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euroleague-standingsCOSA E’ SUCCESSOE’ la settimana del CSKA che batte il Real Madrid e mette in atto la prima fuga della stagione. Complice anche il Fenerbahce che trova a Vitoria la seconda sconfitta stagionale, una sconfitta pesantissima nel punteggio ma che lascia soprattutto una brutta impressione sullo stato attuale della squadra di Obradovic. Vitoria invece vola, trascinata da Shane Larkin e da un sorprendente Johannes Voigtmann. Trovano il successo casalingo, seppur a fatica, ed arrivano a quattro vittorie anche Panathinaikos e Barcelona. I greci tengono sempre la testa avanti contro il Maccabi ma rischiano grosso nel finale e devono vincere la partita all’overtime. Il Barça, che oltre a Navarro, Doellman e Ribas ha perso anche Claver per 4 settimane, soffre per 40 minuti contro lo Zalgiris, salvo risolvere il match nell’ultimo minuto grazie alla precisione dalla lunetta di Rice e Dorsey. Con quattro vittorie troviamo anche il Darussafaka di David Blatt che supera in una gara molto intensa e tirata il Bamberg, che ancora non riesce a vincere in trasferta, viene punita da un canestro del’ex Wanamaker e non riesce a sfruttare un paio di occasioni per portare la gara all’overtime. Seconda sconfitta consecutiva per l’Olympiakos che perde ad Istanbul contro il Galatasaray e si fa raggiungere da Milano, mentre Kazan raddoppia il successo di settimana scorsa vincendo di nuovo in rimonta negli ultimi minuti, questa volta contro il Crvena Zvezda, che paga ancora una serata storta dei suoi esterni.

Milos Teodosic

In una partita non esaltante, Milos Teodosic mette insieme gli assist che lo portano al terzo posto all-time (foto di Claudio Devizzi)

GAME OF THE WEEK – Scontato ma CSKA-Real Madrid non poteva non rispettare le aspettative altissime della vigilia. Vince il CSKA, diremmo quasi secondo pronostico giocando in casa, dove ha perso solo 3 volte negli ultimi 3 anni. Ma il Real è andato molto vicino al successo, in una gara strana giocata molto sulle alchimie tattiche dei due allenatori ma soprattutto su un’inerzia che è cambiata spesso e volentieri. Se fosse stata una gara ciclistica, potremmo dire che se ci fossero stati altri 50 metri forse il Real avrebbe vinto al fotofinish ma nell’arco dei 40′ probabilmente il CSKA ha dimostrato qualcosina di più.

Pablo Laso decide di giocare per tutto il match con il doppio lungo, partendo con Ayon e Reyes ed un quintetto particolare con Doncic al fianco di Llull. Il gioiellino sloveno gioca una partita di grande sostanza ed è tra gli artefici della mini fuga Real nel primo quarto (anche +11 sul 15-26), sbaglia qualche tiro di troppo da fuori come tutti i suoi compagni (8/31 il conteggio finale nel tiro dalla grande distanza), ma dà un grande contributo a rimbalzo (8) e gioca una partita difensiva di grande sacrificio. Forse Laso lo tiene a sedere un pò troppo nella seconda metà di gara e quando rientra nel finale ha anche la palla per il -1 ma fa una scelta sbagliata che però non toglie nulla all’ennesima partita di grande maturità. Il CSKA parte con il braccino e finisce con il fiatone, ma nel mezzo mette la sua solita pallacanestro scintillante, su tutti i 28 metri. Perché se è vero che De Colo (28 punti, 8/12, 6 rimbalzi) fa impazzire la difesa del Real e fa giocare benissimo i compagni per almeno 20′, è anche vero che il rientro nel secondo quarto con un parziale di 16-0 nasce soprattutto nella metà campo difensiva, dove i russi mettono letteralmente il coperchio al canestro tenendo il Real a 2 punti (guarda caso di Doncic su una palla presa dalla spazzatura) per oltre 6’30”, concedendo complessivamente solo 8 punti in oltre 10′.

L’inerzia del CSKA continua anche nel secondo quarto, fino a quando il Real non riesce ad alzare l’intensità difensiva, soprattutto con la coppia Ayon-Randolph, ed a correre in transizione trovando punti facili che ricuciono lo strappo e riportano la partita in equilibrio. Il CSKA non riesce più a muovere la palla ma soprattutto a trovare il canestro da fuori, che aveva aperto la scatola nei primi 20′, così gli uomini di Itoudis sono costretti a cercare fortuna sotto canestro sbattendo regolarmente contro i lunghi di Laso. Il Real ritorna sotto il singolo possesso di distacco, arriva anche a -1 e prima Nocioni, poi Llull hanno la tripla del pareggio, che però si ferma sul ferro con le speranze dei blancos, che però tornano a casa con la consapevolezza di non essere così lontani da questo CSKA.

K.Langford 1 Unics Kazan (Foto M.Cogliati 2015)

Keith Langford (Foto M.Cogliati 2015)

WELL COME BACK KEITH – Il primo mese di EuroLeague ci ha riconsegnato un “vecchio” personaggio di questa competizione, uno di quei giocatori che ha nel sangue il segnare canestri, che lo ha sempre fatto e sempre lo farà. Keith Langford è tornato nella massima competizione continentale come solo lui sa fare, segnando. In sei partite ha messo assieme 24.5 punti di media, tirando con il 42% da 2 ma addirittura con il 44% da 3 punti, per una valutazione media di 25.8. Prestazioni che nelle prime quattro giornate erano state fini a se stesse, con Kazan sempre sconfitta, ma che negli ultimi 7 giorni hanno significato due vittorie anche pesanti, la prima ad Istanbul contro il Fenerbahce, la seconda giovedi sera in casa contro il Crvena Zvezda, rimontando 8 punti negli ultimi 4 minuti con un parziale di 13-2 in cui Langford ne ha messi 9 dei suoi complessivi 23, dopo una partita non certo esaltante (7/19 al tiro per lui). E tutto questo dopo che settimana scorsa ne aveva messi 7 nel 10-2 finale che era valso il successo sul Fenerbahce. Insomma l’ex di Olimpia Milano adesso vince anche le partite, dimostrando che con l’età anche lui come il buon vino tende a migliorare.

Zelimir Obradovic (Foto Fabrizio Stefanini)

Obradovic non le ha madnate certo a dire ai suoi giocatori (Foto Fabrizio Stefanini)

FENER…CRISI – Che la sconfitta interna contro Kazan nel turno precedente potesse essere un campanello di allarme lo si era capito, ma nessuno si aspettava la clamorosa disfatta a cui sono andati incontro gli uomini di Obradovic a Vitoria. 34 punti di scarto al termine di una partita che definire dominata dal Baskonia è dire poco. Shane Larkin ha letteralmente fatto impazzire gli esterni turchi, Voigtmann fa pentole e coperchi, addirittura Bargnani mostra un carattere ed una determinazione che poche volte gli avevamo visto. Una gara che di fatto si chiude dopo 20′ di nulla pneumatico da parte dei giocatori in maglia giallo blu, una prestazione così negativa da non crederci, tanto che quasi a volerla certificare lo stesso Obradovic lascia seduti tutte le sue stelle nell’ultimo quarto lasciando spazio ai giovani turchi più Nunnally. La sensazione è che l’assenza di Bogdanovic stia pesando più del dovuto in un’inizio di stagione in cui sia Dixon che Datome stanno accusando troppi passaggi a vuoto, e l’assenza del giocatore serbo fa mancare quella dose di imprevedibilità che ha caratterizzato il Fener lo scorso anno. La pochezza di idee offensive è preoccupante e se il tiro da 3 non entra (stasera 4/26…) diventa difficile allargare il campo e creare spazi nel pitturato per le giocate di Udoh e Vesely, che infatti sembrano i giocatori che soffrono di più nell’attuale contesto. Obradovic avrà molto da lavorare soprattutto a livello mentale, perché la settimana che si avvicina con la trasferta di Tel Aviv ed il derby con l’Efes, può essere un crocevia importante per non perdere le distanze da un CSKA che non si volta indietro.

MILESTONE&RECORD – Gara non certo esaltante quella di Milos Teodosic contro il Real, molto nervoso ed impreciso (15 punti ma 1/7 da 3) il giocatore serbo, che ha comunque messo assieme 6 assist sufficienti per diventare il terzo giocatore all-time nella speciale classifica, alle spalle dell’irraggiungibile Diamantidis ma a soli 19 assist da Vassilis Spanoulis. Chissà che questa nuova stagione di EuroLeague non ci regali anche questa gustosa sfida per il posto d’onore.

Il record che segnaliamo è quello di Milano, che a distanza di soli 7 giorni batte il proprio record di franchigia di punti realizzati in una partita (102 settimana scorsa a Bamberg) mettendone insieme 105 nel successo contro l’Efes. Un’altra piccola soddisfazione dopo una settimana non certo tranquilla in casa Olimpia

HIGH FIVEShane Larkin (13 punti, 6 assist, 2 recuperi); Tyrese Rice (20 punti, 10 falli subiti); Will Clyburn (17 punti, 3/6 da 3, 5 rimbalzi); Rakim Sanders (22 punti, 3/6 da 3, 7 rimbalzi); Chris Singleton (26 punti, 6 rimbalzi, 9 falli subiti, 34 di valutazione)

LOW FIVEStefan Jovic (3 punti, 1/8, 2 palle perse); Nikos Zisis (3 punti, 1/4, 3 palle perse); Kostas Papanikolau (5 punti, 1/6 al tiro); Edgaras Ulanovas (5 punti, 2 rimbalzi); Jan Vesely (2 punti, 3 palle perse)

NEXT WEEK – All’orizzonte seconda settimana di passione, con due turni in rapida successione e partite da martedi a venerdi, che ci porterà verso la metà del girone di andata. Nel primo turno segnaliamo la sfida incrociata Spagna-Grecia mercoledi sera, con Olympiakos-Barça e Real Madrid-Pana, ma anche un interessante Darussafaka-CSKA. Nel secondo turno segnaliamo il doppio derby di Istanbul (giovedi Fenerbahce-Efes e venerdi Galatasaray-Darussafaka) ma il piatto forte sarà venerdi quando a distanza di 40′ si giocheranno Panathinaikos-Olympiakos e Barcelona-Real Madrid. Sarà una settimana importante anche per Milano, che martedi ospita al Forum il lanciatissimo Baskonia di Andrea Bargnani e poi giovedi andrà a Belgrado. Due sfide sulla carta alla portata e che potrebbero cambiare, e di molto, le prospettive milanesi.


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