CSKA Mosca – Olympiacos 61-62

Doveva essere la grande notte del CSKA contro la cenerentola Olympiakos. E sembrava poter essere così per almeno 30 minuti. Ma l’Olympiakos, dopo aver toccato anche il -19, risorge sulle ali di Papanikolau e Printezis e corona la sua trionfale primavera stendendo sulla sirena l’Armata Rossa di Teodosic e Kirilenko per 61-62. I russi dominano la parte centrale del match, ma vengono traditi nel finale dal play serbo e Siskauskas. I due fanno 1/4 dalla lunetta negli ultimi secondi e consentono ai giovani terribili del santone Ivkovic di realizzare una delle più belle imprese della storia recente dell’Eurolega. Per l’Olympiakos è il secondo trionfo della sua storia, a 15 anni da quello del 1997. Per il CSKA una beffa tremenda, dopo una stagione fin qui condotta in maniera autoritaria, con 2 sole sconfitte in 21 gare prima di questa sera.

Stessi quintetti delle semifinali in avvio per Kazlauskas e Ivkovic. Sulla sponda moscovita Teodosic, Siskauskas, Kirilenko, Khryapa e Krstic, su quella ateniese Spanoulis, Mantzaris, Kesely, Dorsey e Antic. Avvio di gara teso, con due invenzioni di Antic e Siskauskas a sbloccare il punteggio nelle prime due azioni ma le palle perse si susseguono a ripetizione (13 nel complesso nel primo quarto, 4 del solo Dorsey). L’Olympiakos nega il gioco interno al CSKA, che si intestardisce nel cercare soluzioni vicino a canestro, ma la minor taglia dei propri giocatori consente ai russi di restare a contatto sull’imbarazzante punteggio di 4-5. Kirilenko si iscrive alla gara con 2 tiri liberi per il primo sorpasso del CSKA (6-5 al 7’), che chiude avanti un primo periodo di basket tutt’altro che scintillante per 10-7 con un complessivo 5/18 dal campo.

Il CSKA sigilla la difesa a doppia mandata e facendo il minimo indispensabile in attacco firma un parziale di 8-0 per il +7 (14-7 al 13’). Due liberi di Papanikolau sbloccano l’Oly dopo 6 minuti a digiuno, ma i moscoviti iniziano a prendere possesso dell’area e si sciolgono in attacco. Tre triple di un Teodosic fin lì assente lanciano la fuga rossoblu (25-13 al 17’), Ivkovic cerca di aumentare il tonnellaggio giocandosi la carta Papadopoulos, ma la mossa non sortisce effetti. Il CSKA ora ha l’energia che era mancata nel primo tempo e decolla fino al +14 di fine quarto (34-20), salvata da un passivo più pesante solo dalla decisione del nostro Lamonica di annullare il canestro di Shved sulla sirena.

L’Olympiakos ci ha abituato a grandi rimonte nella seconda metà di gara (a Siena lo sanno bene) ma stavolta ci vorrebbe qualcosa che va oltre il miracoloso. La quarta bomba di Teodosic sembra seppellire le velleità greche, ma due liberi di Antic e una tripla in transizione di Spanoulis (i due, insieme a Papanikolau, sono gli unici a segno per il Pireo nei primi 28 minuti) tengono in vita l’Olympiakos. Sono Khryapa e Kirilenko a ristabilire le distanze con due triple (47-31 al 25’) che rimettono il turbo ai russi. Il CSKA scappa, tocca il +19 (53-34 al 29’) e la partita sembra in ghiaccio. I russi però subiscono un parziale di 0-7 nell’ultimo minuto del periodo e chiudono avanti solo di 13 (53-40).

Il Cska d’improvviso ha paura, i gregari greci (Sloukas, Printezis e Kesely) si esaltano ed autografano un altro parziale di 0-7. Così l’Oly si ritrova a -5 (53-48 al 32’) per il delirio dei fan biancorossi alla Sinan Erden Arena. Sloukas e Kesely falliscono in due occasioni la tripla del -2 che potrebbe riaprire del tutto i giochi, Siskauskas ridà fiato ai suoi con un fade away dal post basso (55-48 al 34’) ma l’inerzia è però tutta dalla parte degli ateniesi. Un canestro e fallo di Printezis porta l’Olympiakos addirittura a -3 (55-52 a 4’ dalla sirena) ed i moscoviti tremano dopo aver subito un parziale di 2-18. I greci sono ovunque, giocano col doppio dell’intensità, ma non riescono mai a mettere il naso avanti, complice un Kirilenko in versione uomo ovunque (12 punti e 10 rimbalzi) a fare le veci anche di un Teodosic sparito dal campo dopo 30 minuti da mvp. Un Printezis irreale nell’ultimo periodo (nel quale sigla tutti i suoi 12 punti) porta a scuola Khryapa in post basso e regala il -2 all’Olympiakos con 1 minuto da giocare. L’ala potrebbe addirittura pareggiare sull’azione successiva, ma Kirilenko lo stoppa con 36” sul cronometro.

La volata è al cardiopalmo. Teodosic trova il fallo sul ribaltamento di fronte, ma fa 1/2 con una ventina di secondi da giocare (61-58). Il Cska, furbescamente, commette il fallo su Papanikolau per evitare la tripla del possibile pareggio, il giovanissimo greco fa 2/2 e gli ateniesi sono solo a -1 (61-60). Timeout Kazlauskas, rimessa in zona d’attacco per i russi che trovano il fallo di Spanoulis su Siskauskas. L’ex trevigiano fa però 0/2, Spanoulis taglia il campo a tutta velocità e pesca Printezis in angolo. L’ala trova un incredibile semigancio nel traffico e sigla il sorpasso con 7 decimi da giocare. Il lancio lungo di Teodosic non trova nulla, i tifosi biancorossi invadono il parquet ed esplode la festa biancorossa tra l’incredulità dei russi e degli odiati rivali del Panathinaikos.

CSKA MOSCA – OLYMPIAKOS PIREO 61-62 (10-7, 24-13, 53-40)

CSKA: Teodosic 15, Lavrinovic 5, Siskauskas 8, Mejia ne, Krstic 11, Kirilenko 12, Vorontsevich, Shved 3, Kaun 2, Khryapa 3, Voronov, Gordon 2.

OLYMPIAKOS: Hines, Antic 7, Spanoulis 15, Dorsey, Kesely 3, Papadopoulos, Gecevicius ne, Printezis 12, Papanikolau 18, Mantzaris 3, Sloukas 4, Law.