GRUPPO C (Cluj) – Ungheria-Rep.Ceca 85-73; Montenegro-Croazia 72-76; Spagna-Romania 91-50. Classifica: Spagna, Croazia 3-0; Ungheria, Montenegro, Rep.Ceca 1-2; Romania 0-3

GRUPPO D (Istanbul) – Lettonia-Gran Bretagna 97-92; Belgio-Russia 67-76; Serbia-Turchia 80-74. Classifica: Russia 3-0; Lettonia, Serbia 2-1; Belgio, Turchia 1-2; Gran Bretagna 0-3

GRANDE MADRE RUSSIA – Sorprendente il cammino di una Russia a punteggio pieno e già qualificata, anche se una eventuale sconfitta con la Lettonia potrebbe farla scivolare in terza piazza. Una Russia che forse non entusiasma ma vince, come successo sia all’esordio con la Turchia che contro il Belgio. Una Russia che però ha avuto molto dalle sue stelle, soprattutto in termini di leadership quando contava, vedi il finale di Shved con la Turchia, oppure le giocate di Mozgov nell’ultimo quarto contro la Serbia. Senza dimenticare la crescita di Vorontsevich ed il supporto di gregari di lusso, come ad esempio Kurbanov decisivo nel finale contro il Belgio. Per il resto la squadra di Bazarevich resta senza dubbio un gradino sotto altre pretendenti e difficilmente si avvererà il pronostico di Mozgov (“Possiamo vincere l’EuroBasket“), ma finora la Russia è sembrata una delle squadre più solide viste in questa prima settimana.

VAMOS ESPANA – Erano considerati i favoriti della vigilia, nonostante le tante e gravi assenze. Ma l’impressione che la Spagna ha destato fino a questo punto è stata devastante, e diremo anche preoccupante per gli avversari. Gli interrogativi maggiori della vigilia erano se i fratelli Hernangomez fossero già pronti a prendersi l’eredità dei fratelli Gasol, e soprattutto quanto la Spagna avrebbe pagato l’assenza di Llull. Willy e Juancho hanno fatto vedere ottime cose, fin qui, sia in attacco che in difesa (24 punti e 19 rimbalzi di media in coppia), mentre in regia Scariolo ha ritrovato Rubio (5 assist a partita), addirittura diventato tiratore (con oltre il 55% da 3). Se a questo aggiungiamo la solita solidità di Pau Gasol e di Sergio Rodriguez il quadro è completo. Unico punto interrogativo è la debolezza di un girone veramente di basso livello ed un calendario fin qui facile facile. Domani con la Croazia il primo vero esame, ma a naso per Saric e compagni sarà un lungo pomeriggio.

DOVE ARRIVERA’ LA LETTONIA? – Considerata una delle possibili sorprese alla vigilia, per il momento l’Europeo della Lettonia sta procedendo secondo le attese. Un quintetto di grandi giocatori e con grande talento, una panchina con buoni giocatori ma non al livello dei titolari che necessariamente fanno calare l’intensità. E’ sempre successo nelle tre gare fin qui disputate, ma quando Davis Bertans, Porzingis, Timma, Strelnieks sono in campo la qualità del gioco si impenna improvvisamente. Non è un caso se la Lettonia è dietro a Francia e Spagna per punti segnati, con quasi il 42% da 3, con un attacco frenetico, ad alti possessi ma anche di qualità. In tutto questo Porzingis si sta ritagliando quel ruolo da leader che tutti gli assegnavano. Il suo impatto sull’EuroBasket è stato di altissima qualità e sta continuando a far vedere giocate di altissima classe. Il destino della Lettonia passerà per la sfida alla Russia e dipenderà molto dall’impatto della sua star.

DELUSIONI – Il girone di Cluj è sicuramente quello che sta destando meno interesse, non solo tra la stessa gente della Transilvania, un pò freddina verso il basket nonostante la presenza di due potenze europee come Spagna e Croazia, ma anche per il basso livello tecnico che sta offrendo, Spagna esclusa ovviamente. In particolare molto deludenti Repubblica Ceca (il cui EuroBasket di fatto si è chiuso con la sconfitta odierna) e soprattutto Montenegro. Satoransky e compagni erano partiti forte contro la Romania, ma nella gara della verità di oggi contro l’Ungheria sono venuti fuori i limiti di una squadra che senza Vesely non ha peso sotto canestro ma soprattutto manca di un vero leader, visto che lo stesso Satoransky si è dimostrato fin qui molto timido. Per quando riguarda i balcanici anche nel derby con la Croazia hanno mostrato i limiti offensivi (addirittura 38% al tiro nelle prime 3 gare) e difensivi messi in mostra nella prime due giornate, ma soprattutto hanno avuto l’ennesimo (come contro la Spagna) approccio sbagliato che li ha poi costretti a rincorrere. La qualificazione non sembra a rischio, a meno di clamorosi disastri nelle ultime due gare, ma il percorso di Rice e compagni potrebbe finire molto presto.


MVP – Si era presentato non in grandi condizioni, tanto da essere in dubbio fino a pochi giorni dalla prima palla a due. Il suo allenatore l’ha gestito bene nelle prime due gare, che probabilmente l’Ungheria avrebbe perso comunque. Poi oggi Adam Hanga è esploso con una prestazione da vera star europea, livello che l’ex Baskonia ha ormai acquisito nelle ultime due stagioni. La sua voglia di vincere questa sfida decisiva per il passaggio del turno si è vista sin dalla prima palla giocata, e poi nell’ultimo quarto quando di fatto l’ha vinta da solo. Chiude con 31 punti, 8 assist e 8 rimbalzi, per un 34 di valutazione che probabilmente vale un viaggio premio fino ad Istanbul per tutti i suoi compagni.


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