Fenerbahce – Maccabi Tel Aviv 82-67 (30-14, 20-20; 18-19, 14-14)

Ottima prova per Bogdan Bogdanovic (Foto: Savino Paolella)

Buona prova per Bogdan Bogdanovic (Foto: Savino Paolella)

A sole quarantotto ore dal primo incrocio in terra turca di questo primo turno di Playoff di Eurolega, i campioni in carica del Maccabi sono chiamati all’impresa sul campo del Fenerbahce per evitare di giocarsi tutto nella prima gara tra le mura amiche della Nokia Arena.

La partita
A differenza del match di apertura di questa prima serie di post season, risolto dai padroni di casa solo nella seconda parte di confronto dopo un avvio convincente da parte degli ospiti, in vantaggio per gran parte della partita, gli uomini di Obradovic partono subito in maniera decisa in questa seconda contesa, sfruttando la partenza perfetta di Semih Erden e limitando a rimbalzo i vari Tyus e Big Sofo Schortsanitis, lasciando subito gli avversari dietro anche di uno svantaggio in doppia cifra (17-7) e mettendo in chiaro sin dal primo periodo di gioco quali sono le intenzioni di un roster decisamente candidabile almeno alle final four della massima competizione continentale.

Al gioco degli interni (otto rimbalzi di Bjelica nei primi nove minuti di impiego, conditi da quattro punti per la solita prova a 360° dell’ala in maglia Ulker) si affianca la costanza nelle marcature da parte del solito Goudelock e la pronta risposta uscendo dalla panchina di Nikos Zisis (2 triple in rapida successione), e se dall’altra parte le percentuali al tiro sono subito negative, è facile comprendere il super parziale di 30-14 sul quale il Fener conclude il primo periodo e si garantisce il dominio incontrastato di un match che si potrebbe definire concluso ancor prima di iniziare, nonostante le speranze alla vigilia avessero lasciato presagire una pronta reazione da parte del quintetto israeliano. Ed invece, in contrapposizione alla comunque buona prova di Gara1, gli uomini di Goodes tirano in barca i propri remi quasi lasciandosi andare, in balia della burrasca turca.
Tale è la profondità e la qualità degli uomini a disposizione di Obradovic che Vesely, passato neanche troppo remoto in NBA, esce dalla panchina solo nel secondo periodo di gioco, offrendo il proprio contributo in attacco come in difesa e portando in dote una presenza capace solo di rafforzare il potenziale a rimbalzo di un team che comunque viaggiava già prima della contesa a quota 36 rimbalzi catturati a partita.

Il più sedici accumulato nel primo periodo è anche il risultato sul quale i due team rientrano negli spogliatoi, con Goudelock già abbondantemente oltre la doppia cifra (17) e i padroni di casa con le redini del gioco saldamente tra le mani.
Alla ripresa dei giochi il vantaggio accumulato garantisce ai giallo blu della Ulker Arena un discreta tranquillità, nonostante l’indole degli ospiti li porti a crederci sino alla fine e risalire sino al meno 12, con un parziale favorevole frutto soprattutto dell’aggressività e della disperazione più che di un vero progetto.

Si andrà a gara tre, a Tel Aviv, con la speranza per gli uomini di Goodes di poter rientrare nei giochi, anche se i primi ottanta minuti di questa serie hanno già espresso in maniera marcata i propri favoriti.

Fenerbahce: Goudelock 19, Erden 12, Bogdanovic 11; Rimbalzi (43) Bjelica 15; Assist (20) Zisis 4.
Maccabi: Pargo 16, Randle 13, Linhart 12; Rimbalzi (29) Randle 5; Assist (13) Pargo 4.