serieAcalcioLogoDailySports ha intervistato in esclusiva l’agente FIFA Francesco Garagozzo, grandissimo esperto non solo di calcio italiano, ma anche di calcio internazionale, in particolare di Bundesliga. Oggi vi proponiamo la prima parte di questa lunghissima chiacchierata, appuntamento a domani per la seconda parte.

Cosa pensi nel calcio italiano?
“Il calcio italiano è in crisi.  Oggi siamo il quarto o quinto campionato europeo e purtroppo non siamo più il campionato più bello del mondo.  Questo perché i migliori calciatori italiani e stranieri, non solo per motivi economici ma anche per emotivi di organizzazione e di visibilità, lasciano il nostro campionato.  Oggi ci hanno superato l’Inghilterra, la Germania, la Spagna, forse anche la Francia e probabilmente anche il Portogallo lo farà a breve. “

Una soluzione che proponi per uscire da questa crisi?
C’è il forte bisogno di una riforma: sono troppe 20 squadre, ci sono troppi stranieri che giocano a discapito dei nostri giovani italiani che invece meriterebbero un’opportunità. Infatti siamo il paese che lancia meno giovani. Credo che per anni non vinceremo un campionato europeo perché facciamo fatica. Su questo punto un primo passo è stato fatto: inserire almeno tre giocatori della primavera in prima squadra. Però questa riforma è arrivata con molto ritardo, 10-15 anni di ritardo rispetto ad altri paesi. Non è un caso che la Germania abbia vinto i mondiali in Brasile perché la Germania questo tipo di progetto lo ha attuato 10, 15 anni fa ottenendo una nazionale composta da ottimi giocatori giovani e qualche giocatore “anziano” con più esperienza.  Così deve essere il calcio, un mix tra giocatori giovani e quelli con più esperienza.”

Cosa ne pensi dell’organizzazione dei campionati italiani?
“La prima considerazione che si può fare è che la serie A a 20 squadre sono troppe, 18 andrebbero già più che bene.  La serie B  non è un campionato eccelso ma è , diciamo, il campionato degli italiani. A desso si sta innalzando il livello del campionato grazie alla presenza di squadre come Bologna, Livorno, Catania,  comunque di piazze importanti. La Lega Pro andrebbe un po’ rivista. I ripescaggi dell’estate scorsa che hanno creato un po’ di problemi a squadre, dirigenti e giocatori.  Quest’estate bisogna lavorare molto per fare una riforma e cambiare un bel po’ di aspetti.

Le squadre B anche in Italia, ti piace come idea?
“È una cosa utile. In Spagna ma anche in Germania lo fanno già da tanti anni e ha avuto molto successo. In Italia abbiamo il campionato primavera ma è ad un livello inferiore rispetto a quello che avviene in Germania e Spagna. Purtroppo il nostro campionato primavera non è in grado di dare grandi visibilità alle piccole squadre e ai giovani calciatori. Forse se la squadra arriva nelle final 8 o partecipa a tornei internazionali come il Viareggio, riesce ad ottenere un po’ di visibilità e questo vale anche per i giocatori che ne fanno parte. Questo è un peccato perché L’Italia sforna ogni anno molti ragazzi di grande talento che però vengono bruciati o venduti all’estero. Bisognerebbe riformare anche la coppa Italia perché così come è strutturata adesso non permette alle squadre più piccole, le provinciali di giocare in casa e di subire così il doppio svantaggio: quello di giocare con una squadra più forte economicamente e in grado di essere , anche, forte tecnicamente e quello di giocare in trasferta. E spesso ci troviamo le stesse squadre, come Roma, Inter, Milan e Juve, a giocarsi la finale per la coppa. Invece sarebbe bello che , ogni tanto, ci sia una finale con squadre provinciali o piccole come Chievo, Torino, Sassuolo.  Bisognerebbe strutturarla come la Fa Cup, la coppa inglese. Con tutte le sorprese che regala ogni anno. Un esempio è la recente eliminazione del Chelsea da parte di una squadra di Championship.  Il bello del calcio è proprio questo. Non sempre il più forte vince. “

Questione stadi, qualcuno si è mosso, altri lo stanno per fare:
“Gli stadi di proprietà sono un’altra possibile soluzione per uscire da questa crisi. Nei nostri stadi, gli spettatori non sono molto tutelati: Piste d’atletica in mezzo, stadi vecchi, lunghe code, tornelli, tanti controlli, barriere che impediscono una buona visuale del campo. Tutto questo fa male all’immagine del calcio italiano. Poche le famiglie che si recano allo stadio con i propri figli. Inserire  musei, centri commerciali negli stadi è una bella soluzione. Permette alle squadre di ricavare altro denaro per migliorare l’impianto sportivo e la rosa. Ci arriveremo ad avere tutti gli stadi di proprietà. Però è una rivoluzione che arriva in ritardo di 15 anni: vale il detto meglio tardi che mai.”

Passando al calcio giocato. Come vedi la Juve? È ancora la più forte d’Italia?
Non so se è la più forte ma è la più continua. La continuità premia molto. La Roma non è inferiore ma quello che li manca è proprio quella fondamentale continuità. La Juventus ha un giocatore extraterrestre che, purtroppo, vedremo andar via dall’Italia. Ovviamente sto parlando di Paul Pogba. La Juventus è una bella squadra e si merita la prima posizione.

Scudetto bianconero?
A meno di clamorose sorprese, si. La Roma seconda e una grande lotta per terzo e quarto posto, con il Napoli favorito.

 Il Milan? La Sampdoria è la vera sorpresa dell’anno?
“Il Milan è in crisi ma penso che la dirigenza farà un buon mercato e la squadra tornerà in Europa. Grande sorpresa Sampdoria che si è aggiudicata  grandi giocatori come Eto’o e Muriel. Anche la Sampdoria farà parte della bagarre per i posti in Europa insieme ai rossoneri. “

Lotta per la salvezza, chi resterà in serie A?
“Il Parma farà come il Bologna: retrocederà direttamente in B. La salvezza se la giocano Parma, Cesena, Cagliari, Atalanta, Chievo. “

 

Edoardo Lanzi


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