SYDNEY – Se New Zealand si è aggiudicata tre titoli negli ultimi quattro campionati una ragione ci deve pur essere. E anche in questo torneo, seppur iniziato in sordina e con la qualificazione ai play-off ottenuta solo all’ultima giornata della stagione regolare con il quarto e ultimo posto utile, i Breakers accedono alle serie finale per lo scudetto imponendosi con un secco 2-0 nella semifinale con Melbourne, vincendo sia in trasferta che in casa. La prossima avversaria sarà una tra Perth e Illawarra, che invece andranno alla “bella” dopo essersi assicurati, rispettivamente, gara 1 e gara 2.

In gara 1 di semifinale tra Melbourne e New Zealand, i favoritissimi padroni di casa, primi al termine della regular season, accusano la tensione sbagliando tiri a ripetizione e perdendo tantissimi palloni, permettendo così agli ospiti di infilare un parziale di 11-0 che li porta a condurre addirittura di 17 a metà del primo quarto. L’ingresso di Hakim Warrick 992183-9e2819ea-b81d-11e5-b27a-cb4cd74d71b2consente allo United di riportarsi in linea di galleggiamento e al primo intervallo lo svantaggio è ridotto a 11. Nel secondo quarto, l’ala ex Memphis Grizzlies segna 9 punti portando i suoi a condurre nel punteggio per la prima volta, con Melbourne che va al riposo lungo avanti di 3. Alla ripresa, una bomba di Stepehen Holt sembra dare la svolta decisiva alla gara per la squadra di coach Dean Demopoulos che però non fa i conti con il solito Cedric Jackson che riporta sotto i suoi fino al 62-58 a favore dei Breakers che chiude il terzo quarto. Negli ultimi 10’ di gara New Zealand allunga (più 12 a 3’ dalla sirena), Melbourne riesce ad arrivare fino a -6 ma alla fine sono i Breakers a strappare un preziosissimo successo in trasferta.

NEW ZEALAND BREAKERS-MELBOURNE UNITED 91-82 (27-16; 11-25; 24-17; 29-24)

MEL: Warrick 24, Goulding 23, Holt 13; Rim(36) Warrick 13; Ass(7) Holt 4 NZE: Cedric Jackson 20, Abercrombie 16, Webster 14; Rim(43) Vukona 13; Ass(10) Vukona 5

A campi invertiti, è invece New Zealand a partire contratta, come chiaramente indicato dal 57% dalla lunetta fatto registrare dai Breakers nel primo quarto. Melbourne, costretta a giocarsi il tutto per tutto, sembra invece in grado di riprendersi quanto sprecato in casa. Con un Chris Goulding ispirato (17 punti in 20’), lo United va al riposo avanti di 5. Nel terzo quarto, però, si raffreddano le mani dei tiratori ospiti (solo 11 punti di squadra nel terzo quarto), si stringono le maglie della difesa di casa e New Zealand si riporta al comando. Nell’ultimo quarto Melbourne, con una bomba di Goulding, pare allungare definitivamente ma Cedric Jackson, ancora lui, avvia un micidiale parziale di 12-0 che in pratica chiude partita e serie, con coach Dean Wickerman che con il risultato in cassaforte dà spazio ai panchinari.

NEW ZEALAND BREAKERS-MELBOURNE UNITED 91-78 (23-17; 18-29; 17-11; 33-21)

NZE: Abercrombie 23, Cedric Jackson 19, Wesley 16; Rim(47) Vukona 9; Ass(15) Cedric Jackson 5, Webster 5 MEL: Goulding 23, Warrick 17, Kickert 16; Rim(32) Blanchfield 8; Ass(13) Tomlinson 5

In gara 1 della seconda semifinale tra Perth e Illawarra, le cose si mettono subito male per gli Hawks che perdono già nel primo quarto per infortunio il loro uomo migliore, Kevin Lisch. Come al solito, Illawarra non si lascia abbattere, trovando in Tim Coenraad, tre bombe in rapida successione, un degno sostituto dell’MVP del torneo, andando a condurre (29-23) a metà del secondo quarto. I Wildcats, però, in casa non concedono molto a nessuno e vanno al riposo sul 39-36. Alla ripresa, Perth allunga con Casey Prather e Jermaine Beal dalla lunga distanza, Damian Martin mette la museruola un pò a tutti i tiratori di Illawarra e i Wildcats sfruttano in pieno il fattore campo. E la forzata assenza di Lisch.

PERTH WILDCATS-ILLAWARRA HAWKS 80-68 (15-18; 24-18; 21-15; 20-17) PER: Prather 19, Beal 18, Jervis 14; Rim(27) Jervis 8; Ass(15) Damian Martin 6 ILL: Coenraad 23, Penney 17, Ogilvy 14; Rim(34) Ogilvy 11; Ass(12) Rhys Martin 4

Il carattere di Illawarra ha la meglio sull’esperienza di Perth nel ritorno della semifinale tra Hawks e Wildcats. Sempre priva di Lisch, Illawarra trova il jolly nel suo capitano Oscar Forman che, partendo dalla panchina, festeggia la sua partita numero 450 nella lega australiana con 21 punti ed un successo che rimanda le due squadre alla terza e decisiva gara. Primo quarto all’insegna dell’equilibrio, con Illawarra e Perth che si alternano al comando per quattro volte fino al 26-24 a favore degli ospiti al primo intervallo. Nel secondo quarto, gli Hawks infilano un parziale di 11-1 che però non tramortisce i Wildcats, che riescono ad andare al riposo sotto di due, 52-50. Dopo un avvio di ripresa un pò frenetico e nervoso (sei palle perse), Illawarra ricomincia a giocare come si deve e senza strafare e senza farsi prendere dall’affanno dell’ultima spiaggia, chiude il terzo quarto con un confortevole margine (79-66) frutto di un eccellente 9/13 dal campo. Gli ultimi 10’ sono pura accademia, con gli Hawks che arrivano a condurre anche di 20 punti su Wildcats che rimandano tutto a gara 3, con il vantaggio di giocare di fronte al pubblico amico, Ma con questa Illawarra non si può mai dare niente per scontato.

ILLAWARRA HAWKS-PERTH WILDCATS 104-87 (24-26; 28-24; 27-16; 25-21)

ILL: Forman 21, Ogilvy 20, Penney 18; Rim(35) Ogilvy 7; Ass(23) Penney 7 PER: Prather 21, Beal 20, Knight 15; Rim(33) Jawai 8; Ass(17) Damian Martin 7