallo antisportivo a cui si somma un precedente fallo tecnico. Anche senza il proprio centro titolare, la Virtus non rallenta e chiude la partita in tranquillità con Teodosic che regala un po’ di spettacolo al pubblico del Paladozza. Finisce 87 – 72.

MVP: Julian Gamble. 19 punti e 4 rimbalzi. Solo un tiro libero sbagliato gli rovina un tabellino praticamente perfetto. E’ stato incontenibile per i lunghi di Andorra e alla fine solo le decisioni degli arbitri sono state in grado di fermarlo.