«E’ arrivato il momento di rendere pubblica una decisione che avevo preso da tempo: lascio il basket giocato e lo faccio in maglia biancoblù dell’Ecodent Point Alpo, come promesso.

Una cosa a cui tengo davvero tanto è quella di ringraziare davvero di cuore Renzo Soave. Dico Renzo perché credo sia la figura che rappresenta in toto “l’Alpo Basket” ma con lui intendo ringraziare tutti: Gius, Nicola, Paolo, Chicca, Alby, Marghe, Giuseppe, Andrea, il dott. Paolo, gli sponsor e tutti quelli che in tutto questo tempo hanno reso possibile questo sogno. Sette anni sono stati lunghi ed in questo tempo lontana da casa, senza ombra di dubbio, la famiglia Alpo Basket è diventata la mia famiglia. Con loro sono cresciuta, ho condiviso gioie, difficoltà, soddisfazioni e fatiche. Credo che Renzo possa essere identificato come “il presidente” per eccellenza, impeccabile, che mantiene sempre quello che dice, che vuole il meglio per le sue giocatrici e che, potesse cadere il mondo, sta sempre accanto alla sua squadra schierandosi in prima linea! Davvero non ci sono espressioni per descrivere la stima, l’affetto e l’attaccamento che provo nei confronti di Renzo e di tutto l’Alpo Basket. Li ringrazio per avermi dato la possibilità di condividere la gioia di una promozione e sono davvero orgogliosa di poter dire di aver contribuito a portare Alpo in A2 e di aver reso possibile un sogno che da anni veniva inseguito.

Credo sia giusto lasciare spazio a quello che dovrà essere il futuro dell’Alpo Basket, sperando che ogni giocatrice che vestirà questa maglia sia consapevole della fortuna che gli sta capitando. L’ho sempre pensato e continuerò a dirlo: giocare nell’Alpo Basket è un privilegio. A tutte quelle che verranno dico di dare il massimo per tenere alto questo nome e di mettere in campo lo stesso impegno e la stessa voglia che mette Renzo dall’inizio alla fine di ogni stagione. All’Alpo Basket auguro di cuore di provare nuovamente quella gioia provata a marzo 2014, e di vedere Paolo e Nicola portare l’Alpo in A1. Sarò la loro prima tifosa!».

Anna Rossi