Olympiakos – Fenerbahce 64-73 (19-19, 16-20; 15-16, 14-18)

Sfida tra le due prime della classe del Gruppo F di Eurolega in scena alla “Peace and Friendship” Arena di Atene, tana dell’Olympiakos di Spanoulis, imbattuto nelle ultime tredici tra le mura domestiche; al cospetto dei greci, il Fenerbahce di Zeljko Obradovic, squadra dinamica ed offensivamente devastante, che ha in Goudelock, Bjelica, Hickman e Bogdanovic il talento sufficiente per pretendere rispetto anche sul campo al momento meno espugnabile della intera competizione continentale.

Talento, vero, ma anche rimbalzi e fisicità: con queste voci nel pedigree i turchi impattano a 19 il primo quarto di gioco, provando anche a più riprese una fuga (arrivata anche sul più sette, ma sempre contenuta da Printezis e co.) e mettendo in bella mostra tutte le sfumature di un roster poliedrico e completo: sulla sirena dell’intervallo lungo le statistiche recitano più quattro nel punteggio (35-39), più nove a rimbalzo (12-21), il cento per cento dalla lunga distanza su quattro tentativi maturati nei secondi minuti di gioco e 31 punti sui 39 messi a segno dal quintetto titolare, che al solito Goudelock aggiunge la concreta compartecipazione di Bjelica (8 punti e 5 rimbalzi in 14’ di impiego).

Ma che il basket, soprattutto quello moderno, non possa esser letto solo attraverso i numeri e le statistiche, lo dimostra la capacità degli uomini di Georgios Angelopoulos di rimanere attaccati all’avversario nonostante la serata non all’altezza delle sempre spropositate aspettative riposte in un talento come quello di Spanoulis: per lo storico numero sette in maglia Olympiakos non di certo la serata più efficiente al tiro, compensata da una regia attenta, capace di regalare solo una palla persa ogni sei assist (1/6). Il gioco dei padroni di casa passa quindi per le scorribande di Lafayette, che ha il merito di mantenere a contatto i suoi al termine dei primi venti minuti di gioco con sei punti in fila, frutto di una tripla e di un canestro e fallo subito da Vesely, altro grande assente in campo.

Ma nonostante le statistiche di Spanoulis siano deficitarie almeno nella voce relativa alle percentuali al tiro, Dunston e Printezis assieme a Sloukas tengono in linea di galleggiamento i propri compagni, contrastando le offensive turche guidate dal solito Goudelock (a quota venti sin da metà del terzo periodo).
Lo sforzo dei padroni di casa risulterà però vano ai fini del risultato odierno, sia per la costanza incredibile nelle conclusioni mandate a segno dagli ospiti, sia dall’effettiva “mancanza” nel punteggio finale dei punti solitamente garantiti dal duo Spanoulis-Lojeski, stasera con le polveri perlomeno bagnate.

A testa alta, altissima esce il Fenerbahce dalla sfida contro l’Olympiakos, portando a casa due punti e una vittoria concreta e praticamente mai in dubbio, avendo sempre trascorso, dal termine del primo periodo in poi, il match sempre dovendo gestire un vantaggio conquistato nel secondo periodo, gestito alla ripresa dei giochi e concluso con un ultimo quarto perfetto.

Olympiakos: Lafayette 14, Dunston 12, Printezis 11; Rimbalzi (29) Dunston 5; Assist (16) Spanoulis 10.

Fenerbahce: Goudelock 24, Bjelica 16, Hickman 7; Rimbalzi (42) Bjelica 9; Assist (15) Zisis 4.

Pagelle

Olympiakos: Hunter 5, Dunston 6, Spanoulis 5, Sloukas 5.5, Printezis 6.5, Mantzaris 5.5, Lafayette 6, Darden 5, Lojeski 5.
Fenerbahce: Goudelock 8, Zisis 5.5, Hickman 6, Bjelica 8, Erden 6, Bogdanovic 5.5, Savas 6, Vesely 5.5, Preldzic 6.