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Chris Kramer

Chris Kramer

EWE Oldenburg: c’è solo una squadra, nella stagione regolare di Bundesliga, che è riuscita a tenere (quasi) il passo del Bamberg, nonostante le periodiche fiammate di Ulm, Alba Berlino e Bayern Monaco. Proprio contro il Bayern, nella giornata infrasettimanale di BBL, arriva la 22esima vittoria stagionale dei ragazzi di Sebastian Machowski, ora a una lunghezza dalla capolista (che ha però una partita in meno) e a due di vantaggio su Ulm, terza in classifica. Quella contro la squadra di un furente Svetislav Pesic è una grande vittoria in rimonta, suggellata dalla tripla di Ronnie Burrell per il primo vantaggio casalingo a meno di 1’ dalla fine e messa al sicuro dal recupero e dal tiro libero del 75-72 di Chris Kramer a 2” dalla sirena finale. E il pubblico della cittadina della Bassa Sassonia è in visibilio.

E.J. Rowland premiato a Mosca

E.J. Rowland premiato a Mosca

E.J. Rowland (playmaker, VEF Riga): premio di grande importanza per l’ex play della Vanoli Cremona, che intasca il titolo di MVP stagionale della VTB. Un riconoscimento meritato che arriva alla guardia americana con passaporto bulgaro dopo una stagione piuttosto deludente con la maglia dell’Unicaja Malaga. Le cifre rendono giustizia alla splendida annata del regista del VEF: oltre 17 punti di media conditi da 6 rimbalzi ed altrettanti assist, cifre e leadership con cui cercherà di guidare al successo i lettoni nel primo turno di playoff contro l’Astana di Matteo Boniciolli.

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Tomás Bellas

Tomás Bellas (playmaker, Herbalife Gran Canaria): vince praticamente da solo la partita, il playmaker madrileno, che contro il malcapitato Asefa Estudiantes gioca la partita della vita regalando ai suoi una vittoria che sa di playoff ormai in cassaforte per gli isolani. Sono ben 31 i punti messi a referto da Bellas, in gran parte grazie alle 6 triple insaccate su 8 tentativi, ma non sono mancati rimbalzi (2) e assist (5) per un complessivo 38 di valutazione, record personale e di giornata in ACB. Cifre che risultano ancor più clamorose se si pensa che sono state accumulate in appena 25 minuti sul parquet.

Trenton Meacham

Trenton Meacham

Nanterre: momento davvero magico per i ragazzi di coach Pascal Donnadieu. La netta e autoritaria affermazione in casa dei campioni di Francia di Chalon ha certificato la solidità di Meachem e compagni, arrivati al settimo posto ed ormai stabilmente in lotta per un posto nei playoff. Ad impreziosire la stagione dei biancoverdi anche l’accesso alla finale di Coppa di Francia a Parigi Bercy, dove affronteranno i padroni di casa di Paris-Levallois. Comodo il successo contro Boulogne sur Mer firmato ancora da Trenton Meachem e da uno splendido Juan Palacios (36 punti combinati alla sirena).

Baris Ermis (foto medyaspor.com)

Barış Ermiş (foto medyaspor.com)

Barış Ermiş (guardia, Fenerbahçe Ülker): nonostante le mille difficoltà e problemi in cui si è imbattuto il Fenerbahçe in questa stagione, finalmente arriva qualche sorriso per la squadra gialloblu. È infatti l’ex Banvit Ermis a traghettare fuori dai guai gli uomini di coach Erdogan grazie ad una prestazione stellare. Per il 28enne di Istanbul 27 punti con 5 triple oltre a 10 assist e 3 recuperi, per una gara da assoluto dominatore contro l’Hacettepe Universitesi piegato solo nel finale, 81-76.

 

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Jure Zdovc

Jure Zdovc

Spartak San Pietroburgo: comunque vada una stagione, licenziare un allenatore tra la fine della stagione regolare e l’inizio dei playoff non rientra nelle consuete logiche dei club professionistici. Si vede anche questo, però, nel bizzarro basket dell’ex Unione Sovietica, “ricostituita” sportivamente parlando dalla VTB League. È questa infatti la decisione che ha coinvolto lo sloveno Jure Zdovc, sollevato dall’incarico dallo Spartak dopo aver conquistato il quarto posto nel girone A alle spalle di Khimki, Unics e a pari merito con il Krasnye Krylia, peraltro dopo una stagione messa in salita dalla partenza del miglior giocatore Patrick Beverley mai degnamente sostituito. È vero che ha fatto male l’eliminazione in Eurocup per mano del Budyvelnyk, ma evidentemente c’è stato qualcos’altro, tra società e tecnico, che ha causato questa avventata decisione.

Andrea Rizzi e Marco Taminelli