Quintetto Eurolega_logoThomas HUERTEL (Efes Istanbul) – Momento non facile per l’Efes che riesce a rimanere in vita vincendo il derby con il Darussafaka. Thomas Huertel ha confermato il suo ottimo momento di forma  guidando i compagni sin dalla palla a due. Dopo una buona prima parte di gara, un terzo quarto silente, salvo esplodere nell’ultimo quarto per respingere la furiosa rimonta dei cugini, mettendo assieme 12 punti, tra cui i due liberi della staffa nel finale, per un bottino finale di 21 punti con 7/11 al tiro, 5 rimbalzi e 3 assist, che tengono ancora l’Efes in corsa per un posto ai play-off.

Nando De Colo, glaciale ai liberi con un 12/12 (Fabrizio Stefanini 2015)

Altra grande gara di Nando De Colo nonostante la sconfitta di Barcelona (Fabrizio Stefanini 2015)

Nando DE COLO (CSKA Mosca) – Partita memorabile a Barcelona, con il CSKA che probabilmente ancora non sa come abbia fatto a perderla due volte, alla fine dell’ultimo quarto ma soprattutto all’overtime. Non potevamo non premiare anche un giocatore russo, purtroppo non Teodosic che gioca una partita divina per 44 minuti e 56 secondi prima di regalare palla a Doellman. Ed è così  che la scelta cade sul gemello francese, che mette assieme il suo carrier-high in Eurolega con 30 punti frutto di 10/17 al tiro, con 4/6 da 3, oltre a 7 rimbalzi, 3 assist e 2 recuperi, con una prestazione che gli sarebbe valsa il titolo di MVP della settimana se solo Teodosic non avesse battuto una rimessa oscena.

Quincy MILLER (Crvena Zvezda) – Come spesso e volentieri gli succede sul legno di casa, grande partita per l’ala di Radonjic che questa volta gioca con grande efficacia mettendo insieme 16 punti con solo 7 tiri e racimolando tanti giri in lunetta, grazie alla sua pericolosità che gli frutta 6 falli subiti. Ma oltre ai punti, c’è tanto altro, rimbalzi, assist, palle recuperate e soprattutto 3 stoppate. Un pericolo costante per la difesa del Panathinaikos ma soprattutto un punto di riferimento nell’attacco biancorosso, che guida nella rimonta e sorpasso tra secondo e terzo quarto e nel finale quando insieme a Kinsey respinge la rimonta dei greens.

Justin DOELLMAN (FC Barcelona) – Un killer. Silenzioso ed implacabile. Se il Barcelona riuscirà ad approdare ai playoff, Xavi Pascual dovrà costruire una statua per il suo lungo artefice materiale di due vittorie, senza le quali oggi i blaugrana sarebbero virtualmente eliminati. Gara di tanto sacrificio per lui contro il CSKA, in una gara in cui più che i punti serve la sua lotta a rimbalzo (10 a fine gara) e le sue lunghe leve in difesa. In attacco tira male (3/9) per 44 minuti e 50 secondi, prima che Kurbanov decida di lasciargli 3 metri sanguinosi oltre l’arco e poco dopo Teodosic decida di buttare nella spazzatura palla e partita. Lui si fa trovare pronto ed ancora una volta manda in Paradiso i compagni.

(Foto di Savino PAOLELLA 2015)

Ancora un Bourousis dominante (Foto di Savino PAOLELLA 2015)

Ioannis BOUROUSIS (Laboral Vitoria) – Dominante. Non esiste altro termine per descrivere la stagione di Ioannis Bourousis che a nostro avviso è oggi un assoluto pretendente al titolo di MVP. Per le sue prestazioni ma soprattutto per come sta guidando il Laboral, ormai ad un passo dai playoff. In una Top16 da 14 punti e 9.5 rimbalzi a partita, nelle ultime 4 gare sta viaggiando ad oltre 17 di media, 10 rimbalzi e con il 71% da 2 punti. Anche contro il Khimki ha dominato il pitturato e smazzato anche assist per i compagni, salendo di tono di minuto in minuto e guidando il gran secondo tempo da 53 punti dei baschi che hanno spezzato la resistenza dei russi.

Sesto Uomo: Georgios PRINTEZIS (Olympiakos) – Sconfitta in volata e, a dire il vero, decisamente immeritata per l’Olympiakos sul campo del Brose, in una gara che però rischia di compromettere il futuro dei biancorossi greci. Che avevano costruito una grande vittoria grazie soprattutto al grande impatto di Printezis che ha fatto uscire matto Melli e tutta la difesa del Bamberg e contro cui Trinchieri non è mai riuscito a trovare le contromisure. Per lui alla fine 19 punti e 10 rimbalzi, oltre a tantissima leadership per costruire una vittoria sfumata solo nei secondi finali.

Allenatore: Velimir PERASOVIC (Laboral Vitoria) – Quattro partite alla fine della Top16, primo posto in coabitazione con il CSKA per il Laboral, con due gare di vantaggio sul Khimki oltre allo scontro diretto a favore. Se non bastasse, i baschi sono il terzo attacco dell’Eurolega, terza squadra per Index rating, migliore squadra a rimbalzo, ma anche terza per recuperi e stoppate. Insomma una squadra completa che sta disputando una grande stagione europea riportando il pienone alla Fernando Buesa Arena dopo gli stenti e le delusione della scorsa stagione. Grande merito ovviamente a Velimir Perasovic che ha costruito un gruppo granitico, un mix perfetto tra l’esuberanza di Adams e James e la forza fisica di Bourousis, passando per l’esperienza di Causeur e Jaka Blazic e la solidità di Hanga e Bertans. Il traguardo dei playoff è dietro l’angolo ma è adesso che inizia il difficile con un calendario complicato che però potrebbe regalare altre sorprese e spingere i sogni dei baschi di Perasovic ben aldilà del possibile.


Dailybasket.it - Tutti i diritti riservati