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Coach Procaccini (fonte SPORTLab Agency)

Una ‘prima assoluta’ di grande prestigio, per il movimento cestistico italiano. Mauro Procaccini, coach di 46 anni del team SPORT lab di Virginio Bernardi, è diventato ufficialmente il nuovo head coach dello Shanxi Xing Rui Flame, formazione femminile del campionato professionistico cinese (la WCBA), vincitrice del titolo 2013 e dove per due stagioni ha giocato (sino al 2014) Maya Moore, una delle più grandi stelle del basket americano e mondiale.

Coach Procaccini succede a Lucas Mondelo, attuale coach della nazionale femminile spagnola. Mauro Procaccini, nato a Pesaro il 19 aprile 1961, ha esordito da giocatore in serie A1 a 18 anni, con la Scavolini Pesaro (1979-80), trasferendosi poi in A2 a Rimini, poi a Brindisi, Mestre e Torino. Complessivamente nella sua carriera ha disputato 4 stagioni in Serie A1 e 5 in A2. Nella sua carriera da coach, invece, ha allenato in Legadue maschile a Fabriano, quindi dal 2010 allena la squadra femminile del Basket Parma. Nel recente torneo preolimpico in Francia, coach Procaccini ha allenato la nazionale femminile della Nigeria.

Vivo questa nuova esperienza con sensazioni contrastanti”, spiega il coach pesarese di SPORT lab, “dal momento che si tratta senza dubbio di sfida bellissima dal punto di vista professionale, ovviamente difficile ed impegnativa. Ma personalmente ho sempre desiderato maturare esperienze all’estero, avendo molta passione le sfide nel campo del basket sono la mia vita, sento il fuoco dentro e una spinta ulteriore. Quella dove andrò ad allenare è una città di 4 milioni di abitanti a 800 metri sul livello del mare, rispetto a Pechino posizionata leggermente a nord ovest. Una città molto bella, a quanto mi dicono. Il campionato cinese femminile parte a ottobre; il ritmo è vorticoso, si gioca ogni 3 giorni e i playoff cominciano a febbraio Lo scorso anno la mia formazione è arrivata sino ai quarti di finale. In generale, il livello del basket cinese sta crescendo parecchio; ho visto giocare, anche di recente, la Nazionale cinese e senza dubbio si tratta di una nazione che ha un potenziale clamoroso. Penso sia un riconoscimento non solo per il sottoscritto, ma anche per la scuola tecnica italiana, che è sempre stata una delle migliori e più prestigiose a livello internazionale. Del resto il mio predecessore è l’attuale coach della Spagna. E’ una sfida appassionante. Prima che da vincere, da vivere ogni giorno”.

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