PalaMaggiò (www.juvecaserta.it)

Da fine maggio la Juvecaserta è finita nelle mani di Nicola D’Andrea. Ex ciclista professionista, poi dirigente sportivo e presidente di una società di calcio a 5 di San Nicola la Strada, poi all’improvviso il basket. Il patron bianconero si è raccontato ai microfoni di Pick’n’Pop, trasmissione radiofonica di Alessandro Aita su R C N: “L’idea nasce casualmente. Si è prospettata la chance, ho valutato i pro e i contro e mi sono accorto che se non fossi subentrato la squadra sarebbe praticamente morta ed è subentrato lo spirito campanilistico che risiede in me. La Juvecaserta ha fatto la storia dello sport cittadino, se il territorio è conosciuto è per i bianconeri. Spero che la tifoseria possa ripagare i miei sforzi con buoni numeri. La poca presenza al Palamaggiò lo scorso anno? Non sono così negativo. Se nonostante le difficoltà si sono avuti quei numeri, vuol dire che la piazza è viva, che ci tiene”. Inevitabile il passaggio sulla penalizzazione di tre punti comminata dalla FIP per il pagamento in ritardo della rata straordinaria COVID-19: “Non siamo preoccupati. Ho provato il pagamento dal mio conto il 9 giugno, poi ci è arrivata la notifica il giorno dopo del blocco e siamo andati direttamente in banca. Abbiamo i documenti che attestano l’avvenuto pagamento al 10 giugno ed il regolamento parla chiaro: dimostrando che i soldi sono partiti in tempo dovremmo risolvere la querelle a nostro favore (sul documento della rata straordinaria Covid-19, si parla di penalizzazioni in caso di ‘pagamento effettuato’ tra l’11 ed il 17 giugno). Siamo pienamente convinti di vincere il ricorso, che partirà domani (oggi per chi legge, ndr). Se così non fosse, vorrà dire che vinceremo due partite in più…”.

D’Andrea si è circondato di una nutrita dirigenza: Linton Johnson direttore sportivo, Lorenzo Marruganti GM, Antonio Terracciano come Team Manager e la coppia Silver Mele-Salvatore Caiazza per l’aspetto comunicazione: “Voglio dare un’impronta professionistica di alto livello. La mia premura è quella di concentrarmi in primis sul consolidamento societario, è quello che conta. Il progetto sportivo lascia poi il tempo che trova: sto costruendo un palazzo e bisogna partire dalle fondamenta, che se non reggono fanno crollare tutto. Con questo non vuol dire che non stiamo lavorando: Oldoini e Marruganti stanno controllando tantissimi profili che corrispondono alla visione societaria (mentre si scrive, è stato ufficializzato il rinnovo di Paci mentre Superbasket dà per fatto Matteo Schina, play classe 2001 proveniente da Monfalcone in B). La cosa più importante, in questo preciso momento, è che si formi una società seria, professionale e che lavori in un’unica direzione: sono questi i fattori che ti permettono di creare un progetto concreto, di avere sempre sponsor e dare tranquillità alla piazza, il cuore pulsante della squadra. Ad esempio, stiamo facendo un gran lavoro sul settore giovanile, coinvolgendo tante società del territorio, cosa mai fatta negli ultimi trent’anni. Spero di costruire qualcosa di cui un giorno mio figlio o mio nipote possa essere orgoglioso”.

Nelle scorse settimane la società ha dovuto smentire un paio di trattative con degli sponsor: “Con Mapei e Decò, per la precisione. Ma, per rispetto di chi lavora, è giusto che determinate cose vengano tenute nascoste fino all’ufficialità. Certi spifferi rischiano di mandare a monte eventuali trattative. Ovvio che stiamo cercando di portare acqua al nostro mulino, ma ricordiamoci anche che siamo in periodo post-Covid, dove è difficile incontrarsi e determinati sponsor ad oggi spenderebbero di meno rispetto al passato. Purtroppo in Italia quando le cose vanno male sotto il profilo economico si tende a chiudere i rubinetti pubblicitari, non come in Inghilterra dove si sponsorizza ancor di più per rilanciare il prodotto”. Le ultime battute sono sulle prossime mosse societarie: “In primis, un aumento di capitale di 2 milioni di euro. Siamo in mano ad alcuni professionisti e vorremmo puntare all’azionariato popolare, non ci sarà solo Nicola D’Andrea ma anche altri soci appena verrà formalizzato il tutto. Appena verrà formalizzato il tutto faremo una proposta alla curatela. L’obiettivo è concludere il tutto prima delle ferie. Stiamo dando però una lezione a tutti: comunichiamo ogni nostro passo, se sbagliamo ci mettiamo la faccia. Siamo partiti dal basso proprio perché abbiamo visto il passato, mi sono sobbarcato ogni offesa ma me le attacco come delle medaglie al petto. Ho sempre dovuto lottare per ogni vittoria, per ogni pedalata, per ogni pallone e adesso, con il basket, per ogni rimbalzo sotto canestro”.

(Fonte Appiapolis)