Logo Italia

Logo Italia

Mancano poche ore all’inizio del match decisivo per la qualificazioni agli ottavi del nostro girone, il D. Quasi un anno fa (il 30 giugno 2013) riuscimmo a battere l’Uruguay ai rigori dopo un 2 a 2 nei tempi regolamentari molto combattuto. Allora ne segnò due Cavani per la Celeste, ma ad oggi il più temibile sembra il suo compagno di reparto Luis Suarez. “El Pistolero” infatti ha segnato ben due goal all’Inghilterra dopo neanche un mese dall’operazione al menisco, e ieri se ne è uscito in un intervista dicendo che “La difesa è il punto debole dell’Italia”; difesa che schiera titolari i tre che hanno subito solo 23 goal in serie A con la Juventus (tra l’altro la prima riserva è l’uruguagio Caceres). C’è da dire che in queste due partite non sono sembrati irresistibili come in campionato, ma come affermazione sembra comunque altisonante, considerando che è sempre stato il reparto più solido da quando Prandelli è alla guida degli Azzurri.

Lo stesso ex allenatore della Fiorentina confermerà stasera capitan Buffon in porta con i suoi tre fedelissimi Barzagli, Bonucci e Chiellini a protezione. A centrocampo ci sarà il (sacrosanto) ritorno di Verratti insieme agli altri due bianconeri Marchisio e Pirlo, con Darmian ed il rientrante De Sciglio sulle rispettive fasce destra e sinistra. Davanti, a furor di popolo, vi sarà il debutto da titolare di Ciro Immobile, tanto invocato dai tifosi stufi dell’altalenanza delle prestazioni di Balotelli, il quale però affiancherà in attacco il neo giocatore del Borussia Dortmund. Un caso, comunque, molto analogo a quello successo all’Argentina, con il Pipita Higuain invocato dalle folle per fare da attaccante centrale da affiancare a Messi ed Aguero, salvo poi rivelarsi un clamoroso flop, sperando che non capiti anche a noi la stessa cosa.

Uruguay che arriva lanciata in questa sfida contro l’Italia, vista l’ottima prestazione contro l’Inghilterra, vogliosa anche di vendicarsi della sfida ai rigori dello scorso anno. Lo stadio, l’Arena das Dunas di Natal, sarà gremita di tifosi per la Celeste, ma dalla nostra avremo il supporto dei brasiliani che gridano ancora vendetta per il Mùndial 1950. Come ha ammesso ieri Buffon in un’ intervista, non ci sono scuse per la sconfitta contro la Costa Rica, e non ce ne saranno tanto meno oggi, dovremmo ritrovare la lucidità e la fluidità del gioco; sarà “Come una finale Mondiale” dice Andrea Pirlo, che di finali se ne intende, e dai suoi piedi dovranno scaturire le maggiori occasioni per i nostri attaccanti, per Ciro per confermarsi nazionale per i prossimi sette/otto anni , e per Balo, per dimostrare a tutti che non è un talento mancato.

Gabriele Braglia


Dailybasket.it - Tutti i diritti riservati