SEGAFREDO BOLOGNA – GESAM LUCCA 99-63
SEGAFREDO BOLOGNA: Dojkic 10 (0/2, 2/5), Laksa 21 (3/4, 5/7), Zandalasini 25 (9/10, 2/4), Rupert 19 (6/7, 1/2), Parker 5 (1/2, 1/1), Pasa (0/3, 0/1), Del Pero 2 (1/4, 0/4), Barberis (0/2), Andrè 15 (4/6), Orsili 2 (1/1). N.e.: Cinili. All. Ticchi.
GESAM LUCCA: Morrison 8 (2/10, 0/1), Natali 19 (2/10, 4/8), Parmesani (0/1 da tre), Miccoli 8 (3/10, 0/1), Treffers 4 (1/3), Gilli 3 (1/1), Frustaci 8 (1/2, 1/4), Tulonen 7 (0/2, 2/3), Cappellotto 6 (3/4), Tintori, Valentino. All. Andreoli.
ARBITRI: Caforio, Lanciotti, Mura.
PARZIALI: 31-17, 49-30, 73-44.
NOTE – T2: B 27/47, L 13/42; T3: B 11/25, L 18/39; TL: B 12/14, L 16/21; R: B 49 (14 o., 7 Rupert), L 28 (7 o., 6 Miccoli); A: B 26 (6 Del Pero), L 11 (3 Miccoli); PR B 8 (2 Pasa, Zandalasini), L 9 (3 Natali, Miccoli); PP B 16, L 20. S: B 2 (1 Rupert, Zandalasini), L 2 (1 Miccoli, Morrison). Nessuna giocatrice uscita per 5 falli.
BOLOGNA – C’è solo la Segafredo. Con la sua circolazione di palla da manuale, con la sua difesa muscolare, con le sue percentuali di tiro irreali, con la sua voglia di vincere. La Gesam? Non pervenuta. Ci voleva altro per opporre un sia pur minimo tentativo di resistenza. Va bene l’assenza – pesante, nulla da dire – di Agnew, ma sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa di più.
La Segrafredo risolve la questione in pochi minuti: una algida Laksa, con una delle sue tante triple che fanno ciuff (chiuderà la prima frazione di gioco con un esplicito 7/7 dal campo), sigla l’11-4 già al 2’30’’. Da lì in poi, la gara sarà in discesa per le bolognesi. Anche perché Lucca non reagisce. O meglio, reagisce ma senza farsene accorgere. Troppo frenetico il gioco offensivo delle ragazze di coach Andreoli, troppa fretta nel cercare di costruire qualche tiro il più possibile tranquillo (merce rara, stasera, per le toscane…). Così la Gesam sprofonda. Minuto dopo minuto. La Segafredo non si ferma più, spinge sull’acceleratore. Pietà nessuna.
Chiuso il primo tempo sul +19 (49-30, 7/9 dai 6,75, pari una percentuale del 77 e spiccioli), non rimane che tracimare. Grazie ai canestri di Zandalasini, Rupert e Andrè, l’attenzione sotto i cristalli, e con una difesa che continua a mordere, a fare la differenza. Dall’altra parte solo qualche timido tentativo di Natali, per il resto poco o nulla. Tanto che le virtussine toccano un massimo vantaggio dopo l’altro: Zandalasini sigla il +30 (69-39) al 27’30’’, è la stessa esterna bianco-nera a fissare un indiscutibile 73-39 attorno al 28’. Durante l’ultimo quarto, le padrone di casa sembrano voler mollare la presa, ma è solo apparenza. I canestri della solita Natali indorano la pillola, o almeno così sembra. Invece le emiliane riprendono il controllo totale della situazione. Fino a chiudere con un poco commentabile +36 finale. Di meglio non si poteva chiedere prima dell’impegno di Coppa di mercoledì prossimo, a Valencia, sul parquet del Basket Club.