Fenerbahce Dogus Istanbul-Real Madrid 77-79

Il Real Madrid vince la supersfida della quindicesima giornata, raggiungendo proprio il Fenerbache al quinto posto. Come sempre protagonista Luka Doncic, che non vive una serata brillante al tiro ma chiude con 20 punti, 10 assist, 8 rimbalzi e altrettanti falli subiti, andando a tanto così dalla quadrupla doppia. I padroni di casa tentano subito l’allungo dopo pochi minuti: è un fallo antisportivo di Facundo Campazzo a dare il là alla fuga del Fener, che con i punti dell’ex Avellino Nunnally ha già un margine in doppia cifra dopo nemmeno 7’ (17-6). L’attacco del Real sembra ingolfato nel primo quarto, ma dopo aver subito due triple di Muhammed cambia marcia grazie all’ingresso della panchina. Carroll apre la scatola, Reyes e Taylor danno una grossa mano e Doncic riacquisisce fiducia dopo molti minuti così così, il Real chiude avanti all’intervallo (36-37) nonostante l’espulsione di Tavares per doppio antisportivo. Laso opta così per giocarsela con il quintetto piccolo, con Tompkins da lungo; la creatività di Doncic viene così esaltata con lo sloveno che smazza assist a ripetizione, ma il suo dirimpettaio Wanamaker tiene in piedi i suoi con la sua miglior prestazione stagionale (20). Si arriva al finale in volata, dove è un antisportivo di Vesely a Doncic a far pendere la bilancia verso il Real: il play sloveno fa 3/4 dalla lunetta, Melli segna il -2 con un 1′ da giocare ma negli ultimi 10″ Wanamaker fallisce tre opportunità per riequilibrare il match.

 

(credits EuroLeague Basketball)

Zalgiris Kaunas-Olympiacos Atene 74-68

Quinta vittoria consecutiva per lo Zalgiris che da sorpresa si è ormai trasformata in una splendida realtà. E la vittoria contro l’Olympiacos arrivata dopo una gara di sofferenza è la dimostrazione che gli uomini di Jasikevicius sanno vincere in tanti modi. Dopo un primo quarto scoppiettante in cui le due squadre tirano quasi con il 70% , l’Olympiacos riesce a portare la gara sul suo terreno di caccia preferito costringendo lo Zalgiris s giocare a bassi ritmi ed attaccare a difesa schierata. La squadra lituana paga anche la scarsa vena da 3 punti, con uno score di 5/13 dopo 30′ (ma 4/6 nell’ultimo quarto), nonostante un Milaknis da 4/7 che a metà terzo quarto prova a dare un minimo di inerzia ai padroni di casa. Sono Papanikolaou (11 punti e 2/3 da 3 punti) e Papapetrou ad alimentare un 9-0 che porta l’Olympiacos a toccare il massimo vantaggio all’ultima pausa (48-53). Ma nell’ultimo quarto la partita cambia, perché lo Zalgiris gira le viti in difesa e tiene l’ Olympiacos a 3 punti in oltre 4′, quindi si sveglia Pangos che dopo una gara di sofferenza segna due triple e regala un paio di assist immaginifici che spingono lo Zalgiris sul +7. L’Olympiacos non muore mai e torna ad un solo possesso a 30″ dalla sirena, ma White affonda il tap-in nel canestro e chiude il match.

 

(credits EuroLeague Basketball)

Maccabi Tel Aviv-Unicaja Malaga 78-89

L’Unicaja Malaga infila la quarta vittoria consecutiva e continua la sua risalita verso la zona playoff, sorprendendo in casa un Maccabi bello solo a metà ed incapace di leggere nella seconda parte di gara la difesa spagnola, che ha letteralmente messo il coperchio sul suo canestro.  Il Maccabi gioca 20′ in assoluta leggerezza, spinto dai canestri di Norris Cole (11 punti sui 16 complessivi) e dal 5/8 da 3 punti, mettendone 47 a tabellone ma Spahija dovrebbe preoccuparsi per i soli 8 punti di vantaggio, contro un Malaga che tira male da 2 punti e si aggrappa al tiro da 3 ed ad un Jeff Brooks da 14 punti. Ed infatti la squadra spagnola nasconde il canestro al Maccabi nel terzo quarto (11 punti con 2/13 al tiro), e trascinata da un Nedovic tarantolato (20 punti, 4/7 da 3 e 6 assist) e da uno Shermadini che giganteggia nel pitturato (15 punti e 9 rimbalzi) mette la freccia andando sul +3 all’ultima pausa. Il Maccabi è incapace di reagire, si aggrappa ad un Parkhouski  da 15 punti e 7 rimbalzi ma il 4/16 da 3 punti nei secondi 20′ condanna la squadra israeliana, mentre dall’altra parte Nedovic e McCallum, decisivo nel finale con 7 punti, danno il colpo del ko.

 

(credits EuroLeague Basketball)

Valencia Basket-Panathinaikos Atene 67-63

Gara incredibile a La Fonteta con il Panathinaikos che manca l’aggancio al secondo posto, facendosi sorprendere da un Valencia mai domo, che trova in ogni momento del match eroi diversi per resistere agli allunghi degli uomini di Pascual prima che Dubljevic (11 punti tutti negli ultimi 12′) diventi l’hombre del partido e la decida sia in attacco che in difesa. Si va a strappi per 30′, con il Pana che guidato da un Lojeski da 11 punti in 10′ prima scappa 7-0 e poi mette un parziale di 11-0, ma il Valencia (nonostante il 3/15 al tiro nei primi 10′) reagisce sempre e trascinata da uno scatenato Erick Green (21 punti con 4/7 da 3), impatta il match alla pausa lunga con un contro-break di 16-5. Sono Gist e Singleton a guidare il nuovo tentativo di fuga del Pana, che in 3′ ne mette 13 in fila toccando nuovamente il +10. Al match si iscrive finalmente Dubljevic che con 9 punti a cavallo dell’ultima pausa guida il 17-4 con cui Valencia tocca il +3 in apertura di ultimo quarto. Si gioca sul filo dell’equilibrio, con protagonisti sempre diversi. Denmon tiene in scia il Pana, Doornekamp e Pappas si scambiano triple e Valencia ha ancora 3 punti a 2′ dalla sirena. Lojeski impatta ancora dopo 3 rimbalzi in attacco del Panathinaikos, ma ancora Dubljevic mette il +2 a 40″ dalla sirena. Denmon prova a fare l’eroe, Abalde un disastro, ma Rivers sbaglia il lay-up dell’overtime e Dubljevic va a contestare il rimbalzo strappando il possesso che vale il successo.

(a cura di Alessandro Aita e Fabrizio Quattrini)


Dailybasket.it - Tutti i diritti riservati