Che domenica da paura per il Leicester di Ranieri. E che arbitro inadeguato, soprattutto. Le Foxes sono a 4 partite dal titolo e per poco non rischiano di perdere punti preziosi (2 comunque li hanno persi) a causa di Jonathan Moss, direttore di gara non certo stimato in Premier League. Nell’ottobre scorso, nell’intervallo di Chelsea-West Ham (ancora gli Hammers di mezzo), Mourinho lo definì “fottutamente scarso”; Hiddink lo reputa “il peggior arbitro della Premier”. È la verità, come è vero anche che Moss ha penalizzato non solo il Leicester ma anche il West Ham: Vediamo un po’. Risultato di 1-0 (18’ Vardy, solito contropiede supersonico partito da Schmeichel e proseguito da Mahrez e Kantè), Vardy già ammonito viene atterrato in area da uno sbadato Ogbonna al 56’: per Moss è simulazione ed espulsione. Assurdo. Andiamo avanti. Risultato di 1-2 grazie al rigore segnato da Carroll (84’) e all’arcobaleno meraviglioso di Cresswell (86’), Huth viene affossato in area: per Moss è tutto regolare. Situazione ancora più al limite rispetto al penalty assegnato agli Hammers. Minuto 94’, regolare spalla contro spalla tra Schlupp e Carroll appena dentro l’area: Moss fischia e regala un rigore alla Foxes, forse come risarcimento di quello precedente mancato, che Ulloa trasforma all’ultimo respiro. Un finale thrilling e un arbitro horror. Ranieri, da uomo di classe che è, non commenta gli episodi ma elogia la rimonta dei suoi in 10 contro 11. Peter Schmeichel, padre di Kasper, dice: «L’arbitro aveva assunto droghe». No, Peter, è fottutamente scarso. Immagina se avesse assunto droghe.
Il Tottenham approfitta del mezzo passo falso della capolista asfaltando uno Stoke City che non ha più nulla da chiedere al campionato. Doppietta di Kane (24 reti in PL) e Alli (10 gol e 9 assist da rookie ed è un classe ’96 venuto dalla League 1: WOW) e Spurs con differenza reti sempre più impressionante (64-25=39). Meriterebbero il titolo, peccato che l’incredibile squadra di Ranieri abbia scelto proprio l’annata 2015/16 per fare la storia. Simpatizzare per il Leicester è dettato dal cuore. E poi il Tottenham, a differenza del Leicester, sembra avere i mezzi per poter dominare in Premier per i prossimi 5 anni visto che ha un 11 titolare (forte e completo) che non arriva nemmeno ai 25 anni di media. Trattenere i propri gioielli sarà la parte fondamentale del mercato estivo, oltre che aggiungere un paio di tasselli importanti e continuare a rinforzare la panchina, già di per se di buon livello e lunga, soprattutto.
Perde il 3° posto per la differenza reti l’Arsenal, agganciato dal Manchester City che stravince a Stamford Bridge, trascinato da una tripletta del Kun Aguero, e che stasera può allungare in casa del Newcastle nel recupero della ventisettesima giornata. Mentre una parte di Londra dice addio all’Europa (la parte “Blues”), l’altra (quella “Gunners”) non può più sbagliare dopo l’1-1 casalingo col Crystal Palace (46’ pt Sanchez, 81’ Bolasie) e deve assolutamente tornare a vincere, a partire dal recupero della trentesima giornata di giovedì contro il WBA. Perché? Il Manchester United continua a non impressionare, solo 1-0 (tanto per cambiare) e tanta fortuna (tanto per cambiare, ancora) in casa contro l’Aston Villa, ora aritmeticamente retrocesso in Championship, ma è solo a -4. Decidono il match Marcus Rashford (32’) e il fato che ferma il colpo di Gestede sul palo all’85’.
Non molla il Liverpool. I Reds passano di misura al Vitality Stadium grazie a Firmino (41’) e Sturridge (47’ pt) con brivido finale. Per il Bournemouth segna King al 93’ e Cook sfiora il 2-2 a tempo scaduto. Molla un po’, invece, il Southampton che a Goodison Park non va oltre l’1-1 pur dominando tutta la partita. Infatti, a fine gara, fischi dei tifosi Toffees rivolti ai proprio beniamini che non vincono dal 1° marzo. Dopo il palo colpito da Long al 46’ pt e la traversa di Tadic al 50’, gli uomini di Martinez vanno addirittura in vantaggio grazie al tiro di Funes Mori nel mischione nato su azione di calcio d’angolo (68’); al 76’ pareggia Mané al seguito di un doppio scambio fantastico tra Wanyama e Tadic. Incredibile ciò che accade all’Hawthorns. Watson porta in vantaggio il Watford con un destro di controbalzo difficilissimo e con l’ausilio del palo (27’), nella ripresa due rigori per il WBA: il doppio duello tra Berahino e Gomes viene vinto dal portiere brasiliano ex Tottenham, eroe di giornata.
Infine, la bollente situazione in fondo alla classifica. Il Newcastle rimane aggrappato alla corsa salvezza nel giorno del 56° compleanno di Rafa Benitez grazie alla vittoria per 3-0 (40’ Lascelles, 82’ Sissoko, 89’ Townsend) contro lo Swansea di Guidolin che non meritava un passivo così pesante e forse nemmeno di perdere. Stesso risultato per i cugini del Sunderland (41’ Borini rig., 53’ Defoe, 91’ Watson) ma fuoricasa, nelle mura del Norwich che ora ha solamente un punto di vantaggio e sempre una partita in più rispetto ai Black Cats.
Le partite: Norwich-Sunderland 0-3, Newcastle-Swansea City 3-0, Manchester United-Aston Villa 1-0, West Bromwich Albion-Watford 0-1, Everton-Southampton 1-1, Chelsea-Manchester City 0-3, Leicester City-West Ham 2-2, Bournemouth-Liverpool 1-2, Arsenal-Crystal Palace 1-1, Stoke City-Tottenham 0-4
La classifica: Leicester City 73, Tottenham 68, Manchester City* 60, Arsenal* 60, Manchester United* 56, West Ham* 53, Southampton 51, Liverpool** 51, Stoke City 47, Chelsea* 44, Everton* 41, Watford* 41, Bournemouth 41, West Bromwich Albion* 40, Swansea City 40, Crystal Palace 39, Norwich City 31, Sunderland* 30, Newcastle* 28, Aston Villa 16 °
* una partita in meno
** due partite in meno
° già retrocesso in Championship
Il prossimo turno: Crystal Palace-Everton 0-0 (giocata il 13 aprile), Manchester City-Stoke City, Aston Villa-Southampton, Bournemouth-Chelsea, Liverpool-Newcastle, Sunderland-Arsenal, Leicester City-Swansea City, Tottenham-West Bromwich Albion, West Ham-Manchester United (si giocherà il 10 maggio), Norwich City-Watford (si giocherà l’11 maggio)
Emanuele Prina
Twitter: @EmaTreno92
Dailybasket.it - Tutti i diritti riservati