APU OWW Udine – Tezenis Verona 64-67

UDINE – Al termine di una partita tesa ma condotta quasi dall’inizio alla fine, Verona espugna Udine in gara2 di finale promozione grazie a una prodezza di Karvel Anderson.

Karvel Anderson foto Pasquale Cotugno)

Il canovaccio non è molto dissimile da gara1: Verona non brilla, ma Udine fa anche peggio e, tra palle perse e mani tremanti, si trova a inseguire fin dalle prime battute. Verona capitalizza liberi e rimbalzi offensivi e si spinge fino al +9 a ridosso dell’intervallo. A fil di sirena, Anderson fallisce la tripla del +12: i tifosi bianconeri tirano un sospiro di sollievo, ma non sanno che sono solo le prove generali.

Dopo l’intervallo, Italiano prova a dare la scossa, Cappelletti dà segni di vita e Udine rintuzza, ma gli scaligeri, in particolare con un paio di guizzi di Grant, puniscono gli errori dei friulani. Sulla sirena del terzo quarto, con un altro segno premonitore, Caroti ristabilisce (quasi) le distanze dell’intervallo siglando il +8 dalla lunga distanza. L’APU, mai convincente ma anche mai doma, non si dà per vinta e ricomincia a intessere una rimonta, culminata con il pareggio di Walters dalla lunetta a 2’ dalla fine. Poi, però, il centro americano (tanto per cambiare) esce per falli, Lacey conferma la serata da incubo e Verona sembra prendere definitivamente il sopravvento con i liberi di Casarin. A quel punto l’incredibile, due volte: prima Cappelletti approfitta del fallo “morbido” di Casarin per sgusciare fino a metà campo e prendere l’ingenuo fallo di Rosselli sul tiro da tre (con annessa invasione di campo di coach Ramagli, non sanzionata dagli arbitri), siglando il pareggio con estrema freddezza; poi, con 3,5” da giocare, la Tezenis riesce a mettere la palla nelle mani di Anderson che, marcato in modo imperfetto ma comunque ostacolato, ruba la scena con il canestro che ammutolisce il “Primo Carnera”.

La serie, dunque, si sposta in Veneto sull’1-1. Se Verona manterrà il proprio parquet inviolato, si guadagnerà la serie A. Se invece Udine riuscirà a dare una zampata da corazzata – qual è – si tornerà in Friuli per gara 5.