Il Palaverde riapre i battenti

Il Palaverde riapre i battenti

Due maggio 2012, la Benetton Treviso perde di 8 lunghezze una gara inutile ai fini della propria classifica contro l’Armani Jeans Milano. E’ l’ultima partita casalinga della storia della Benetton Treviso in serie A, epitaffio di un’epoca di successi cancellata da una stagione costellata da toni tra il drammatico e il grottesco.

Quella del 2012 è un’estate di passione per il basket trevigiano, che segna il doloroso addio al basket del plenipotenziario Benetton e del disperato tentativo del consorzio “Universo Treviso” di salvare il basket professionistico in una città con più di un quarto di secolo di tradizione ai massimi livelli continentali.

Senza troppo entrare nei dettagli oscuri della vicenda, caratterizzata tuttavia da una grossa caduta di stile da parte della famiglia Benetton e dalle scorrettezze di alcune figure dell’entourage, la vicenda si è conclusa con la mesta scomparsa di Treviso dalla cartina del basket che conta, nonostante i flash mob, le mobilitazioni sui social network di vecchie glorie e semplici appassionati (con l’iniziativa “Treviso io ci sono”) e le oltre 700 adesioni alla sottoscrizione popolare per propiziare il salvataggio.

Il nuovo sodalizio Treviso basket riparte quindi dalla promozione, rilevando dalla Pallacanestro Treviso ancora di proprietà di Verde Sport le squadre under 17 e under 19 eccellenza, grazie al contributo dei soci principali dell’avventura estiva, gli imprenditori Stefano Bordini, Stefano Bottari, Marco Fabbrini Matteo Fabbrini, Gianantonio Tramet, fondatori con l’attuale presidente Paolo Vazzoler (ex gloria della pallacanestro trevigiana) della nuova società.

Con Claudio Coldebella come GM, Pittis e Vazzoler la squadra riparte dal basso con il gruppo under 19, giocando nella storica palestra del natatorio e vincendo in carrozza il campionato con due sole sconfitte. La stagione diventa però un grandissimo amarcord, con una schiera infinita di vecchie glorie della pallacanestro trevigiana a vestire la maglia della nuova squadra, tra i tanti Ricky Pittis, Massimo Iacopini, Sandro Nicevic, Davide Croce, Davide Bonora, Massimo Minto, Marco Mian, Fabio Morrone e Pippo Sales.

Lo scorso anno la wild card arriva per partecipare alla DNB, con una squadra costruita per i piani alti e nomi altisonanti per la categoria come Roberto Prandin e Ivan Gatto, forti anche del main sponsor De Longhi, storica realtà industriale della provincia a garantire la “trevigianità” dell’intero sistema. A guidare la squadra sempre Goran Bjedov, che viene però avvicendato dal casertano Gennaro di Carlo a causa dei risultati fin troppo altalenanti, inoltre a stagione in corso arriva l’ennesima vecchia gloria Gracis dietro la scrivania di GM. La stagione si conclude con una sconfitta ai quarti di finale contro Udine, ma con la sensazione di aver messo le basi per ritornare, anche grazie alle novità in seno alla LNP, a rimettere piede nel basket che conta.

 Quest’estate il passo definitivo, grazie ad un consorzio ormai di 50 imprese TVB ha potuto acquisire i diritti del Basket Nord Barese per la A2 Silver, ritrovando una categoria adatta a rispolverare il palcoscenico dei mille successi, il Palaverde appunto.

Una struttura che non dimostra di aver ormai valicato la trentina e che funge da anello di congiunzione tra il vecchio ed il nuovo, tra la squadra espressione di un mecenatismo illuminato e quella figlia dell’azionariato popolare, della tradizione, della passione di un territorio mai del tutto assuefatto dal calcio. Tutti si augurano di rivedere scene come queste:

o partite come queste in futuro su questo campo, a significare il successo di questo progetto.

Tuttavia oggi è già un giorno di festa, perché il Palaverde riapre i battenti e Treviso ritorna finalmente sulla cartina del basket che conta.