Gerasimenko, patron tuttofare dell’Avtodor, arrestato per frode e appropriazione indebita.
Ogni anno ci si aspetta e si pronostica Cska-Khimki come finale e finalmente quest’anno ci sarà. Finalmente, già. Perchè nelle sei edizioni della lega delle nazioni ex Urss, è solo la seconda volta che il derby di Mosca rappresenta l’atto finale. Il Cska si presenta con l’invidiabile record di 5 finali su 5 edizioni con 4 vittorie. L’unica sconfitta del Cska coincide con l’unica finale del Khimki. Ma non sono i corsi e ricorsi storici ad animare questa finale quanto piuttosto la solidità di due veri e proprio “squadroni”. L’incognita principale della serie finale sono gli infortunati del Khimki, con Davis recuperato ma non al meglio, e Pateev e Augustine in forte dubbio. Sarà sicuramente un vantaggio per il Cska anche se Kurtinaitis ha alternative come Claver e Sheleketo che certamente sono solide. Dalla lega rimbalzano anche nuove informazioni sui roster che stanno prendendo corpo per la prossima stagione. Il Cska sembra vicino a riportare (dopo tre anni) Kurbanov a casa. Nizhny Novgorod in vista degli addii annunciati di Thompkins e Parakhouski, ha firmato lo sloveno Mahalbasic (14.6 punti+6.6 rimbalzi) reduce da una buona stagione ad Astana. Grossi movimenti in casa Avtodor. E’ stato firmato Lukashov, play ucraino proveniente dal Budivelnyk, che ha fatto registrare cifre davvero interessanti 15.4 punti, 6.3 rimbalzi e 5.7 assist nell’ultimo campionato ucraino chiuso al terzo posto (27 punti nella finalina). Notizie meno piacevoli per l’Avtodor giungono invece da Dmitry Gerasimenko, presidente, allenatore, giocatore e per la polizia russa, truffatore tanto da esser stato arrestato per appropriazione indebita (5 milioni). Vedremo come finirà.
Paul Davis, arruolabile per le finali per il Khimki
KHIMKI-LOKOMOTIV 94-77 (3-2)
Il Khimki riesce nella rimonta, ritrovando a pieno servizio almeno Davis (18 punti), schiacciando la Lokomotiv nel terzo quarto. Serie caratterizzata dagli infortuni con il Khimki che ha rinunciato a Augustine e Pateev e la Lokomotiv senza Randolph. Ora per la finale si spera che rientri tutto il front court gialloblu. La Lokomotiv come l’anno scorso spreca una buona occasione dopo la vittoria esterna, sintomo di una squadra ancora poco matura ai livelli top della competizione.
