Fenerbahce Dogus Istanbul-Zalgiris Kaunas 89-90

Una prova da dieci e lode di Kevin Pangos (22 punti con 4/5 da tre e 7 assist) regala allo Zalgiris Kaunas la settima vittoria della competizione fermando la striscia positiva di quattro gare del Fenerbahce alla fine di una gara mozzafiato. Sono i ragazzi di Jasikevicius a partire meglio: i punti di Toupane e Jankunas a mettere lo Zalgiris avanti sul 5-11. I campioni in carica non si fanno pregare e danno un decisissimo strappo alla gara: Vesely mette a referto i primi punti di una gara da 20 e 5 rimbalzi, la tripla di Sloukas chiude il break di 16-2 che rimette il Fener avanti nel primo parziale per 24-16. I biancoverdi non vogliono fare i figuranti e si rimettono in carreggiata con i punti di Kevin Pangos ed una gran difesa, capace di mettere in difficoltà estrema un Fener molto impreciso da dentro l’area (16/40 alla fine), ma capace di stare a galla grazie al suo tiro da fuori (13/25 da 3). Nell’ultimo quarto le due triple in fila di Milaknis regalano il +5 allo Zalgiris, i padroni di casa reagiscono con Nunnally e le triple di Wanamaker e Datome ma Pangos tiene ancora vivi i suoi, permettendo a Jankunas di scrivere la parità a quota 85 con 54’’ da giocare. Vesely fa 1/2 dalla lunetta, poi commette un fallo stupido su Jankunas che realizza i suoi liberi. Sloukas prova ad andare fino in fondo, ma viene murato da White; lo Zalgiris parte in contropiede e Milaknis segna la tripla del +4 a 5’’ dal termine. Sloukas tiene viva la speranza con 1.5’’ da giocare, Pangos sbaglia entrambi i liberi ma non dà modo al Fenerbahce di organizzare l’ultimo tiro.

(credits EuroLeague Basketball)

Unicaja Malaga-Khimki Mosca 93-84

Malaga si porta a casa due punti importantissimi oltre che sudati dopo una gara favolosa per tre quarti dominata dai botta e risposta delle due squadre. I ragazzi di Plaza in un ultimo quarto da impazzire per gli amanti di questo sport prima scappano poi sono quelli di Bartzokas a reagire con Gill e Shved clamorosi per poi incepparsi proprio con l’inerzia in mano. E’ Augustine l’eroe dei verdi di Spagna che chiude la gara con doppia doppia fatta da 14 punti e 12 rimbalzi per un super 31 di valutazione. Ritmi altissimi in avvio e difese non proprio “cattive” favoriscono alte percentuali ed un bel basket sciolto e spettacolare. Equilibrio che regna a suon di triple da una parte di Nedovic al quale risponde presente Anderson per la squadra russa con 3/4. La continua alternanza delle difese di casa porta a letture molto difficili per Shved (5/11 dal campo al 15’ con 15 punti) e compagni bravissimi e rodati a trovare idee e giochi offensivi diversi di ottimo livello, dietro non sempre le difese arrivano puntuali ed impeccabili con il Malaga a realizzare con un ottimo 50% (9/18) dalla lunga distanza. La quasi precisione di Augustine da una parte contro i rimbalzi di Thomas (9), gli assist di Jenkins oltre ad un Gill da 12 punti e 18 di valutazione dall’altra dimostrano quanto intensa e combattuta sia questa gara. Coach Plaza con la zona rompe gli equilibri con i suoi che tentano la fuga (75-68) prima di un 10-0 del Khimki che potrebbe spezzare le gambe a chiunque. Non capita all’Unicaja che anzi, sospinta dai quasi 6000 del Palacio del Deporte, risponde pan per focaccia compattandosi dietro con il Khimki che stacca la spina e con perse in serie lascia per strada due punti importanti per la rincorsa alle prime posizioni.

(credits EuroLeague Basketball)

Brose Bamberg-Olympiacos Atene 67-65

Vittoria incredibile per il Bamberg che resta in corsa per i playoff, rimontando nell’ultimo quarto un Olympiacos che sembrava avere saldamente le mani sul match. La squadra greca parte male al tiro e soffre a rimbalzo, con un Bamberg trascinato da un Dorrell Wright da 9 punti e 4 rimbalzi in un primo quarto in cui la squadra tedesca gioca meglio ma i troppi errori dalla lunetta (5/9) le impediscono di andare oltre il +1 della prima sirena. Brutto segnale perché dopo aver segnato 14 punti nel primo quarto l’Olympiacos ne segna 16 nei primi 5′ del secondo, guidato dalle triple di Strelnieks e Wiltjer, allungando sul +11 con un parziale di 20-4. E’ ancora Wright a tenere su un Bamberg che paga il 1/6 da 3 dopo 20′ ma anche uno Spanoulis che inizia a salire di colpi e regala il +8 all’Olympiacos alla pausa lunga. Gara che scorre via senza sussulti fino a 8′ dalla fine, dove la squadra di Sfairopoulos arriva su un +10 che sembra dare tranquillità ma improvvisamente, come spesso è successo in questa EuroLeague, il Bamberg si accende. Hackett ed Hickman sono la mente, Rubit e Wright il braccio, che confeziona un 15-2 che ribalta completamente il match e porta il Bamberg sul +3 a 2′ dalla sirena. Hickman sembra mettere il lay-up della staffa ma Strelnieks dall’angolo mette la bomba del -2 ma l’Olympiacos in 10″ non riesce a costruire un tiro pulito ed il Bamberg vince una incredibile gara.

(credits EuroLeague Basketball)

Real Madrid-FC Barcelona Lassa 87-75

Il Real Madrid ritrova il successo dopo quasi un mese vincendo un clasico in formato minore con due squadre in crisi di risultati e sul campo si è ampiamente visto con una gara da alti e bassi da cui il Real esce vittorioso per aver avuto meno pause e grazie soprattutto al 13/35 da 3 punti, che nel terzo quarto ha scavato il solco decisivo. Campazzo parte forte con 8 punti consecutivi in un primo quarto in cui si sente soprattutto la tensione di una gara che nessuno può permettersi di perdere e dove di spettacolo ce n’è poco, con tanti errori al tiro e punteggio che si muove a fatica. Diverso il discorso nei secondi 10′ dove il ritmo si alza ed entrano in scena Doncic e Navarro. Lo sloveno insieme a Jaycee Carroll guida il primo allungo dei blancos (37-28 al 16′), poi la Bomba prende per mano i blaugrana e confeziona il 10-3 che manda il Barcelona sotto di 2 alla pausa lunga. Thompkins, Tavares ed un Campazzo di nuovo caldo sono i protagonisti del 11-2 per il Real che apre un terzo quarto in cui le merengues prendono decisamente in mano il match, mentre il Barça continua a faticare in attacco (4/15 nel quarto, 16/43 nei primi 30′)  senza trovare ritmo e continuando a sbagliare l’impossibile, puniti prima dell’ultima pausa dal clamoroso buzzer-beater di Doncic che vale il 68-52 Real. Il Barça prova a metterci un pò di cattiveria e Campazzo (quarto fallo più tecnico in avvio di ultimo quarto) ne fa le spese ma gli uomini di Sito Alonso ci mettono anche più intensità su entrambe le metà del campo e con un Oriola da 9 punti in 2’30” rientrano a 3 possessi pieni di distanza. Servono un paio di giocate di Doncic (16 punti, 6 rimbalzi e 7 assist) e Reyes per regalare un finale tranquillo a Laso.

(a cura di Fabrizio Quattrini, Alessandro Aita e Alessandro Salvini)


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