(Foto di Savino PAOLELLA 2015)

(Foto di Savino PAOLELLA 2015)

Stella Rossa Belgrado-Anadolu Efes Istanbul 100-81

Quarta vittoria in questa EuroLeague per la Stella Rossa che tra le mura amiche ha vita piuttosto facile contro un rinunciatario Efes Istanbul che si sfalda nel secondo tempo dopo aver quasi recuperato un primo allungo della squadra serba. Triple (14/28) e rimbalzi le chiavi per i padroni di casa che dimostrano anche tanta mentalità difendendo fortissimo e con energia anche a babbo morto. Per la formazione di Istanbul quattro in doppia cifra ma un’altra gara che poteva svoltare il cammino in questa competizione sbagliata sopratutto nell’atteggiamento ben poco combattivo. Con questa premessa impossibile violare la torcida di Belgrado. 

Match combattuto nella solita bolgia della Nikolic Hall Arena di Belgrado con un bello e spigoloso scontro tra Dunston e Bjelica con quest’ultimo gravato già di 3 falli a metà gara. Feldeine con la perfezione da tre punti (3/3) ed 11 punti spinge avanti i biancorossi al quale rispondono gli avversari con frequenti viaggi in lunetta (7/8) bravi a sfruttare gli sporadici errori difensivi della formazione di coach Alimpjevic. Dragic e compagni difendono al di sotto di uno standard sufficiente e subiscono terribilmente le percentuali della Stella Rossa dalla lunga distanza (7/10) ma anche le accelerazioni di Dobric e Dangubic oltre a soffrire i troppi rimbalzi concessi in attacco (8) già all’intervallo dopo una sosta forzata dovuta ad un problema alla strumentazione elettronica. Rochestie (3/9) incanta con gli assist (6) mentre i rimbalzi di Lessort (9) portano al massimo vantaggio i padroni di casa (88-68) con l’Anadolu con meno idee e voglia di difendere che trasforma i sei minuti finali in garbage time sempre utili per la passerella dell’MVP Feldeine che chiude con 29 punti, 7/9 dal campo e 32 di valutazione.

Olympiacos Atene-Real Madrid 92-83 dts

All’Olympiacos serve un supplementare per avere la meglio su un mai domo Real Madrid (92-83). In uno Stadio della Pace e dell’Amicizia colmo in ogni ordine di posto Printezis e soci raggiungono il CSKA in vetta alla classifica. Il ritorno di Spanoulis è determinante sin dai primi minuti e i numerosi pick ‘n roll tra Kill Bill e Milutinov si dimostrano implacabili. Il Real invece non riesce a trovare buone soluzioni offensive e facendo affidamento su tiri dalla distanza mal costruiti deve cedere il primo parziale ai padroni di casa (18-8). Il secondo periodo si apre con gli ospiti che provano in ogni modo a rientrare ma i padroni di casa sono di diverso avviso. Servirà un Jaycee Carroll con i fiocchi, coadiuvato dal solito Doncic, a permettere al Real di tornare a contatto  (34-30 alla pausa lunga). Alla ripresa delle ostilità i Blancos riescono a portarsi anche sul -1 (38-37) ma un break aperto da una bomba di Papanikolaou permette ai greci di chiudere in vantaggio anche la terza frazione (56-47). Il quarto periodo si apre con un dubbio fallo fischiato su tripla di Strelnieks e con tecnico sanzionato a Laso per proteste: la mano dell’ex Bamberg non trema e i biancorossi prendono il largo (60-47). Il Real però è duro a morire e, con una poderosa tripla di Carroll, gli ospiti agguantano la parità (72-72) a 12″ dalla fine. Il successivo pick ‘n roll Spanoulis-Printezis porta il greco in lunetta ma il veterano del Pireo sbaglia entrambi i tentativi a disposizione (nonostante venisse da un precedente 6/6) e gli Dei del basket decidono di godere di altri 5 minuti di spettacolo: c’è l’overtime. Gli ultimi trecento secondi sono aperti da bombe da un lato all’altro del campo: a Strelnieks risponde Doncic (79-79) ma un super Printezis si carica sulle spalle tutto il peso offensivo dei suoi. A nulla serviranno le proteste di Laso, infuriato per un arbitraggio da lui considerato troppo casalingo: dopo 45′ di battaglia, con una tripla di Papanikolaou, il risultato si attesta sul 92-83.

FC Barcelona Lassa-Fenerbahce Dogus Istanbul 68-83

Quarto successo in fila per Datome e compagni, che condannano il Barça al secondo ko in fila (settimo nella competizione) e restano all’inseguimento di CSKA ed Olympiacos. Si inizia con una pioggia di triple al Palau, con le due squadre incapaci di sbagliare da oltre l’arco. Sono Sanders e Hanga ad usufruire del tiro pesante con maggiore frequenza per i padroni di casa (5/5 al 10’) permettendo loro di toccare anche il 19-11 nel corso del primo parziale; i campioni in carica sono però pazienti, attendono il momento di stanca dell’attacco blaugrana e condividendo al meglio i possessi offensivi (Sloukas il migliore con 10 punti) mettono su un break di 11-0 che può cambiare il match. Il Barcellona si affida dunque a Seraphin ed il francese permette di tenere la gara in equilibrio sul 38-39, ma la squadra di Alonso ha perso ormai il feeling con il canestro, sparacchiando da tutte le posizioni. Il Fener può dunque allungare, spinto da Vesely e Sloukas: break di 13-2 e gli ospiti fuggono via, toccando anche le 14 lunghezze di margine. Hanga e Pressley sono gli ultimi ad alzare bandiera bianca per il Barça: i due, spinti dal tifo caldissimo del Palau, riescono a dimezzare lo svantaggio, ma gli uomini di Obradovic avvicinano alla linea del traguardo al 34’ con la tripla di Melli per il 61-71. Gli ultimi 5′ minuti sono solo per le statistiche fino al 68-83 finale.

(a cura di Alessandro Salvini, Federico Ionata, Alessandro Aita)