Logo LigaNel corso di una Liga mai così appassionante, continua la corsa delle grandi di Spagna. La tredicesima giornata fa registrare le vittorie di misura di Real e Barça e quelle di prepotenza dell’Atletico e Siviglia. Avvicendamenti a metà classifica, con una lotta per la permanenza nel massimo campionato sempre più serrata.

Si apre nel segno di Carlos vela la 13^ giornata di Liga. Nell’anticipo del venerdì tra Real Sociedad e Elche, infatti, l’attaccante messicano mette a segno la sua tripletta personale, portando a casa il pallone e i tre punti per la sua compagine. 3-0 netto e inequivocabile che rispecchia anche quanto visto sul campo. Punti, gioco e morale per i baschi, che, in attesa delle altre gare, si tirano fuori dalla bagarre degli ultimi posti in classifica.

L’Athletic Bilbao, alla terza vittoria consecutiva (seconda in trasferta, contando l’exploit in Champions), sembra aver finalmente trovato la continuità necessaria per raddrizzare una stagione cominciata zoppicando. L’avversario di turno, il Getafe, subisce gli affondi dei Baschi, che, prima con un colpo di testa di San Jose, poi in occasione di una punizione dal limite di Extebarria, mettono al sicuro il risultato. Solo nel finale i madrileni riescono ad accorciare con Lafita.

Succede tutto nel primo tempo all’Olimpico di Barcellona tra Espanyol e Levante: passa in vantaggio la squadra ospite con Morales al 12’, rimontano poi i biancoblu, sfruttando soprattutto gli errori in impostazione degli ospiti, con Caicedo e Sergio Garcia. Tre punti e sorpasso per i catalani.

A Malaga, il Real Madrid conquista la sedicesima vittoria consecutiva, mantenendo il primato e battendo il record di Mourinho. Come spesso accade alle squadre che affrontano i campioni d’Europa, il migliore in campo  l’estremo difensore: Kasami infatti fino all’ultimo cerca di tenere in corsa i suoi compagni, che però si trovano in svantaggio al 20’, trafitti da Benzema. Le difese biancocelesti crollano poi all’83’, quando Bale, lanciatissimo, segna con un diagonale fulminante. Santa Cruz accorcia le distanze sul fischio finale bucando un Casillas in giornata no. I blancos soffrono più del previsto, ma ottengono  una vittoria importantissima – oltre che storica- nella giornata in cui, evento più che raro, CR7 non segna, ma si consola con due assist vincenti. Niente di cui preoccuparsi, Ancelotti può stare sereno.

L’Eibar strappa una vittoria importanti ai fini della sua classifica sul campo del Celta Vigo. A regalarle i tre punti è Manu al 30’, che aggiusta in porta l’assist di Arruabarrena, idolo dei tifosi baschi, i quali possono tirare un sospiro di sollievo dopo lo spavento della traversa colpita allo scadere dai padroni di casa.

Nel match tra Atletico Madrid e Deportivo, la partita in campo la vince la squadra di casa, quella sugli spalti, invece, la violenza: sono undici i feriti e un morto i risultati dello scontro tra tifoserie avvenuto poco prima del fischio d’inizio, dovuto probabilmente a idee politiche discordanti, ma che nulla hanno in comune con il calcio. Tornando al campo, l’Atletico torna a macinare gioco e annichilire gli avversari. Mandzukic, sempre più idolo dei tifosi rossoblu dopo la storica tripletta europea che solo ad Aragones era riuscita, colpisce un palo in avvio. Le reti sono segnate a cavallo tra primo e secondo tempo da Saul Niguez, giovanissimo mediano spagnolo lanciato da Simeone nell’undici di partenza, e dal solito Arda Turan, appena escluso dalla finale per il pallone d’oro, ma autore di un 2014 memorabile.

Vola il Siviglia di Emery sull’onda dell’entusiasmo contro il Granada. É l’eterno Carlos Bacca, al 24’ ad aprire la goleada della formazione casalinga, che può sognare in grande, visto -o meglio, apprezzato- il gioco espresso; classifica alla mano, infatti, aggancio al quarto posto assodato, l’Atletico del Cholo Simeone dista soli tre punti e la sicurezza dimostrata nell’arco della stagione, fino ad ora, è quella di una grande squadra. Il pareggio su rigore di El Arabi non può che essere momentaneo: infatti Banega al 65’ aggiusta la mira appena tre minuti dopo aver colpito un legno. Suggellano il successo le reti di M’Bia e Gameiro nel finale.

Risponde al Siviglia e raggiunge il Malaga al sesto posto il Villarreal, che sembra aver finalmente trovato continuità. A farne le spese è il Cordoba, sempre più ultimo in Liga. Annichilito l’avversario sul piano del gioco, gli ospiti colpiscono una volta per tempo, fissando il risultato sullo 0-2; di Vietto e Uche le marcature.

Il Barcellona di Luis Enrique la spunta in extremis sul campo del Valencia. Partita giocata a viso aperto da entrambe le parti, il Valencia riesce a mettere in difficoltà i blaugrana, mantendo in parità occasioni, tiri in porta e azioni create. Pari annunciato, quindi? Non questa volta: i catalani con grande cuore e determinazione riescono a segnare al 93’ la rete che vale tre punti e tanta fiducia -che quest’anno sembra altalenante su ramblas e dintorni. É Busquets, su imbeccata della pulce Messi a superare la barriera valenciana sugli sviluppi di un corner.

Nel posticipo del lunedì, Almeria e Rayo Vallecano si affrontando l’una per uscire da una posizione scomoda, l’altra per allontanarla ulteriormente. La partita si rivela ricca più di cartellini che di occasioni da goal, ma a spuntarla sono gli ospiti all’86’ con Kakuta. Mai come questa volta vale il detto “pochi soldi, tanto cuore” per il Rayo, che infila la terza vittoria consecutiva, sfruttando al massimo le sue potenzialità.

LE PARTITE: Real Sociedad-Elche 3-0, Getafe-A.Bilbao 1-2, Espanyol-Levante 2-1, Malaga-Real Madrid 1-2, Celta Vigo-Eibar 0-1, A.Madrid-Deportivo 2-0, Siviglia-Granada 5-1, Cordoba-Villarreal 0-2, Valencia-Barcellona 0-1 , Almeria-Rayo Vallecano 0-1

LA CLASSIFICA:  Real Madrid 33, Barcellona 31, A.Madrid 29, Sevilla 26, Valencia 24, Villarreal 21, Malaga 21, Celta 20, A.Bilbao 18, Rayo Vallecano 17, Eibar 16, Espanyol 14, Getafe 14, Real Sociedad 13, Levante 12, Granada 11, Almeria 10, Deportivo 10, Elche 10, Cordoba 7.

 

Matteo Origoni


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