(Foto Savino PAOLELLA 2015)

(Foto Savino PAOLELLA 2015)

Olympiacos Atene-CSKA Mosca 88-86

Bellissimo match ad Atene con l’Olympiacos che ferma la corsa del CSKA raggiungendolo in testa. Un McLean da doppia doppia con 25 punti e 12 rimbalzi (30 di valutazione) e’ l’emblema di un gruppo che soffre sino al 40’ nonostante uno Spanoulis da 16 punti ed 8 assist. Gara dai ritmi pazzeschi alla Peach and Friendship Arena dove Rodriguez e Wiltjer partono fortissimo, il primo allungo e’ degli ospiti che scappano sul 6-13 prima che un indemoniato Spanoulis  lanci Atene al vantaggio (26-20) mettendo a nudo qualche problema difensivo dei giocatori di coach Itoudis. Se McLean e’ una autentica spina nel fianco di Hines e compagni e banchetta nell’area avversaria dalla parte opposta Rodriguez lancia missili  ed e’ a quota 18 già all’intervallo. Con Fridzon inutilizzabile sale in cattedra anche Clyburn che sale velocemente in doppia cifra mentre per i padroni di casa troppi sono gli errori da due punti (14/33) con il CSKA avanti oltre la doppia cifra. Da questo momento con un tremendo 27-8 Papanikolaou (3/4 da tre) e compagni mandano in bambola un Rodriguez a secco nel secondo tempo facendo cantare e saltare gli oltre 11000 scatenati fans ateniesi. Non e’ ancora il game over definitivo, Hines sfrutta i mismatch garantitogli dalla difesa di coach Sfairopolous e riavvicina la squadra russa prima che in due azioni di fila Mosca conceda all’Olympiacos ben 5 rimbalzi offensivi stoppando di fatto il recupero. 

 

(credits EuroLeague Basketball)

Khimki Mosca-Anadolu Efes istanbul 86-68

Il primo Efes di Ergin Ataman non è lontano parente dell’ultimo di Perasovic. Squadra potenzialmente pericolosa per tutte, ma soprattutto per se stessa: belle giocate, controllo dei tabelloni, soprattutto in attacco (ben 11 i rimbalzi offensivi stasera), ma anche pericolosi black-out. Il copione, così come visto nelle ultime uscite, si ripete anche a Khimki e non può bastare contro la recente versione della squadra di Bartzokas, solida e non più dipendente dalle giocate di Alexey Shved, sempre fondamentale con i suoi 25 punti ed il 6/10 da 3 punti, oltre ai 6 assist, ma non decisivo. In un match tutto sommato equilibrato, nonostante il bel avvio dei padroni di casa ed il break della squadra turca a cavallo della pausa lunga che sembra girare l’inerzia, la scintilla la dà Anthony Gill in apertura di ultimo quarto, quando è letteralmente indemoniato nel mettere a segno i primi 7 punti del Khimki, per dare il +7 alla sua squadra ma soprattutto aprire un break di 20-5 che chiude il match.

(credits EuroLeague Basketball)

FC Barcelona Lassa-Unicaja Malaga 83-90

Malaga vince e convince in terra di Catalogna (83-90), mettendo a nudo tutte le difficoltà che Sanders e soci stanno affrontando in questo travagliato inizio di stagione. L’avvio di gara ha visto entrambi gli attacchi prevalere contro due difese a dir poco abuliche: Malaga tira con percentuali mostruose da oltre l’arco ma le numerose palle perse degli ospiti consentono al Barca di rimanere aggrappato alla partita (24-26 al 10′). Il secondo periodo vede un Barca approfittare del drastico calo delle percentuali di Nedovic&co e, alla pausa lunga, grazie ad un importante break di Heurtel, il risultato si attesta sul 45-44. Alla ripresa, dopo un botta e risposta in cui gli attacchi sembrano nuovamente avere la meglio sulle difese, il Barca prova la fuga ma un brillantissimo Nedovic, assistito da una più che discreta prova di squadra, consente al Malaga di chiudere all’ultimo mini intervallo sul 64-66. L’ultimo periodo scorre nel segno del tiro da oltre i sei metri e settantacinque, con Waczyinski, Diaz e Nedovic che bombardano la malcapitata difesa ospite. Alla sirena finale, davanti ad una panolada dei tifosi catalani, il tabellone recita un impietoso 83-90 che boccia nuovamente la compagine di coach Sito Alonso.

Classifica

CSKA Mosca, Olympiacos 10-3; Fenerbahce, Panathinaikos 9-4; Zalgiris, Khimki 8-5; Real Madrid, Maccabi 7-6; Baskonia, Brose 6-7; Stella Rossa, Malaga 5-8; Barcelona, Milano 4-9; Valencia, Efes 3-10

(a cura di Fabrizio Quattrini, Alessandro Salvini e Federico Ionata)-