Non c’è due senza tre. DOMANI (ORE 18) AL “CAMPUS” ARRIVA LA BESTIA NERA AGRIGENTO.

A caccia del terzo successo: «Dovremo fare una prestazione speciale in difesa contro il loro gran talento in attacco»

CODOGNO Ci sono confronti e avversari che, come le arrampicate in montagna, a seconda del grado di difficoltà possono essere classificati in un preciso punto della relativa scala di misura e approcciate di conseguenza; altri invece vengono attesi con ansia crescente perché i numeri che lampeggiano nella casella delle statistiche non ispirano la necessaria fiducia. Quest’ultima categoria va sotto il titolo di “bestia nera”: turba il solo ricordo della squadra avversaria. L’Assigeco accelera la sudorazione quando arriva il turno di calendario contro la Moncada Agrigento, attesa domani al “Campus” (palla a due alle 18) per l’inaugurazione del girone di ritorno.

Nelle cinque partite giocate nelle ultime tre stagioni, tra Dna, Silver e Gold, i rossoblu hanno sempre perso con la formazione del coach friulano Franco Ciani. Una “febbre” che, diversamente da quanto capitato in settimana a Carrizo, Spissu e Sant-Roos, i lodigiani, in striscia vincente da due gare, vorrebbero togliersi di dosso. «I numeri parlano chiaro, però i ragazzi intendono andare sul parquet con la massima concentrazione per provare a proseguire il trend di gioco delle ultime settimane – avverte Andrea Zanchi, tecnico dell’Assigeco -. È una partita impegnativa perché Agrigento è egregiamente allenata e gioca bene: ha vinto sette volte all’andata, anche se quella con Forlì è stata annullata: da neopromossa un cammino di assoluto rilievo. Per il talento a disposizione è una di quelle che gioca meglio in attacco».

I precedenti aiutano, l’Assigeco sa bene che deve mettere sul parquet la migliore faccia difensiva per tentare lo sgambetto ai siciliani. «Dovremo fare una prestazione speciale in difesa, Agrigento ha tante opzioni e punti per le mani; un play come Piazza riesce a guidare i compagni attraverso le trappole avversarie – spiega il coach veneziano -. Hanno fisico sotto canestro con Udom, Chiarastella, il leader difensivo, De Laurentiis e Dudzinski, pericoloso anche sul perimetro, per cui dovremo cercare di spostare il baricentro della gara dalla posizione dove in questo momento siamo più leggeri tenendo conto della pericolosità dei loro tiratori, Evangelisti, Andrea Saccaggi e Williams».

Agrigento è un po’ come l’Assigeco, ama correre: «Abbiamo caratteristiche simili anche se loro prendono forza dal fluire della fase offensiva per alzare l’intensità in difesa, mentre noi dobbiamo fare il contrario – afferma Zanchi -. Serve la massima attenzione muovendo la palla, come successo domenica scorsa, eseguendo gli schemi per puntare anche a correre. Meno passaggi e un allentamento dell’energia difensiva, come capitato nella prima fase delle ultime due gare, ci metterebbe in una posizione di debolezza». Quella di domani è la prima di tre gare al “Campus”, sulle quattro da disputare nel mese di gennaio: «È importante, ma noi dobbiamo concentrarci su un impegno per volta senza dimenticare chi siamo e quanta fatica è necessaria per migliorare nell’equilibrio precario raggiunto con poche rotazioni sui lunghi, stante l’assenza di Chiumenti – sottolinea il coach Assigeco -. Stiamo capendo sempre di più la Gold, consapevoli di cosa non dobbiamo fare. Due vittorie contano per il morale di un gruppo giovane, sarebbe bello continuare».

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi