Real Madrid-AX Armani Exchange Milano 92-89

foto di Fotoracconti.it-Norberto Maccagno

Un’occasione persa, una notte di basket dal sapore magico beffata sul finale. Milano sfiora l’impresa che serviva per il decisivo slancio nella corsa ai playoff, senza però agguantarla. Seconda sconfitta consecutiva per i meneghini, dopo il clamoroso KO in campionato contro Venezia. Prosegue, intanto, il tabù Real Madrid per l’Olimpia. La squadra di coach Pianigiani, infatti, subisce la 12esima sconfitta consecutiva contro gli spagnoli. Ma questa volta ha il sapore di una vera e propria beffa, dal momento che Milano ha dominato a più riprese l’incontro, portandosi addirittura sul parziale di +18  e sul 56-50 del riposo lungo.

Don Felipe Reyes supera Navarro per presenze in EuroLeague (Foto Savino Paolella 2014)

Non è bastata una prestazione magistrale dell’MVP di gennaio Mike James contro la continuità al rimbalzo dei madridisti, fattore che ha fatto la differenza oltre alla superiore esperienza degli avversari. Il Real Madrid già qualificato alle fasi finali consolida il secondo posto, Milano sesta assieme al Baskonia.

LA PARTITA

Il quintetto scelto da Pianigiani per l’occasione è quello dei titolarissimi. Un Mike James più che mai in forma guida Milano all’impresa, con Nunnally, Micov, Brooks e Tarczewski a completare la formazione di partenza. L’impresa è più che mai necessaria in questa delicata fase di regular season; l’Eurolega, del resto, è un percorso troppo importante per questa squadra. Nel primo quarto Milano mostra la migliore versione di sè, dominando il gioco sul piano della precisione al tiro (13/16 con l’81,3% per Milano, 8/21 col 38,1% per il Real) e dei rimbalzi (ben 9 per la squadra meneghina). I 7 punti di Jamesportano il parziale sul 13-20 dopo 6 minuti, costringendo coach Laso al primo time-out. Il playmaker statunitense è in grande spolvero (17 punti senza errori) e guida i suoi alla cavalcata trionfale fin dalle prime fasi. L’Olimpia arriva addirittura a toccare il +13 (17-30) e chiude un primo quarto sensazionale in attacco sul 19-33. Nel secondo quarto il Real esce fuori, con 31 punti nei secondi 10 minuti. Nonostante Milano si porti ad apertura di gioco sul +18 (miglior parziale per i meneghini) e un Nedovic in doppia cifra in appena 5′ di gioco i padroni di casa puntano sull’esperienza dei senatori (Reyes e Rudy Fernandez) e sull’intensità sul parquet, con giocate spesso al limite del fallo. Dopo 17 minuti di gioco le merengues agguantano Milano, portandosi sul 44-49; i rimbalzi in favore dei blancos (14, di cui 9 difensivi) hanno fatto la differenza, con il primo tempo che si conclude sul risultato di 50-56.

Nedovic protagonista nel bene e nel male (foto di Fotoracconti.it-Norberto Maccagno)

Nel secondo tempo i padroni di casa sembrano prendere il definitivo sopravvento. L’attacco di Milano non regge il confronto con quello madridista (7/18 per il Real contro le 4/11 realizzate dall’Olimpia). Entrambe le squadre sono state poco precise ma la quantità di tiri di Madrid ha fatto la differenza. In particolare Llull (14 punti e 4 rimbalzi) ha dominato il quarto delle merengues ed è stato il migliore dei suoi. A complicare i piani di Pianigiani sono stati i 4 falli di Tarczewski, richiamato forzatamente in panca. A tenere viva la fiamma della speranza meneghina ci pensa il solito James, vero MVP della serata (35 punti, 8 rimbalzi e 3 assist), che trascina Milano sul vantaggio dopo 30 minuti (74-75). L’ultimo quarto è ricco di rammarico per Milano. Nedovic (16 punti, 3 rimbalzi e 1 assist) e James tengono a galla l’Olimpia, facendo tremare i Campioni d’Europa, che però mantengono sempre il vantaggio negli ultimi 10 minuti. La partita si accende sull’86-84, quando Brooks, Nunnally e soprattutto Nedovic sbagliano la tripla del pareggio nell’ultimo minuto. Il Real è rimasto nel complesso lucido e compatto, fattori che hanno fatto la differenza nel definitivo 92-89 che ha chiuso i conti.

Real Madrid: Lull 14, Randolph 13, Ayon 11
Milano: James 35, Nedovic e Nunnally 16

IN CONCLUSIONE

Con la sconfitta di ieri sera l’Olimpia perde così in Europa la seconda partita nelle ultime tre gare, cedendo contro i Campioni d’Europa nonostante un incontro più che dignitoso. Milano ha mostrato qualità e tanta potenzialità in vista dei prossimi incontri. Mike James ha trascinato i compagni verso una grande prestazione, a tratti col sapore della vittoria. Non è bastato il talento del playmaker americano, sempre più protagonista di questa squadra.

Con un record di 14-13 in classifica, Milano resta ampiamente in corsa per i playoff, anche se diventano vitali i prossimi appuntamenti: venerdì a Desio con il Panathinaikos, prima delle sfide turche contro Fenerbahce ed Efes.


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