Trieste sbanca il Palaverde

DE LONGHI TREVISO – ALMA TRIESTE    54-86   (14-17, 26-42, 35-62)

DE’ LONGHI TREVISO: Brown 14, Sabatini 4, De Zardo ne., Bruttini 6, Swann 14, Musso 0, Antonutti 4, Barbante ne., Imbrò 8, Fantinelli 4, Negri 0, Lombardi 0. All. Pillastrini

ALMA TRIESTE: Fernandez 1, Green 13, Mussini 15, Schina ne., Deangeli ne., Janelidze 6, Prandin 10, Cavaliero 9, Da Ros 13, Bowers 6, Loschi 12, Cittadini 1. All. Dalmasson.

Spettatori: 5125

Arbitri: Capotorto, Gagliardi, Costa.

TREVISO – Dopo aver perso due partite sul filo di lana in trasferta, la De’ Longhi Treviso cede di schianto al Palaverde, chiudendo in maniera amara la propria stagione. Una partita dominata psicologicamente e tatticamente dall’Alma quella di stasera, dove gli uomini di Dalmasson hanno controllato l’inerzia dell’incontro di fatto dal primo all’ultimo minuto, grazie ad una strepitosa prova corale.

Per Treviso, i primi scricchiolii nel gioco visti al PalaRubini si sono trasformati in crepe strutturali, che hanno fatto crollare la squadra di Pillastrini. Per Trieste invece si aprono meritatamente le porte della seconda finale promozione in due anni.

La partita inizia subito sui binari dell’intensità, con Trieste ad alzare il livello fisico dello scontro per portarlo su un terreno a lei più congeniale. I biancoblu di Pillastrini faticano ad adattarsi, mostrando difficoltà difensive nella tenuta degli isolamenti ed una circolazione di palla al singhiozzo in attacco (25% dal campo nel primo quarto).

Con la pattuglia italiana in debito d’ossigeno e di idee è quindi il duo Swann-Brown a tenere a galla i trevigiani, mentre Trieste trascinata dal solito Green chiude il primo quarto sul +3.

Un antisportivo fischiato a Cittadini, seguito a stretto giro da un tecnico a Swann sono la cartina tornasole del nervosismo palpabile in campo, tipico delle gare senza ritorno. Ad approfittarne è però Trieste, che colpisce efficacemente dal pitturato con Da Ros e dall’arco con Loschi. Spalle al muro Treviso perde il controllo dell’incontro, si disunisce, trovando di rado la via del canestro e tiri puliti. Così i giuliani scivolano via, scavando un divario importante (26-42) all’intervallo.

Al ritorno in campo l’inerzia dell’incontro resta saldamente nelle mani di Trieste, con Treviso in piena crisi di lucidità, incapace di costruire in attacco, dove ritmo, letture e spaziature sono completamente saltate. I giuliani sentono quindi l’odore del sangue, e con il piglio autorevole di chi ha dominato la stagione, piazzano una zampata decisiva, chiudendo il terzo quarto 62-35.

Come previsto, l’ultimo quarto serve solo a rendere la sconfitta di Treviso ancora più sonora, con l’incontro che si chiude 86-54 per l’Alma Trieste.