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brosebambergLogoBrose Bamberg: Facile dopo qualche giornata di regular season riempire di lodi e complimenti la squadra di coach Andrea Trinchieri. In pochi però avranno creduto di poter essere ancora oggi, sul finire delle Top 16, entusiasmati dalle gesta della formazione tedesca, che ancora non vuole smetterla di stupire.

Nonostante il girone di ferro, prima di pasqua è arrivata la sesta vittoria su dodici partite per Melli e compagni e la vittima di turno è stata niente meno che il Cska Mosca. In questo momento la situazione del girone vede ben cinque squadre con lo stesso record e buone possibilità per i tedeschi di accedere anche ai play-off della massima competizione continentale.

Difficile parlare di segreti perché tutto ciò che di buono la squadra di Trinchieri mette ogni volta (o quasi sempre) sul parquet è ormai evidente e sotto gli occhi di tutti. La sensazione è di un bel mix di giocatori affiatati che sanno esattamente che ruolo ricoprono tatticamente, tecnicamente e umanamente all’interno del gruppo, con leader riconosciuti (tra cui il nostro Nicolò Melli), direttive molto chiare e una pallacanestro giocata in modo semplice ed intelligente. Contro Mosca sono stati ben 24 gli assist totali su 30 canestri dal campo, con scelte lucide, corrette e che hanno permesso alla squadra di essere praticamente sempre in vantaggio nei confronti della difesa. A tutto questo va aggiunta la grande determinazione e una difesa quasi ai limiti della perfezione e il sogno tedesco, ma anche un po’ italiano, continua a vivere.

 

Coach Bartzokas ha fatto un grande lavoro con il suo Lokomotiv

Coach Bartzokas ha fatto un grande lavoro con il suo Lokomotiv

Lokomotiv Kuban: La formazione russa è senza ombra di dubbio un’altra cenerentola di questa edizione dell’Eurolega, ma il risultato centrato settimana scorsa ha consacrato definitivamente ad alti livelli i giocatori di coach Bartzokas. Per la prima volta nella storia del club è infatti arrivata la qualificazione ai quarti di finali, un traguardo di grandissimo prestigio ma più che mai meritato dalla squadra, artefice di una stagione ben al di sopra delle aspettative e che ad oggi parla di 16 vittorie in 22 partite. In pochi avrebbero scommesso su questo roster, ma la qualità è tutta lì da vedere, con uno straordinario Anthony Randolph ad ergersi a mattatore della squadra, con i suoi oltre 14 punti di media e una seconda parte di stagione da fuori classe assoluto.

La qualificazione matematica è arrivata contro la Stella Rossa Belgrado, che ha provato ad arginare la furia agonistica dei ragazzi di coach Bartzokas, riuscendoci però per troppo poco tempo. La gara infatti è rimasta “viva” fino al + 10 dei russi dell’intervallo lungo, poi la strada è totalmente in discesa e arriva il netto + 24 finale. Ancora una volta grande prova di Randolph, ben supportato da Singleton, Delaney e Broekhoff, a testimonianza del fatto che questa squadra sa non dipendere da un solo giocatore e che a questo punto della manifestazione può davvero iniziare a far preoccupare anche le “vere” big d’Europa.

 

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Jan Vesely, assente di peso nel Fenerbahce

Jan Vesely, assente di peso nel Fenerbahce

Fenerbahce Ulker: Vedere la squadra di coach Obradovic inserita nei peggiori della settimana potrebbe far sorridere molti. Stiamo infatti pur sempre parlando di una formazione già qualificata ai play-off con largo anticipo, che vanta un record di 10-2 nelle top 16 e di 8-2 in stagione regolare.

La forza fisica, tecnica e mentale dei turchi è apparsa evidente per larghi tratti della stagione, frutto di un roster davvero molto profondo e di un coach in panchina che sa come motivare i propri giocatori e arrivare sul tetto d’Europa.

In settimana però è arrivata una sconfitta davvero netta per Datome e compagni, letteralmente travolti dal Cedevita Zagabria, non particolarmente dominante fino ad ora in Eurolega. I croati si sono imposti con uno schiacciante 89-59, in una gara che ha avuto un unico e solo padrone dall’inizio alla fine.

Fossilizzarsi su una pesante sconfitta dopo una stagione di dominio e vittorie sarebbe troppo limitativo, così come sarebbe troppo facile legare questa sconfitta all’assenza di un giocatore importante come Jan Vesely. Senza ombra di dubbio l’assenza del lungo ceco (out molto probabilmente anche per tutti i quarti di finale) pesa e peserà nell’economia della squadra di coach Obradovic, perché parliamo di uno dei lunghi più dominanti del nostro continente e forse il più continuo fino a questo momento. Sicuramente altri giocatori avranno più minuti e il dovere di portare un contributo migliore alla causa, cosa non avvenuta a Zagabria ma che non significa non accadrà da qui alla fine della stagione. Udoh e Antic, per citarne due, sono giocatori di esperienza e di altissimo livello, più che sufficienti, insieme a tutti gli altri, per sopperire ad un’assenza (pur importante) meglio rispetto a quanto fatto vedere in Croazia.