(Foto Savino Paolella 2014)

(Foto Savino Paolella 2014)

Maccabi Tel Aviv-FC Barcelona Lassa 94-82

La vince il Maccabi in una gara di EuroLeague fatta di continui break grazie a ben 5 giocatori in doppia cifra ed una maggiore precisione al tiro dal campo con la ciliegina della freddezza finale di 4 bombe a segno da parte di Jackson (5/7 totale). Squadra israeliana che raggiunge quota 12 vittorie in classifica consolidando la propria posizione in zona play off. Il Barcelona alla prima con coach Julbe al posto di Alonso cade di nuovo e saluta quasi definitivamente le esigue speranze di proseguire l’esperienza in EuroLeague anche in post season. Navarro e compagni partono fortissimo (11-20) grazie alle triple ma soffrono le zone di coach Spahija e la maggiore continuità degli avversari. I liberi (13/22) ed il deficit a rimbalzo (29 contro i 37 dei padroni di casa) fanno pendere la bilancia verso Cole (14 punti con 6 rimbalzi) ed i suoi nonostante il contro break di 10-0 di chi viaggia (Heurtel 10 assist) che aveva riacceso le speranze della squadra catalana.

 

(credits EuroLeague Basketball)

Panathinaikos Atene-Baskonia Vitoria 80-76

Vittoria sofferta per il Panathinaikos, nonostante una fase centrale del match dominata, soprattutto difensivamente, dagli uomini di Pascual. Il Baskonia è bravo a restare nella partita anche sotto di 15 punti ma nel finale mancano le energia per completare la rimonta. La squadra di Martinez scappa via in avvio toccando anche il +7, trascinata dai 17 punti in coppia di Voigtmann e Shengelia. Il Panathinaikos fatica a trovare alternative al tiro da fuori, però Gabriel mette due triple in fila producendo un break di 8-2 che permette alla squadra di Pascual di andare alla prima pausa con il minimo svantaggio. Matt Janning e Kenny Gabriel continuano la loro personale gara da 3 punti in una partita che si gioca a ritmi folli con il Pana, che proprio grazie a Gabriel (15 punti tutti nei primi 20′ con 4/6 da 3) mette la freccia a metà secondo quarto con un parziale di 10-2, andando al riposo sul +6. E’ il momento che sarà di fatto decisivo perché al rientro in campo il Baskonia non vede più il canestro, facendo 4 punti nei primi 5′ grazie alla grande intensità difensiva dei greens che forza ben 15 palle perse al Baskonia, mentre il Pana continua a produrre basket con un Calathes ispiratissimo (11 assist) ed allunga sul 59-44. Vitoria, nonostante le difficoltà offensive, non esce mai dalla partita e nell’ultimo quarto gira qualche vite in difesa lasciando al Pana solo i viaggi in lunetta (ultimo canestro dal campo a 6’40” dalla fine) e con un paio di triple di Janning rientra addirittura sul -4 a 60″ dalla sirena. Il Pana non segna più ma Pappas fa una magia difensiva che vale il successo.

 

(credits EuroLeague Basketball)

Valencia Basket-CSKA Mosca 103-99

Vittoria a sorpresa con protagonista a sorpresa per il Valencia, che con una partita d’orgoglio si prende meritatamente lo scalpo della capolista. Il protagonista inaspettato è Alberto Abalde, 22enne galiziano che conclude una partita estremamente matura (17 punti e 6 assist) con la tripla che a 21” dalla fine vanifica il pareggio tanto cercato dalla squadra russa spianando la strada alla vittoria dei taronja. Il CSKA, però, ha da prendersela solo con se stesso: nervoso fin dall’inizio, una difesa che fa acqua da tutte le parti e un attacco troppo dipendente dalle invenzioni di Clyburn e De Colo (57 punti in due), non rende giustizia alla mente sopraffina di coach Itoudis il quale, infatti, finisce per sfogare la sua rabbia contro gli arbitri facendosi espellere all’inizio dell’ultimo quarto. I suoi piombano anche a -14, ma un calo di tensione della squadra di Vidorreta e un paio di tecnici a San Emeterio a seguito di una pazzesca schiacciata di Higgins favoriscono una rimonta-lampo culminata con il pareggio di De Colo dalla lunetta. Poi, però, quando tutti si aspettano che la responsabilità se la prenda Erick Green o Rafa Martínez, Abalde sfodera un colpo da fuoriclasse e Vorontsevich fallisce l’opportunità del nuovo pareggio, dando il via alla lotteria dei tiri liberi che condanna i moscoviti alla sconfitta dopo 5 successi di fila.

Unicaja Malaga-Anadolu Efes Istanbul 81-68

Vince l’Unicaja al termine di una sfida che la squadra di Plaza ha avuto sempre in controllo, salvo lasciarsi quasi riprendere nell’ultimo quarto da un Efes che ha tirato male e sofferto a rimbalzo ma non ha mai alzato bandiera bianca, mettendo paura ai padroni di casa nel concitato finale. Pronti via e Malaga dal 4-5 va sul 21-7, mettendo subito le mani sulla partita. La squadra spagnola è dominante a rimbalzo (22-11), tira con quasi il 60% da 3, contro il 33% complessivo del Efes, ma non scappa via perché in compenso ha già 9 palle perse (saranno 19 alla fine) ad inizio secondo quarto e perché dall’altra parte Zoran Dragic fa per sé ed i compagni tenendo l’Efes in partita nonostante il -12 alla pausa lunga. Non cambia granché al rientro in campo, con Malaga che sembra in controllo e l’Efes che solo grazie al 4/7  da 3 punti riesce a restare attaccata tornando sul -10 con una tripla di McCollum e poi riesce a mangiare ancora qualche punto, arrivando anche sul -4 con un break a cavallo dell’ultima pausa. La gara, già non bellissima, diventa brutta e troppo fisica con il punteggio che si muove a fatica e l’Efes, nonostante lo sforzo, non riesce a fare l’ultimo step anche perché Milosavljevic trova un tap-in nel traffico e Waczynski (20 punti con 3/4 da 3 punti) due triple pesantissime che riportano la truppa di Plaza sul +10 non lasciando più tempo all’Efes per un’altra rimonta.

(a cura di Fabrizio Quattrini, Alessandro Salvini e Andrea Rizzi)