(Foto Savino PAOLELLA 2015)

(Foto Savino PAOLELLA 2015)

Khimki-Unicaja Malaga 68-66

Il Khimki vince nel modo più incredibile una gara brutta, giocata male da entrambe le squadre ed in cui quella di Bartzokas insegue fin dalla palla a due, trovando l’unico vantaggio sulla sirena finale, ringraziando la grande energia a rimbalzo dei suoi mezzi-lunghi come Honeycutt (11 punti e 15 rimbalzi). L’immagine del match è un primo quarto in cui il punteggio a tabellone alla sirena è 9-11 per Malaga, con due squadre che tirano 1/16 da 3 punti e 9/36 complessivo al tiro. Il Khimki resta attaccato alla partita grazie ai rimbalzi offensivi e Shved che tira 7/11 in 20′ contro il 4/20 del resto dei suoi compagni. Malaga non fa nulla di trascendentale ma ha il merito di trovare qualche punto da Waczynski per andare al riposo lungo sul +8. Nonostante una difesa Khimki molto aggressiva nel terzo quarto, la musica non cambia. Si gioca male e si segna poco, McCallum prova a dare una scossa alla partita spingendo Malaga sul +10, ma nel momento peggiore Honeycutt butta in campo tutta la sua energia per riportare il Khimki in parità a metà ultimo quarto. Un paio di canestri di Augustine permettono a Malaga di tornare sul +6 a meno di 3′ dalla sirena. Shved prova a prendere in mano la squadra ma nei secondi 20′ tira malissimo (2/10) ed allora ci pensa Jenkins con quattro punti consecutivi per la nuova parità. McCallum sbatte contro la difesa e l’ultimo tiro se lo prende comunque Shved ma la giocata vincente è il tap-in di Gill sulla sirena.

 

(credits EuroLeague Basketball)

Brose Bamberg-Panathinaikos 95-74

Il Bamberg, nonostante il carrier high di uno stratosferico Nick Calathes (31 punti e 7 assist), asfalta un Panathinaikos apparso a dir poco scarico. Il peggior attacco dell’ EuroLeague, grazie ad una più che eccellente prova di squadra, ha abbondantemente la meglio sulla compagine guidata da coach Pascual. Dopo un avvio segnato dai centimetri di Musil e dal talento di Rubit, il Panathinaikos risponde come può all’organizzatissima difesa tedesca, andando alla pausa lunga con i 10 punti del solo Calathes (42-32). La terza frazione è quella della riscossa per la compagine ospite: i verdi di Atene, grazie alle penetrazioni della guardia greco-americana, riescono a rifarsi pericolosamente sotto prima dell’ultimo mini intervallo (57-55). La quarta frazione però, caratterizzata dalle altissime percentuali della squadra tedesca, permette a Wright e soci di segnare ben 38 punti e di agguantare con salde mani una vittoria che sembrava in discussione solo nel terzo quarto (95-74).

Baskonia Vitoria-Stella Rossa Belgrado 103-84

Successo facile facile per il Baskonia che resta attaccato al treno che corre per l’ottavo posto, battendo una Stella Rossa Belgrado, pur priva di Feldeine, che di fatto non entra mai in partita pagando a caro prezzo la serata storta dei vari Bjelica, Rochestie, Lessort, subendo l’energia e la forza a rimbalzo degli uomini di Pedro Martinez, oltre che la vena realizzatrice di Beaubois e Matt Janning. La gara dura praticamente 5′, il tempo per Beaubois (25 punti con 11/15 al tiro e 7 assist) di prendere le misure al canestro e poi trascinare i compagni. Dal 11-10 il Baskonia vola 22-11 e non si volta mai indietro. La Stella Rossa ha un Ennis da 14 punti in 20′ e poco più, così quando alla Fernando Buesa Arena arriva anche Matt Janning, capace di scrivere 6/11 da 3 nella seconda metà di gara, la partita scorre via verso la sua fine già scritta. Il Baskonia allunga con un primo break di 8-2 fino al +17, che diventa +23 con un altro piccolo break ad inizio ultimo quarto, che di fatto chiude con largo anticipo la partita.

(a cura di Fabrizio Quattrini e Federico Ionata)


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